galbio96 |
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|  E’ amore per la Lazio: «Questo è il mio anno». E tanti saluti al Real Madrid: «E’ chiaramente un club che fa sognare, ma per il momento sono a Roma e non voglio deludere i tifosi della Lazio ». Tutto Zarate, un Maurito mai visto né sentito. Si è confessato con ”So Foot”, un magazine francese che ha realizzato un reportage tra Roma e Buenos Aires, facendo visita alle sue case, ai luoghi in cui è nato e in cui oggi vive. Prima tappa a Roma, nel suo grande appartamento, in parte vuoto, occupato da un grande divano di cuoio bianco, con una tv al plasma e la playstation 3 in bella mostra. Zarate fa notizia in Europa come una delle rivelazioni dell’intera annata. Ha parlato di tutto, di sé, dei fratelli Rolando, Ariel, Sergio, Nestor. E dei genitori Rolando e Catalina. L’exploit vissuto in Italia non l’ha sconvolto. Quasi fosse stato tutto facile: «Non direi che è stato facile, diciamo che ho molta fiducia in me stesso. Ero convinto di poter vivere un grosso inizio. Mi sono preparato come mai per essere pronto fisicamente». Ora non vuole fermarsi: «Mi sento molto bene, la squadra gira e non siamo lontani dalla Champions League». E sulla serie A dice: «Il campionato è simile a quello argentino da un punto di vista tattico, per questo mi sono adattato bene». Tutto Zarate Kid, definito così facendo il verso al film di karate. Ha raccontato la sua infanzia, i momenti difficili, quella volta dell’aggressione in Argentina («Molte volte è accaduto pure ai miei fratelli»), dovettero cambiare casa per le minacce del racket. Ha parlato dell’Argentina bella e difficile: «Devastata socialmente ed economicamente. E’ duro parlarne». Ha svelato i suoi allenamenti straordinari per diventare fenomeno, il perché della scelta di giocare in Qatar e poi di ricambiare vita. Ha ricordato il giorno in cui incontrò Maradona («venne a casa nostra, mangiammo un po’ di arrosto, indossò la mia maglietta, un giorno super...»). (Corriere dello Sport) |
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