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Ragazze del volley, dalla pubblicità Uliveto spariscono Egonu e Sylla. L'azienda: "Nessuna discrimin

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view post Posted on 22/10/2018, 08:22
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Milanista Eterno

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Un fotomontaggio fatto in tutta fretta per celebrare l'argento della nazionale di volley ai Mondiali diventa un caso sui social. L'acqua Uliveto, marchio del gruppo Cogedi e sponsor delle azzurre che sabato hanno disputato la finale contro la Serbia, pubblica su diversi giornali, compresa Repubblica, una pubblicità con una vecchia foto della nazionale (un'immagine di archivio della scorsa estate e non relativa alla rassegna iridata in Giappone), in cui mancano le altete nere Myriam Sylla e Paola Egonu. Ma se l'assenza della schiacciatrice è probabilmente legata alla squalifica (che le fece saltare quella partita della Nations League a cui si riferisce la foto incriminata), è quella della 19enne 'opposto' nata a Cittadella da genitori nigeriani e protagonista indiscussa della splendida cavalcata azzurra in Giappone a fare più 'rumore', considerando che la ragazza è coperta dalla bottiglia (così come Serena Ortolani presente sulla foto di archivio)

Sui social, Twitter in particolare, è scoppiata la polemica. "Non sono il tipo che urla al razzismo per qualunque cosa succeda. Credo sia solo un errore in buona fede". La schiacciatrice della Nazionale femminile di pallavolo Myriam Sylla smorza le polemiche sul caso della Uliveto: "Sono turbata? Mi hanno solo accennato qualcosa poco fa. Spero però - aggiunge Sylla - non sia stato per razzismo, spero sia stata solo la scelta di una foto sbagliata". E lo sponsor delle azzurre precisa: "Uliveto ha seguito con entusiasmo l'avventura di tutte le nostre pallavoliste, TUTTE senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social". "Contrastiamo fermamente - aggiunge - qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra!".

Sul profilo Instagram di Uliveto la rosa è al completo, con Egonu e Sylla, e nella foto postata sullo stesso social il giorno della vittoria in semifinale con la Cina le atlete ci sono tutte, nessuna è coperta dalla bottiglia

Ma sui social si taccia l'azienda di razzismo: "A primo impatto sembra solo una grafica realizzata male, con un programma scaricato per il nipote annoiato. Poi subito emerge il tentativo mal celato di non far comparire tutte le ragazze italiane, il cui colore della pelle potrebbe urtare qualche italico razzista", scrive La Regina sfranta.


Ma c'è anche chi cerca di sdrammatizzare facendo dell'ironia.

"Il fatto che non ci siano Paola Egonu e Miriam Sylla è del tutto casuale - spiega Patrizio Catalano Gonzaga, direttore marketing del gruppo Uliveto-Rocchetta - perché le foto per la pubblicità ci vengono fornite dalla Federazione Italiana volley. Nel cercare di alternare le immagini, ne è stata scelta una in cui ci fosse anche il tricolore, ma poiché non ce n'era a disposizione una della finale, è stata usata una foto d'archivio".

Il dirigente respinge ogni accusa di razzismo: "Ma come si può pensare che un'azienda come la nostra cancelli di proposito due atlete? È assurdo, noi le campionesse come Egonu e Sylla le promuoviamo, siamo davvero sconcertati e amareggiati".


Uno che di comunicazione si intende, l'illustratore, fumettista e regista Gipi, mette in guardia sull'italica cialtroneria: "C'avemo na foto de 'sta squadra scaricata a gratis dar webbe?" "Una. Questa". "Bene, qua me c'entra pure 'a bottiglia accanto ar tricolore". Attenzione: In questo Paese i cialtroni sono (per ora) più numerosi dei razzisti. #uliveto".

È lo stesso Gipi, con un altro tweet a mettere fine alla questione, postando appunto la fotografia usata per la pubblicità il giorno prima e invitando tutti a occuparsi di razzismo vero.

Noi non siamo un partito, non cerchiamo consenso, non viviamo di stipendi pubblici, ma stiamo in piedi grazie ai lettori che ogni mattina ci comprano in edicola, guardano il nostro sito o si abbonano a Rep:. Se vi interessa continuare ad ascoltare un'altra campana, magari imperfetta e certi giorni irritante, continuate a farlo con convinzione.

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