Dopo la brutta sconfitta di Palermo Carlo Ancelotti considera il match di Coppa Italia con la Lazio una possibilità di riscatto. Intanto si ferma ancora Borriello, che tornerà nel 2009
Lavoro in vista per Carlo Ancelotti. Il suo Milan sta attraversando un momento tutt"altro che positivo; oltre ad un problema di risultati infatti, soprattutto in trasferta, i rossoneri devono affrontare anche la tegola infortuni, che dall'inizio della stagione si abbatte senza tregua su Milanello.
Non c'è pace purtroppo per Marco Borriello, ancora alle prese con problemi muscolari. Lo staff sanitario rossonero ha deciso di non rischiare più l' attaccante napoletano, che rimarrà così fermo ancora qualche settimana, per tornare al 100% dopo la sosta natalizia.
Ancelotti dovrà affrontare questo e altri problemi, ma non si piange certo addosso. "Pensiamo che Palermo sia stato un momento negativo - dice - quindi dobbiamo riprendere il nostro cammino interrotto bruscamente domenica sera. Le prossime partite diranno se è stato un episodio isolato, io penso di sì, anche se qualche segnale c'era già stato, soprattutto a Torino. Domenica sera giocatori come Pirlo e Ambrosini hanno giocato ma non sono ancora in condizioni ottimali. Certo, in questo momento per i difensori abbiamo più alternative e per i centrocampisti meno".
Il Milan è già costretto a rincorrere e il calendario di certo non lo favorisce. Nelle prossime partite i rossoneri se la vedranno con Catania, Juventus, Udinese, Roma e Fiorentina, per un tour de force che si preannuncia tostissimo. "Non ci aspettavamo di essere a questo punto a meno sei - commenta il tecnico romagnolo - ma il calendario non ci deve spaventare. Le partite sulla carta più difficoltose sono per noi più facili da gestire".
Uno sguardo alla Coppa Italia e al prossimo impegno di San Siro con la Lazio. Per Ancelotti l'impegno cade al momento giusto. "E' un bene che ci sia questa partita subito, per poter dimenticare Palermo in fretta. La Lazio ha qualità, è un po' che non vince e ha perso un po' di forza ma mercoledìi sera si rivelerà temibile. Formazione? Nessuno è certo di riposare. I giocatori che scenderanno sicuramente in campo sono Dida, Antonini, Senderos, Kaladze, Favalli, Emerson e Shevchenko. Da valutare invece le condizioni di Pirlo, Ambrosini, Kakà, che ha un fastidio al polpaccio, Pato che non ha subito lesioni a Palermo e di Inzaghi che ha la febbre".
Immancabile infine un'opinione sulla fresca assegnazione del pallone d'oro a Cristiano Ronaldo, che succede così al brasiliano Kakà, vincitore lo scorso anno: "Il Pallone d'Oro dipende dai trofei vinti. In ogni caso Ronaldo è uno dei giocatori più bravi e spettacolari del mondo. Il calcio italiano dà più importanza al gioco collettivo piuttosto che alle individualità. Il recente Mondiale vinto dalla nostra Nazionale lo dimostra".
