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Geoffrey Moncada, Capo Area Sportiva

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view post Posted on 5/12/2018, 15:47
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Milanista Eterno

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A.C MILAN COMUNICATO UFFICIALE: Moncada nuovo capo dell'Area Scouting. Luxoro responsabile mercato giovanili

Fonte: acmilan.com

AC Milan dà il benvenuto a Geoffrey Moncada e comunica che, a partire da oggi, ricoprirà il ruolo di Capo dell'Area Scouting.

Stefano Luxoro, in qualità di Direttore Sportivo, prosegue il suo rapporto con il club con il nuovo incarico di Responsabile del mercato dei calciatori professionisti delle squadre giovanili, continuando a dare il suo prezioso contributo alla Direzione Sportiva anche come osservatore.

AC Milan fa ad entrambi un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura professionale.

mn

CITAZIONE (Ibra10 @ 10/11/2018, 21:34) 
CITAZIONE (Ibra10 @ 9/11/2018, 15:38) 
TMW - Milan, in arrivo Moncada dal Monaco: può essere caposcout

Nuove in casa Milan, per quanto riguarda il reparto scouting: sarebbe in arrivo Geoffrey Moncada dal Monaco. Analista del club del Principato, sarebbe pronto a sbarcare in rossonero e pure tra i nomi come guida dell'area scouting.

tmw

www.youtube.com/watch?v=ShWj95xec_Q
 
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view post Posted on 5/12/2018, 22:16
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Milanista Eterno

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Moncada, il giovane fenomeno con una missione: scovare nuovi talenti

Nella giornata dell'assemblea degli azionisti e dell'ufficialità della nomina di Ivan Gazidis, diventato nuovo amministratore delegato del Milan fino al 2020, il club rossonero si è impreziosito anche con un altro innesto. Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Diavolo ha annunciato il suo nuovo Capo dell'Area Scouting: "AC Milan dà il benvenuto a Geoffrey Moncada e comunica che, a partire da oggi, ricoprirà il ruolo di Capo dell'Area Scouting". Il nome di Moncada era già emerso nelle scorse settimane, a cancellare la voce secondo cui il ruolo sarebbe stato affidato a Gilles Grimandi.

CHI E' MONCADA? - Partiamo dal presupposto che il Milan ha scelto come capo scout un trentunenne, quindi giovanissimo, che ha lavorato al Monaco dal 2012. Prima di venir tesserato dal club monegasco, Moncada ha lavorato come analista video per sei anni, elaborando dati su giocatori e sulle squadre, stilando anche dei CV dettagliati sui singoli calciatori, non solo europei ma anche sudamericani ed asiatici. Essere scelti a 25 anni da un club come il Monaco non è affatto una sciocchezza, il che implica un'abilità e capacità fuori dal comune. Nel Principato ha proseguito con la carica di analista video, diventando anche coordinatore dello scouting dal 2016, lavorando a stretto contatto con Marc Westerloppe, colui che ha scoperto Mbappé.

L'IMPORTANZA DELLO SCOUTING - Il Milan, nel corso della gestione di Filippo Galli, ha scoperto tanti prospetti per il Settore Giovanile, alcuni di loro poi arrivati brillantemente nella formazione maggiore (e diventati addirittura titolari), altri ceduti ad altre società. Se lo scouting dei giovanissimi ha prodotto buoni frutti, meno si può dire di quello in ottica prima squadra, ovvero concentrato sui giocatori dai 16 ai 19 anni. Moncada andrà alla ricerca non soltanto di ragazzi da far crescere nel Settore Giovanile, ma anche di giocatori da inserire subito (o in breve termine) fra i "grandi". I risultati raggiunti al Monaco sono stati brillanti, tanto da essere ritenuto uno dei migliori scopritori di talenti in circolazione. Elliott è una proprietà solida e gli investimenti non mancheranno, ma riuscire ad ingaggiare dei giovani prima che costino 30 o 40 milioni sarebbe fondamentale per far crescere ancora più velocemente il valore della rosa. E Moncada può aiutare il Milan in questo processo.

mn
 
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view post Posted on 21/1/2019, 00:18
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Milanista Eterno

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Il primo che dovrebbe prendere è questo olandese...

Speriamo che ci porti tanta gente forte che esploda da noi da semi-sconosciuti.
 
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view post Posted on 23/9/2020, 16:06
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"Perché la parola Milan è scritta dentro la parola Maldini"

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Moncada racconta: "Ecco cosa mi aspetto dai nostri osservatori"

Intervistato da The Athletic, Geoffrey Moncada, capo degli osservatori del Milan, ha parlato così del lavoro degli scout rossoneri: "Noi osservatori dobbiamo capire le possibilità di miglioramento di un giocatore. Se un giocatore di 20 anni ha una partita pessima, ottiene un quattro in pagella, ma se ha un grande potenziale questo è più importante per me. Mi piace quando uno scout la guarda in quel modo e mi dice: 'Guarda, oggi non ha giocato una bella partita, ma è dotato'. Continuiamo a seguirlo e lo guardiamo di nuovo. Non ho bisogno di uno scout che vada solo alle partite. Ho bisogno di qualcuno che guardi gli allenamenti, che parli con i genitori e i direttori dell'accademia. È troppo facile andare a vedere una partita, scrivere una relazione e farla finita. Possiamo farlo dall'ufficio. Dobbiamo avere tutte le informazioni: la situazione del contratto, com'è la famiglia, i piccoli dettagli fanno la differenza. Le relazioni umane fanno la differenza. Alla fine abbiamo un rapporto completo con tutte le informazioni e le statistiche".

MN

Toh, parla anche lui :o:
 
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view post Posted on 23/9/2020, 18:17
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Milanista Eterno

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Ha ragione, alle volte però i ragazzini hanno la botta di culo solo se in quel momento ci sia uno scout ad osservarlo...magari ne fa 1 pessima e gli va di sfiga...

Cmq è giusto come dice...

Certo, se andasse a guardare Calabria probabilmente scapperebbe :P (scherzo).
 
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view post Posted on 15/12/2020, 16:20
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Milanista Eterno

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Moncada: "Vi svelo i segreti dello scouting del Milan: così siamo arrivati a Theo, Hauge, Kjaer e Leao"


Geoffrey Moncada ha rilasciato una lunga intervista a 'Podcast Prolongation' del giornalista francese Johann Crochet. Ecco le parole del capo scout del Milan, che ha spaziato su tanti argomenti: da Maldini all'arrivo di diversi giocatori rossoneri: Theo Hernandez, Kjaer, Hauge e Leao.

Sul ruolo di Maldini al Milan: "Tra le cose che mi piacciono al Milan c'è anche il fatto che lavoriamo con Paolo Maldini, che ha giocato li, che ama tanto questa società. Quando prendiamo un giocatore, Paolo Maldini parla con lui molto. E' molto disponibile per lui, parla anche con la famiglia. Quando un giovane arriva al Milan dice 'ah, è Paolo Maldini, è impressionante'. Se il lavoro di Maldini aiuta per capire dove il giovane sta arrivando, la sua nuova realtà? Si, assolutamente. Noi diciamo a questi giovani: "Ok, siete arrivati al Milan, il lavoro comincia adesso. Crediamo in voi, non dovete essere timidi, mostrate che avete talento e impatto. Il Milan è un immenso club. Tutto è in funzione del vostro successo'. Proviamo a tranquillizzare un po questi ragazzi".

Sul rapporto con Maldini: "Quando Paolo mi dice que questo giocatore è da Milan, che possiamo strutturarlo, aiutarlo a crescere, lo ascolto perche lui sa come si fa per diventare un top player. Ha giocato nel Milan che vinceva tanto. E ancora oggi, ha la passione nel sangue, ama tantissimo il Milan. Quando prendiamo un giocatore, Maldini ha un attenzione particolare su tutto perché vuole che il giocatore sia un valore aggiunto. Parlo tanto con lui".

Sulla necessità di avere un buon reparto scouting: "Un tempo il Milan era già un grande club, quindi magari non avevano bisogno di lavorare tanto sullo scouting. Avevano preso il giocatore più forte del Sud-America, Ricardo Kakà, avevano preso Andriy Shevchenko che aveva già giocato in Champions e che era già molto forte. Andavano a prendere i più forti ovunque. Elliott ha chiesto di sviluppare l’area sportiva con lo scouting e i dati, le statistiche. Quindi abbiamo deciso di creare due cose: l'area scouting e l'area 'dati'. L’uno lavora con l’altro ogni giorno. Quando uno scout vede un giocatore che gli piace, allora andiamo a vedere un po i numeri su tutto. Quando l'area 'dati' ci riferisce che abbiamo un giocatore forte con i numeri, chiedo agli scout di andare a vederlo. Mi piace questo mix, questo lavoro tra il live e l'aiuto delle statistiche. Per Elliott è importante avere dei rapporti con statistiche, video, non solo le osservazioni degli scout".

Sul lavoro con i giovani: "Abbiamo fatto un lavoro importante con i giovani. Non prendiamo giovani tanto per, è perché crediamo che sia la strada giusta. Il Milan non aveva questa reputazione di giocare con i giovani, quindi abbiamo lavorato su questo, abbiamo parlato molto con le famiglie dei giocatori dicendo che se prendiamo il giovane, è perché crediamo in lui. Non solo per farlo giocare una volta ogni tanto, questo no, è perché vogliamo che diventi un titolare. Quindi abbiamo lavorato sull’identità della squadra dicendo che il Milan stava cambiando progetto. Ci siamo presi molto tempo per questo, ma sta funzionando. Oggi, ci sono tante società, agenti, scout che mi chiamano per dire 'Vogliamo venire al Milan, quello che fate è molto interessante…". Ho amici nel gruppo Red Bull o a Dortmund ed altri club che lavorano molto sullo scouting e che mi dicono "Bravo, vediamo i cambiamenti al Milan, lavorate molto bene".

Su Theo Hernandez: "E’ un giocatore che conosciamo dall’U17/U19 dell’Atletico Madrid. E’ stato un lavoro durato 4-5 anni. E l'opportunità di prenderlo è arrivata quando era un po' in difficoltà al Real Madrid, che aveva appena preso Ferland Mendy. Avevamo visto le sue partita da giovane, i suoi progressi alla Real Sociedad in prestito, avevamo parlato con il suo entourage. Theo è un treno. Lui distrugge tutta la fascia sinistra. Nel calcio di oggi i terzini sono così e li vogliamo così. Il terzino moderno in una grande squadra deve essere un treno, correre tanto, come un matto. Lo seguivamo già all’Atletico Madrid, poi al Real Madrid, poi è andato in prestito alla Real Sociedad e mi dicevo 'ma com’è possibile che nessuno si interessi a lui.' e la verità è che non abbiamo avuto tante concorrenza quando lo abbiamo preso. Paolo Maldini ha fatto un grande lavoro, ha parlato con i dirigenti del Real Madrid e con Theo.

Su Kjaer: "Tutti erano un po’ scettici nell’ambiente, sui giornali quando l’abbiamo preso. Eravamo in un momento difficile con il cambio di allenatore. Stefano Pioli era appena arrivato, avevamo anche preso tanti giovani, ma mancava il giocatore di esperienza. Elliott ci ha detto che avevano speso tanto in estate, quindi dovevamo trovare un'operazione low-cost e un giocatore che era pronto a giocare da subito, che parlava la lingua, che era forte tatticamente. Abbiamo valutato tanti nomi di difensori centrali da diversi campionati, ma soprattutto da quello italino, perché ci siamo detti che sarebbe stato più facile l'ambientamento e il nome di Simon Kjaer è arrivato".

Sulle caratteristiche di Kjaer: "Lo conosciamo da anni. Abbiamo analizzato le sue partite con l’Atalanta. Non era male, la sua partita contro la Dinamo Zagabria era stata molto buona. Poi ho preso la lista dei giocatori dell’Atalanta e mi sono detto: "Chi non ha avuto successo all’Atalanta, ma è stato forte altrove? e ho fatto una lista di qualche nome. Lo stesso Ibanez, che è uno dei migliori della Roma, non giocava all’Atalanta. Con Simon eravamo sicuri di avere un giocatore con lo spirito giusto, serio, un combattente, con il fisico che volevamo. Alcuni dicono che sia lento, ma non è vero: lui ha un posizionamento perfetto, corre tanto e tatticamente è buono. Abbiamo fatto anche un lavoro per vedere i suoi problemi fisici, ma non era nulla di grosso. Poi un altro fattore positivo è il costo dell’operazione. Alla fine è costato 2,5 milioni, è poco. Il suo stipendio non posso dirlo, ma non è costoso nel senso che molte squadre possono permettersi economicamente un Kjaer. Abbiamo detto a Simon: 'abbiamo bisogno di te come leader'. Si è messo subito a disposizione. Lui era pazzo per il Milan, è un tifoso sin da piccolo. E stato sempre un buon giocatore. Mi ricorda Ricardo Carvalho quando l’abbiamo preso al Monaco. Simon ha ancora più grinta, non è qui per scherzare. Dobbiamo dirlo, adesso è uno dei migliori difensori centrale della Serie A, un giocatore molto importante per la squadra. Ok, Ibrahimovic ha cambiato tante cose, ma anche Simon ha dato il proprio contributo, è importante nel progetto".

Su Jens Petter Hauge: "La decisione finale di prenderlo è arrivata con la partita tra il Milan e il Bodo/Glimt. Devo ringraziare l’area 'dati', che mi ha parlato di questo giocatore tra maggio e giugno. Eravamo in pieno lockdown. Non potevamo viaggiare. E volevo vedere questo ragazzo dal vivo. Ne ho bisogno, perché volevo vedere la sua capacità ad accelerare, i suoi cambi di ritmi, l’esplosività. Poi, abbiamo ripreso il campionato, vincevamo le partite. I miei ragazzi mi dicevano tante volte "Geoffrey, guarda Hauge…". Poi, a fine stagione, ho chiesto ai miei scout di analizzare le partite con i video. Tutti mi hanno detto qualcosa di positivo su questo giocatore. Non ho avuto nemmeno un feedback negativo".

Sul colpo di fulmine con Hauge: "Poi è arrivata questa partita. E lì abbiamo visto qualcosa di interessante. Anche i ragazzi dello staff tecnico, i match analysts che avevano preparato la partita contro il Bodo/Glimt per Mister Pioli mi hanno parlato di Jens Petter Hauge. Mi sono detto 'anche loro mi parlano di lui'. E poi la partita. Paolo Maldini, Ricky Massara e Ivan Gazidis sono stati bravi, perché subito dopo il fischio finale sono andati a parlare con il Bodo/Glimt e il giocatore, dicendo che il Milan lo volesse. Il timing è molto importante, sono stati molto rapidi. E poi, anche il costo del cartellino. Parliamo di un giocatore tra i 3 e i 4 milioni, dovevamo farlo firmare. Nel nostro mestiere si dice così. Era 'da fare' questo ragazzo. Abbiamo anche preso informazioni sulla sua mentalità, zero problemi su questo. L’abbiamo preso, gli facciamo fare dei progressi, non mettiamo pressione su di lui. Viene dalla Norvegia, nessuna pressione. Abbiamo dei giocatori che sono più pronti di lui come Rebic, Leao, Calhanogu. Lui deve lavorare e fa già parte della squadra, gioca delle partite. Un dato impressionante è il numero di squadre che ci hanno chiamato subito dopo la firma per avere il giocatore in prestito. Almeno 20 squadre".

Su Leao: "Se vi ricordate, quando noi stavamo andando male con Giampaolo lui aveva fatto delle prestazioni interessanti. Mi ricordo della sua partita contro la Fiorentina. Lui era arrivato in un momento difficile ed è stato lui a distinguersi tra i giocatori. Poi abbiamo cambiato sistema di gioco, si è infortunato, Ibrahimovic è arrivato, Leao è scomparso un po. L'allenatore gli ha fatto vedere altre cose, doveva giocare sull’ala con nuovi metodi di allenamento e tutto il resto. Oggi è un giocatore molto importante per noi, l’abbiamo visto contro la Roma e contro l’Inter, è in grado di fare delle prestazioni eccezionali".

Sulla scelta di acquistare Leao: "Quando l’abbiamo preso, non l’abbiamo preso soltanto per quello che ha fatto al Lille. Lo conoscevamo ancora di più per quello che ha fatto prima allo Sporting Lisbona. Nel settore giovanile era eccezionale. Nella Youth League aveva giocato contro la Juve ad altissimo livello. Abbiamo evidentemente visto quello che ha fatto al Lille, ma è soprattutto per quello che aveva fatto vedere allo Sporting che l’abbiamo preso. L’ho visto giocare come trequartista allo Sporting, incredibile. Sapevamo quello che lui faceva bene, e quello che aveva bisogno di migliorare. Può ancora migliorare fisicamente, puo segnare ancora di più, perché lui può segnare dei gol facilissimi o altri gol da fuoriclasse. Può segnare in futuro anche con la testa, ha il fisico per farlo".

mn
 
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view post Posted on 15/12/2020, 17:04
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Milanista Eterno

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Gran bella intervista
 
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view post Posted on 15/12/2020, 19:53
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Milanista Eterno

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bella bella
 
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view post Posted on 15/12/2020, 21:07
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"Perché la parola Milan è scritta dentro la parola Maldini"

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Tutto molto interessante. Soprattutto la parte su Maldini, credo sia indice della serenità che al momento regna in società.

Poi, va beh, la parte dove dice che seguivano Leao dallo Sporting, Theo dall'Atletico e Hauge da gennaio è quasi commovente. Un sistema di scouting che funziona, come chiediamo da quanti anni, 6/7? Mi commuove :sisi:
 
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view post Posted on 15/12/2020, 21:30

Milanista Incallito

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per theo e leao non mi stupisce sono giocatori che hanno giocato la champions youth league...leao aveva fatto una doppietta contro i gobbi per esempio. Sono nomi che tutti gli osservatori delle squadre dovrebbero avere sui taccuini.

Per hauge ..bho...gennaio non è cosi lontano
 
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view post Posted on 10/6/2022, 09:00
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Milanista Eterno

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"E' escluso dalle trattative il responsabile dello scouting Geoffrey Moncada, perché nel suo caso l’accordo non è in scadenza".

FU38Qd-WIAEbPWF

corriere.it
 
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view post Posted on 10/6/2022, 11:25
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Milanista Incallito

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Lo ritengo un grandissimo, uno di quelli che dobbiamo ringraziare per la vittoria di questo campionato. Il fatto che operi nell'ombra me lo fa piacere anche di più, ma penso sia una caratteristica obbligata per il suo ruolo.
 
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view post Posted on 26/11/2022, 22:04
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Milanista Eterno

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https://m.calciomercato.com/news/milan-la-...all-incon-67181

https://m.milannews.it/primo-piano/tuttosp...iocatore-453635

Lui lo aveva preso era tutto fatto...

Promuovete quest'uomo e mettete Maldini alle fotocopie perdiooo !!!
 
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view post Posted on 26/11/2022, 22:10
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Se ti RODRI, grattati

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CITAZIONE (showtaarabt @ 26/11/2022, 22:04) 
https://m.calciomercato.com/news/milan-la-...all-incon-67181

https://m.milannews.it/primo-piano/tuttosp...iocatore-453635

Lui lo aveva preso era tutto fatto...

Promuovete quest'uomo e mettete Maldini alle fotocopie perdiooo !!!

ed eccolo a correre a gettare merda su Maldini.

troll del cazzo

mettessero te a lavare i parabrezza in superstrada.
 
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view post Posted on 26/11/2022, 22:17
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (m.stipetic @ 26/11/2022, 22:10) 
CITAZIONE (showtaarabt @ 26/11/2022, 22:04) 
https://m.calciomercato.com/news/milan-la-...all-incon-67181

https://m.milannews.it/primo-piano/tuttosp...iocatore-453635

Lui lo aveva preso era tutto fatto...

Promuovete quest'uomo e mettete Maldini alle fotocopie perdiooo !!!

ed eccolo a correre a gettare merda su Maldini.

troll del cazzo

mettessero te a lavare i parabrezza in superstrada.

Oh a me Maldini sta sulle palle posso o è vietato?
Per me come dirigente è un super raccomandato per il nome che porta.

Mi fido 1000 volte di più della vera competenza di Moncada io sono per la meritocrazia.

Per me Maldini,Boban e Leonardo son della stessa pasta.Volevano rinnovare quella chiavica sopravvalutata di Donnarumma e tanto mi basta.

Per fortuna abbiamo Moncada ed il suo reparto scouting.
 
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