Stephan El Shaarawy

El Shaarawy: "Il mio futuro è al Milan"
Il Faraone non vede l'ora di riscattarsi: "Farò il possibile per tornare a essere protagonista, voglio riprendermi anche la Nazionale"

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23 Maggio 2014
El Shaarawy - IPP
Reduce da una stagione pesantemente condizionata dall'infortunio al piede, che l'ha tenuto lontano dal campo circa cinque mesi, Stephan El Shaarawy non vede l'ora di riscattarsi nella prossima stagione: "Farò il possibile per tornare ad essere protagonista e l'anno prossimo voglio ripartire per riprendermi il Milan e la Nazionale". Di lasciare i rossoneri, dunque, non se ne parla: "Il mio futuro è al Milan, l'ho sempre detto".

Il Faraone è rientrato a fine campionato, ma non è stato abbastanza per conquistare un posto in azzurro per il Mondiale. "Ora sto bene - spiega a margine di un evento in piazza Beccaria a Milano -. Purtroppo mancavano troppe poche partite per conquistare la convocazione in Nazionale, so che Prandelli puntava su di me e lo ha dimostrato chiamandomi per l'ultimo stage. Mi ha detto che ha molta stima e fiducia e crede nelle mie potenzialità. Quello mi è bastato".

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Se non sbaglio il suo procuratore è il fratello

Penso che sia una grande stronzata (che per altro qualcun altro aveva già tirato fuori), perchè 1 il giocatore è stato operato
secondo di chi dice di conoscere gente di qua e di la non mi fido mai, e soprattutto sono cose che si dicono spesso dei calciatori, anche di Nesta si diceva per esempio, che era andato a Miami per disintossicarsi

El Shaarawy e i momenti difficili: "Non voglio dare colpe a nessuno, calo per motivi mentali"
02.09.2014 16:48 di Daniele Castagna Twitter: @CastaDani3 articolo letto 21910 volte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Periodo difficile alle spalle, Stephan El Shaarawy torna al sorriso e si riconquista il suo Milan e la nazionale, presente oggi a Coverciano. Ecco come l'attaccante rossonero ha affrontato l'argomento dei momenti complicati dei mesi passati: "Da quando Balotelli è arrivato al Milan abbiamo cambiato modo di giocare, a lui piaceva abbassarsi per ricevere palla. Non mi sento comunque di dare la colpa a nessuno del mio calo, credo sia stato soprattutto un calo mentale più che tecnico. Io credo che abbiamo fatto anche delle belle cose io e Mario insieme, come per esempio siamo arrivati in Champions".

mn