| Milan-Udinese si gioca a porte aperte, provvedimento sospeso La Corte di Giustizia congela la sanzione del Giudice sportivo, in attesa di altre indagini. Il Milan: "Grande soddisfazione"
Invia ad un amico OkNotizie Stampa AAA 11 Ottobre 2013 foto LaPresse La decisione è arrivata: la Corte di Giustizia ha rinviato la sentenza d'appello sul ricorso del Milan, chiedendo un supplemento di indagine. Per la precisione, un supplemento agli ispettori federali presenti a Torino e che hanno udito i cori offensivi (uno solo dei due ispettori lo ha scritto a referto). La decisione è congelata e slitta a quando non si sa, in attesa degli eventi. Pertanto Milan-Udinese del 19 ottobre si giocherà a porte aperte.
La sentenza è il frutto del lavoro del legale del Milan, Cantamessa, che ha esposto le ragioni del club rososnero, soprattutto riguardo all'udibilità di quei cori discriminatori (e la stessa Corte nelle motivazioni dei rinvio ha specificato come solo uno degli ispettori abbia udito i cori). Di qui la decisione di chiedere un supplemento di indagine e dunque la necessità di sospendere l'esecuzione della sentenza del Giudice sportivo, con la conseguenza che il 19 ottobre Milan-Udinese si giocherà regolarmente a porte aperte. Diverso è il discorso sul moto di protesta di tutti i club di serie A su una norma troppo severa, in vigore dallo scorso 5 agosto, a proposito di sanzioni per cori dicriminatori, parificati al razzismo. Una norma che la Lega di serie A troppo frettolosamente ha sottocritto due mesi fa, senza comprendere la portata delle sanzioni. Fin qui hanno già pagato Roma, Lazio, Inter e Milan con la chiusura delle curve. E il Milan con la chiusura (sospesa) dello stadio. Ora si attende la convocazione di un Consiglio federale per riscrivere la normativa. Non tutto deve avvenire così in fretta come si era prospettato, visto che non è in discussione, al momento, la regolare disputa di Milan-Udinese con San Siro regolarmente aperto. Il Milan ha espresso "grande soddisfazione" per l'esito della vicenda. Il club rossonero ha vinto la sua partita.
Ecco il comunicato della Corte federale di Giustizia: Considerato che, pur a fronte della tassatività delle prescrizioni vigenti, di precetto e sanzionatorie, in tema di cori o comunque espressioni di discriminazione razziale o territoriale, l’applicazione delle sanzioni a carico delle società di cui all’art. 18, comma 1, C.G.S., richiede comunque una valutazione concreta, in punto di fatto, della portata, dimensione, provenienza e percepibilità della manifestazione oggetto di sanzione in quanto di natura discriminatoria, onde, stimarne la effettiva offensività. Ritenuto che la fattispecie concreta che costituisce oggetto della controversia qui in esame necessita di un approfondimento istruttorio indispensabile al fine di completare il quadro probatorio di riferimento, anche in considerazione della circostanza che, allo stato degli atti, la manifestazione risulterebbe percepita solo da uno dei collaboratori della Procura Federale, peraltro situato ad appena due metri di distanza dal settore dello Stadio interessato. Stimato necessario, pertanto, sospendere nelle more l’esecuzione del provvedimento sanzionatorio oggetto di reclamo. Per questi motivi la C.G.F. dispone a cura della Procura Federale l’acquisizione di ogni elemento probatorio utile ai fini della decisione, anche presso gli organi preposti alla gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, in relazione ai fatti di cui sopra. Sospende, nelle more, il provvedimento sanzionatorio oggetto di reclamo.
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