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Spagna, nuovo protocollo antirazzismo dopo il caso Vinicius: la polizia potrà fermare le partite
Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci
@ filippomricci
03 Luglio - MADRID
Dopo l'ultimo episodio durante Valencia-Real a maggio, il Ministero degli Interni spagnolo ha deciso provvedimenti drastici per combattere il fenomeno
Dall’arbitro al commissario. Questo il passaggio di consegne in materia di protocollo antirazzismo previsto dal Ministero degli Interni spagnolo.
NUOVO PROTOCOLLO— Fino ad oggi secondo il regolamento imposto dalla Fifa nel 2017 e fatto proprio dalla Rfef, la federcalcio spagnola, in caso di episodi di razzismo, o di ogni altra discriminazione sessuale, razziale o politica, è l’arbitro che deve decidere la sospensione, parziale o definitiva di una partita. Secondo la nuova direttiva ministeriale alla quale ha avuto accesso il quotidiano politico madrileno El Paìs, d’ora in poi sarà il comando della forza di polizia in servizio negli stadi o nei palazzetti a decidere il da farsi.
SOSPENSIONE POLITICA— In Spagna finora è stata sospesa una sola partita, quella di Serie B tra Rayo Vallecano e Albacete nel dicembre del 2019, quando i tifosi di casa legati ad un’ideologia di estrema sinistra, se la prendevano con l’attaccante dell’Albacete Roman Zozulia, un ucraino che si è fatto fotografare a più riprese con simbologia dell’ultradestra, dandogli del ‘nazi’. In compenso nonostante i diversi casi di razzismo denunciati nelle ultime due stagioni non si è mai arrivati alla sospensione della gara.
IL CASO VINICIUS— A spingere il governo all’azione è stato il famoso "Caso Vinicius", gli insulti al giocatore brasiliano durante Valencia-Real Madrid del 21 maggio scorso. Improvvisamente il calcio spagnolo ha scoperto il razzismo, e di fronte al clamore del caso, con forti ripercussioni internazionali per l’intervento del governo brasiliano e le accuse di razzismo rivolte a tutta la Spagna da parte dello stesso Vinicius, dal Ministero degli Interni hanno deciso di muoversi.
POTERE ALLA POLIZIA— Secondo il nuovo protocollo, che nei prossimi giorni sarà trasmesso a Polizia, Guardia Civil e alle varie Delegazioni del Governo per la sua entrata in vigore, da molto più potere alle forze dell’ordine presenti nei vari impianti di gioco: potranno decidere se sospendere parzialmente o definitivamente un evento, nonché lo sgombero parziale o totale di un settore o dell’intero stadio o palazzetto. A gestire il tutto sarà la figura del ‘Coordinatore di Sicurezza’, una figura creata nel 2007 con l’approvazione della Legge contro violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza nello sport e rimasta però finora un po’ in ombra. Adesso le cose cambieranno, e sarà tolto un bel peso dalle già piuttosto cariche spalle degli arbitri. Misure drastiche che non sono ancora state commentate né dalla Federazione né dalla Liga, e che si prevede entrino in vigore già tra un mese, quando inizierà la nuova stagione.
Gazzetta
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