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Il Siena resta in vetta con Reginaldo, che mette ko il Padova soltanto all'88'. Dietro c'è sempre la squadra di Tesser, capace di battere 2-0 gli uomini di Colantuono. Una doppietta di Rolando Bianchi decide Torino-Vicenza al 92', Bonazzoli porta la Reggina al terzo posto
Mille emozioni, una decina di pali colpiti qua e là. E, alla fine, sempre loro due in vetta: il Siena e il Novara, che ha fatto il vero colpaccio stendendo l’Atalanta. La sintesi della 9a giornata di Serie B è questa. Ecco il report di tutte le partite del mercoledì sera cadetto.
ALBINOLEFFE-FROSINONE 2-1 (39’ Martinez, 42’ Torri, 84’ Terranova)
Secondo successo stagionale per gli uomini di Mondonico, che escono dal grigiore dell’Atleti Azzurri d’Italia al 39’. Gran cross dalla destra di Zenoni (alla seconda partita con i seriani), sul secondo palo arriva Leandro Martinez che anticipa tutti e fa l’1-0. Passano tre minuti e arriva il raddoppio di Torri. Un gol tanto rocambolesco quanto speciale, perché l’ex attaccante del Monza lo dedica in lacrime al fratello scomparso da pochi giorni. Il Frosinone prova stancamente a reagire, ma va in gol soltanto all’84’ quando Terranova spizza in qualche modo un cross dalla sinistra di Caetano. L’AlbinoLeffe sale a quota 9, agganciando proprio i ciociari, al terzo ko consecutivo.
ASCOLI-CROTONE 2-2 (34’ Curiale, 52’ Sommese, 71’ Cutolo, 90’ Moretti)
Match ricchissimo d’emozioni al Del Duca. Gli ospiti passano in vantaggio al 34’ con Curiale, che non perdona dopo un cross dalla destra di De Giorgio. L’Ascoli pare alle corde, ma nella ripresa trova subito il pareggio con Sommese che con una grande girata su cross di Lupoli fa l’1-1 (52’). Il capitano bianconero però esagera al 68’, quando lascia in dieci i suoi con un fallo durissimo su De Giorgio. Il Crotone sfrutta subito la superiorità numerica con un grandissimo gol di Cutolo, ma non è finita. Perché al 90’ Belec fa una mezza papera sul tiro della speranza di Moretti ed è 2-2. L’Ascoli va a 10 punti, il Crotone – a tratti incontenibile - a 13.
CITTADELLA-SASSUOLO 1-1 (31’ Piovaccari, 40’ Troiano)
Tutto in una decina di minuti. Piovaccari lancia i padroni di casa al 31’, con un gran pallonetto che punisce severamente un’ingenuità di Minelli. Ma al 40’ l’ingenuità è di Gasparetto, che colpisce il pallone con un netto pallone di mano e regala un rigore agli uomini di Gregucci, alla seconda panchina con gli emiliani. Dal dischetto va Bruno, che si stampa su Villanova. Ma sulla respinta arriva prima di tutti Troiano, che impone l’1-1 definitivo. Il Sassuolo dà qualche segnale di risveglio ma non esce dalla crisi con soli 8 punti in classifica. Il Cittadella è ancora penultimo con 5 punti.
GROSSETO-PORTOGRUARO 3-1 (2’ Guidone, 13’ Gerardi, 19’ e 81’ rig. Soncin)
Finalmente un successo per Moriero, che si riscatta dopo la brutta sconfitta di Padova. I maremmani passano già dopo due minuti con Guidone, che mette il secondo gol stagionale sfruttando al meglio un gran assist dello scatenato Alessandro. Al 13’ però Gerardi gela Grosseto con un pareggio molto rocambolesco sfruttato con un destro a incrociare. Poco male perché si sveglia Soncin. L’attaccante insacca il primo gol con la maglia dei toscani con una pregevole girata in area e poi all’81’ chiude il match sfruttando un rigore concesso per fallo di Pisani su Alessandro. Il Portogruaro resta a 10 punti, il Grosseto sale a 11.
MODENA-EMPOLI 0-0
Partita priva di grosse emozioni al Braglia, dove si concretizza l’unico pareggio a reti inviolate della serata. Le due occasioni più grosse sono nel primo tempo. All’8’ Mchedlidze spaventa Alfonso con un gran sinistro deviato in corner. Quattro minuti dopo, invece, Pasquato colpisce una clamorosa traversa da fuori. I Canarini salgono a 10 punti, l’Empoli frena ma aggancia l’Atalanta a quota 15.
NOVARA-ATALANTA 2-0 (70’ Bertani, 72’ rig. Rigoni)
Il big-match della giornata non tradisce le attese. A tradirle, semmai, è la formazione di Colantuono, che pure si fa preferire largamente nel primo tempo. Al 35’ Tiribocchi colpisce un palo dopo un triangolo con Ardemagni, mentre al 41’ Gemiti salva sulla linea un gol fatto. Nella ripresa, però, il Novara si sveglia e decide. Al 70’ Gonzalez va via a destra e mette un ottimo pallone sul secondo palo, dove arriva il compagno di reparto Bertani che insacca il settimo gol stagionale (divenendo capocannoniere al pari dell’argentino, Succi e Bonazzoli). Passano due minuti e Raimondi commete un mani netto in area. È rigore: Rigoni non sbaglia e il Novara, primo sino al gol di Reginaldo a Siena, resta al secondo posto con 19 punti.
PIACENZA-TRIESTINA 2-2 (18’ Godeas, 20’ Guzman, 24’ Marchi, 36’ rig. Cacia)
Una delle sfide più divertenti della serata. Al Garilli sono gli ospiti a ruggire per primi. Al 18’ arriva infatti la stoccata di Godeas, che sfrutta un tocco di Malagò e porta avanti l’Alabarda. Il Piacenza reagisce di rabbia e al 20’ Guzman segna uno splendido pareggio con il primo gol stagionale, un sinistro dei suoi dalla distanza. Conteh quattro minuti dopo si addormenta e regala a Marchi la palla del 2-1. Ma al 36’ D’Aiello atterra Graffiedi in area ed è penalty del Piacenza, trasformato alla perfezione da Cacia. Nel secondo tempo gli emiliani vanno all’attacco, ma l’assalto si infrange sul palo colpito da Guzman e su un paio di paratone di Colombo. Gli uomini di Madonna restano all’ultimo posto con 4 punti, la Triestina in zone decisamente più tranquille con 12.
REGGINA-PESCARA 1-0 (61’ Bonazzoli)
Il diluvio del pomeriggio a Reggio Calabria non ha conseguenze. E allora si gioca normalmente. Atzori si gioca la carta turnover e la sua Reggina stenta un po’. L’ex di turno Cascione colpisce la traversa al 24’, ma nella ripresa Campagnacci sveglia i padroni di casa sparando un gran destro sul palo (49’). Alla fine, decide come sempre Bonazzoli, che al 61’ mette dentro il settimo gol nelle ultime sei partite con un sinistro da centravanti vero, giusta conclusione dopo un gran duello con Mengoni. La Reggina si issa al terzo posto superando Atalanta e Empoli con 17 punti. Il Pescara è fermo a 12.
SIENA-PADOVA 2-1 (11’ Mastronunzio, 72’ rig. Succi, 88’ Reginaldo)
Sembrava tutto facile e, invece, alla fine, la capolista deve ritenersi fortunata. All’11’ Mastronunzio segna il quarto gol stagionale portando avanti i bianconeri, che legittimano pienamente il risultato nei minuti successivi. La luce, però, si spegne al 72’, quando Tozzi concede un rigore generoso per un intervento in area di Ficagna su Vantaggiato. Dal dischetto va Succi, che sale a quota 7 con una trasformazione impeccabile. Il Siena protesta per il penalty concesso, ma tre minuti dopo è a dir poco fortunato quando viene annullato il 2-1 di Succi per un fuorigioco inesistente su una punizione di Di Gennaro. La partita resta viva e all’88’ la decide Reginaldo con un gol alla “Del Piero” che vale la vetta. I bianconeri restano in testa a +2 sul Novara con 21 lunghezze. Il Padova si conferma come autentica mina vagante e resta a 13.
TORINO-VICENZA 2-1 (20’ aut. De Vezze, 83’ rig. e 92’ Bianchi)
C’è tutta la storia granata in questa vittoria presa per i capelli. Il Vicenza parte alla grande e al 12’ colpisce un palo clamoroso con una splendida punizione di Paro. Al 15’ Garofalo risponde con una traversa su un altro piazzato. Ma è al 20’ che il match si sblocca. Palla che spiove dalla sinistra, De Vezze interviene in spaccata e la mette al sette della propria porta, spiazzando Rubinho e portando avanti il Vicenza. I biancorossi legittimano il proprio vantaggio, ma nella ripresa Lerda inserisce Gasbarroni per Stevanovic e il Torino si sveglia. All’83’ la svolta. Lazarevic va via in area e Bastrini lo mette giù: penalty più espulsione. Bianchi trasforma il rigore e l’Olimpico diventa un putiferio. Che si chiude con un sospiro di sollievo, quando lo stesso Bianchi segna il gol della vittoria (quarto stagionale) al 92’. I granata evitano il quinto stop stagionale, secondo di fila, salendo a 13 punti e agganciando proprio gli uomini di Maran.
VARESE-LIVORNO 1-1 (20’ Neto Pereira, 88’ Lambrughi)
Serata beffarda per la squadra di Sannino, che parte benissimo e al 20’ è già in vantaggio con una meravigliosa rovesciata del solito Neto Pereira. Il Livorno non reagisce e all’83’ perde anche Miglionico per rosso diretto (fallo su Pisano). Sembra finita. Ma i toscani in dieci colgono il pareggio con un fortunoso gol di Lambrughi all’88’. E al 92’ Osuji si prende il suo rosso per una manata a Barusso. Finisce così: dieci contro dieci e 1-1. Il Varese va a 10 punti, il Livorno a 13.
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