Ad ulteriore ed ennesima riprova del fatto che stiamo vivendo un periodo che ha pochi precedenti nella storia del Milan, ho tirato fuori alcuni dati che lo certificano. Ho lasciato da parte il calciomercato perché è un argomento che non mi interessa e di cui conosco poco i vari retroscena, concentrandomi solo sui numeri del calcio giocato. Ecco cos'è venuto fuori.
--Zero semifinali di competizioni europee nelle ultime 9 stagioni (e un solo quarto di finale), cifra seconda solo all'altro grande periodo buio della nostra storia, quando tra il 1974-75 e il 1987-88 (14 stagioni) i migliori risultati in europa furono due ottavi di finale di coppa uefa nel 78-79 e nell'85-86. -- 17 vittorie e 17 sconfitte nelle ultime 6 Champions disputate dal 2007-08 al 2013-14 (il bilancio storico totale tanto per capirci è di 125 vittorie e 60 sconfitte). -- Zero trofei vinti nelle ultime 4 stagioni (la supercoppa 2011 la conto come dell'anno prima), cosa che non accadeva anche qui dai famosi primi anni 80, ma prima di allora bisogna tornare all'ante guerra per ritrovare numeri simili. -- 2 trofei vinti negli ultimi 8 anni solari, dal 2008 ad oggi. -- Ranking uefa: dal primo posto del 2007 è stato un continuo peggiorare fino ad arrivare al 22^ posto di quest'anno. -- 15000 abbonati. -- Esclusi Abbiati e Abate non c'è nessun giocatore della rosa attuale, che abbia almeno 200 presenze con la nostra maglia, a sottolineare che in questi anni non si è costruito un progetto serio con pilastri e bandiere degne di questo nome. Solo giocatori presi a caso, buttando via soldi in ingaggi faraonici e soddisfacendo presidenti e procuratori amici. -- 3 allenatori cambiati in un anno e mezzo dopo averne avuti 3 in 12 anni, 9 in 26 anni di era berlusconi (fino ad Allegri). -- Un capitano mediocre, e forse in partenza, dopo 60 anni (nordhal 1954-ambrosini 2013) in cui abbiamo avuto solo bandiere e fenomeni, ciascuno dei quali ha segnato una o più ere.
Ebbene, questi pochi dati, raccolti in poco tempo, ma a cui non sempre si fa riferimento, rendono per me evidente che il problema sta a monte, dove abbiamo dei dirigenti che fisiologicamente, dopo anni di vittorie che li hanno appagati e con una carta d'identità impietosa, hanno perso lo smalto e l'interesse di un tempo. I problemi di sfondo come la crisi economica e la mancanza di uno stadio di proprietà sono solo un contorno a quella che è una effettiva mancanza di un indirizzo forte proveniente dall'alto in termini di progetti e investimenti.
Ora, non so se dopo tutti questi anni di discussioni avete ancora voglia di parlare di questi argomenti, io stesso non ne ho più, ma se si, questi possono essere degli spunti da cui cominciare.
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