"Italia inferno, Inghilterra paradiso"
"Voglio allenare ancora, Inghilterra o Italia", parola di Ranieri, che intende lavorare in uno dei due paesi, anche se, "l'Inghilterra è il paradiso e l'Italia l'inferno". Torna sulla decisione di lasciare i giallorossi, "fatto per amore di Roma e della Roma", era diventato un "parafulmine, e ora la squadra dovrà dimostrare tutto". Il problema vero secondo il tecnico è che "quest'anno sono prevalsi gli interessi personali, non di squadra".
Ai microfoni del Tg1 ranieri parla della sua esperienza alla Roma appena finita, con un pizzico di polemica: "Quando parlavamo nello spogliatoio, tutti d'accordo che ci dovesse essere turn over. Poi in campo alcuni giocatori quando sono stati sostituiti... Anche ora che non ci sono più io, però, qualcuno in panchina dovrà andare". Ammette che forse il suo errore è stato quello di non essere andato via a giugno, ma non crede che una parte della squadra abbia giocato contro di lui: "Ci sono giocatori che con un allenatore danno il 110 per cento, e con un altro non entrano in sintonia. Certo, sono dell'idea che un buon allenatore debba sapere sfruttare al meglio le caratteristiche di ciascun giocatore - ha proseguito - Però, quando ero giocatore io, mi sforzavo di capire cosa voleva il mio tecnico". E' dispiaciuto che quest'anno i suoi giocatori non abbiano avuto lo spirito combattivo alla inglese che aveva lui da giocatore, "non mollare mai".
Pizarro è tornato dopo le dimissioni di Ranieri. Ma l'ex tecnico giallorosso non vuole credere ai sospetti. ''Avevamo deciso che giocasse col Genoa - ha spiegato - la sera avevo parlato con lui, era tutto ok. Poi la mattina alle 11, il medico mi ha detto che aveva la schiena bloccata. Non voglio credere che l'abbia detto perché non voleva giocare. Entrerebbe in gioco la professionalità, la società che ti paga, i tifosi. Non sarebbe più una questione di allenatore". Pizarro, ha ricordato d'altra parte Ranieri, "ha avuto una stagione travagliata: durante la preparazione ha lavorato il 3 per cento rispetto al resto della squadra, poi ha avuto un dolore al ginocchio che per lui è un problema cronico. Lui è sempre stato un punto di riferimento: no, io devo per forza pensare bene. Certi discorsi non potrei accettarli, ne va della professionalità"
Sport Mediaset