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Il Genoa punisce il Milan

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°_Pato7_°
view post Posted on 11/11/2008, 20:08




2a giornata Genoa 2-0 Milan

Si aggrava la crisi del Milan. I rossoneri, chiamati al riscatto dopo la sconfitta contro il Bologna all'esordio in campionato, sono stati battuti anche dal Genoa a Marassi. La gara è stata decisa dalle reti di Sculli al 30' e Milito, su rigore, al 91'. Tra i rossoneri, male Kakà, Sheva e tutta la difesa. Era dal 1986/87 che il Milan non cominciava il campionato con due sconfitte. Galliani ha confermato la fiducia ad Ancelotti.
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LA PARTITA
La lista delle cose che non vanno, in casa Milan, è lunga così e ha un bel dire, Adriano Galliani, che il posto di Ancelotti non è a rischio. Due sconfitte in due partite di campionato (più tutte quelle, anche pesanti, in amichevole) sono un record che i rossoneri non centravano dall'anno di (dis)grazia 1986/87, primo campionato di Berlusconi presidente e ultimo di Nils Liedholm (Capello lo sostituì per lo spareggio Uefa con la Sampdoria) sulla panchina del Milan. Tanto basterebbe dunque a far suonare l'allarme dalle parti del buon Carletto che, almeno a giudicare dalle espressioni smarrite in panchina, non è parso infatti di suo molto tranquillo. E la cosa si può anche capire. A Marassi, a essere onesti, s'è visto un Milan imbarazzante. Con tanti problemi, poche idee, pochissima corsa e nessuna certezza. Tra i promossi nel naufragio di Genova c'è infatti praticamente soltanto Abbiati. Il che, ovviamente, la dice lunga sulla prestazione di Maldini e compagni. Per far nera una difesa già maltrattata abbondantemente dal Bologna è bastato il solo Milito (splendido rientro con assist per Sculli e gol su rigore). A far saltare un centrocampo in confusione ci hanno pensato Gasbarroni (deve avercela con il Milan: Dida ricorderà un gol subito a San Siro) e Sculli. Per spegnere un attacco inconsistente Gasperini ha puntato, vincendo, su Biava, Ferrari e Criscito, tre giocatori che solo un anno fa non godevano di credenziali esattamente ottime.
Al Genoa, autore di una grande partita, è insomma stata sufficiente un po' di corsa, grande attenzione su ogni pallone e una disposizione tattica impeccabile che Gasperini, a differenza di Ancelotti, ha modellato di minuto in minuto sugli avversari. Il tutto con due mosse semplici, semplici: attaccando la fascia di Ronaldinho (che non ha demeritato, ma di difendere non se ne parla) e Favalli con Sculli e Mesto (altro passo, altro dinamismo) e lasciando a Gasbarroni la libertà di andare a rompere le scatole al Milan tra la linea del centrocampo e della difesa, dove, cioè, i rossoneri non sapevano come contrastarlo. Al resto ci hanno pensato le star rossonere: Kakà, ancora lontanissimo da una condizione accettabile, Sheva (corsa, ma tiri in porta zero), Ronaldinho (troppo lontano dalla porta del Genoa) e, quando sono entrati, Seedorf e Pato. Le bocche di fuoco, insomma, di un Milan che in due partite è andato a segno solo con Ambrosini, un centrocampista.
Per chiarire la pochezza dell'attacco di Ancelotti basti un dato: due tiri deboli da trenta metri in tutto il primo tempo e prima occasione degna di nota all'82' con Pato dopo un rimpallo favorevole. Non esattamente lo score che Berlusconi e Galliani si erano immaginati per il Milan. Logico, di qui, pensare che qualcosa nelle prossime ore accada. La società ha già annunciato di voler confermare la fiducia ad Ancelotti, costringendo così la squadra a un serio esame di coscienza. Il cambio di rotta resta però una possibilità (Donadoni, Rijkaard o una soluzione interna, compreso Maldini, tra le ipotesi). L'altro lato della medaglia, che merita molta attenzione, è il Genoa. Milito ha completato una rosa che, oggi, sembra molto competitiva. Il resto lo ha fatto Gasperini, che ha ridato fiducia ai suoi difensori (di Biava, Ferrari e Criscito, ottimi, abbiamo già detto) e costruito una squadra molto dinamica soprattutto sulle fasce. Farà bene il Genoa, soprattutto a Marassi. E' assicurato
LE PAGELLE
Shevchenko 5 - Corre come un matto alla ricerca dello spazio buono tra Ferrari e Criscito. Alla fine del primo tempo, quando cioè Ancelotti lo sostituisce con Borriello, il suo score alla voce tiri in porta è zero. Non benissimo per un centravanti

Ronaldinho 6 - Non è brillante come nell'esordio contro il Bologna e gioca troppo lontano dalle punte per rendersi pericoloso e supportare a dovere l'attacco. E' però il solo a non buttare mai via il pallone e a cercare la profondità. Stremato dagli impegni con il Brasile, è sostituito da Ancelotti a fine primo tempo

Milito 8 - Un assist per Sculli, un rigore procurato e trasformato e, soprattutto, un lavoro continuo e fondamentale al centro dell'attacco rossoblu. Garantisce qualità in ogni circostanza e fa reparto da solo. Basta lui per mandare in crisi Maldini e Bonera. Giocatore imprescindibile

Gasbarroni 7,5 - Non segna, ma fino alla sostituzione (con tanto di standing ovation) fa impazzire il Milan piazzandosi tra le linee e sfornando giocate di grande qualità. Gasperini lo lascia libero di andare un po' dove vuole: lui ringrazia e ripaga il tecnico con una prestazione decisamente sopra le righe.

Sculli 7 - Gasperini lo piazza tra Ronaldinho (che non difende) e Favalli e lui se la gode che nemmeno una cuccagna. Sul primo gol sfrutta un assist splendido di Milito ma ha il merito di tagliare bene tra Maldini e Favalli e non sbagliare a tu per tu con Abbiati. Nella ripresa va nuovamente vicino al gol.

Biava, Ferrari, Criscito 7 - Promossi in blocco, perché, in blocco, si occupano di Sheva e Kakà prima e Borriello e Pato poi. Precisi, mai davvero in difficoltà, sempre puliti sul pallone. Un anno fa erano dati per finiti. Oggi, quindi, sono rinati.


IL TABELLINO
Genoa (3-4-3): Rubinho 6,5; Biava 7, Ferrari 7, Criscito 7; Mesto 6 (7' st Rossi 6), Milanetto 6,5, Juric 6,5 (21' st Vanden Borre 6), Modesto 6,5; Sculli 7, Milito 8, Gasbarroni 7,5 (40' st Palladino sv). A disp.: Scarpi, Bocchetti, Papastathopoulos, Vanden Borre, Olivera. All. Gasperini
Milan (4-3-2-1): Abbiati 6,5; Zambrotta 5,5, Bonera 5, Maldini 4,5, Favalli 5; Flamini 5,5 (24' st Pato 5,5), Pirlo 5, Ambrosini 6; Kakà 5, Ronaldinho 6 (1' st Seedorf 5,5); Shevchenko 5 (1' st Borriello 6). A disp.: Dida, Jankulovski, Kaladze, Emerson. All. Ancelotti
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 30' Sculli, 91' rig. Milito (G)
Ammoniti: Favalli, Zambrotta, Kakà, Ambrosini (M), Juric, Sculli (G)
Espulsi: nessuno

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Commenti dopo-partita Genoa - Milan

Ancelotti: "Sto male Ma ci riprenderemo"
Adriano Galliani ribadisce: "Carlo non si tocca". Il tecnico ammette le difficoltà, ma non ha il minimo dubbio: "Le cose siamo ancora nelle condizioni di metterle a posto, sono certo che ce la faremo"
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Carlo Ancelotti ha lo sguardo mortificato. Anche se Adriano Galliani ribadisce: "Carlo non si tocca; è del Milan". Ancelotti scava nei pensieri dei suoi ragazzi incapaci di reagire. A un certo punto, in piedi vicino alla panchina di Marassi, osservava impietrito al crollo della squadra: giocate prevedibili. Inutile urlare, dare consigli, ordinare cambi di marcia. Al fischio finale di Rocchi è filato via. Con un dolore forte dentro. "Mi sento male. E' normale. Guardando la classifica non ci sono alternative", ha esclamato dopo una lunga sosta negli spogliatoi. Ma ha rialzato immediatamente la testa: "Le cose però siamo ancora nelle condizioni di metterle a posto, sono certo che ce la faremo".
POCO TEMPO - Ancelotti non sottovaluta i problemi: "Oggi ho visto due partite: nel primo tempo abbiamo sofferto, nel secondo abbiamo spinto di più. Ma le condizioni non sono brillanti; abbiamo avuto poco tempo per lavorare insieme e questi sono i risultati".
NESSUN PROBLEMA - C'è chi lo punzecchia sul futuro. "Non devo chiarire niente - dice -; io sono l'allenatore del Milan. Non c'è stato proprio nulla. Anzi, la società mi è molto vicina; si preoccupano addirittura di tranquillizzarmi. Abbiamo più problemi di assemblaggio di altre squadre: dal 16 luglio ho avuto questa rosa a disposizione solo per quattro giorni, troppo poco». Ancelotti chiede tempo per ricostruire il gioco: "In questo periodo, anche se ci sono partite da disputare, lavoreremo ancora e penso che i problemi potremo risolverli. Problemi con la società? No, assolutamente nessuno, voci ne sono saltate fuori altre volte in questi anni. Io vedo un club che mi sta vicino e cerca di tranquillizzarmi. Naturalmente sono dispiaciuto, ma vado avanti a lavorare. Il resto non mi interessa. Sussurri dell'ambiente milanista? Non mi risultano. Se voi ne sapete più di me, potreste dirmelo", sentenzia senza alzare il tono della voce. Una costante del tecnico rossonero.
FIDUCIA - Nella sua scaletta ora c'è lo Zurigo. Poi l'inaspettato testacoda di campionato a San Siro contro la Lazio: domenica prossima nel posticipo serale. Ultima spiaggia no, ma poco ci manca. Alla ricerca della riscossa sperata. Ma restano le certezze di "Carletto": il Milan tornerà.
 
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El Principe Milito 22
view post Posted on 11/11/2008, 20:22




Peccato...abbiamo giocato maluccio e il Genoa ha sfruttato l'occasione...
 
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1 replies since 11/11/2008, 20:08   109 views
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