| Plusvalenze, Juventus indagata per falso in bilancio: inchiesta su Agnelli, Nedved e Paratici
La Guardia di finanza ha acquisito documenti nella sede del club: si tratterebbe di movimenti per circa 50 milioni
Plusvalenze e movimenti di mercato degli ultimi tre anni juventini sono diventati ipotesi di accusa della Procura di Torino, che giovedì sera ha mandato la Guardia di finanza a perquisire la sede del club, a pochi passi dall’Allianz Stadium, dove sabato sera è in programma la sfida con l’Atalanta: per false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti sono indagati il presidente Andrea Agnelli, il vice, Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici (ora al Tottenham), e altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell’area finanza. In base alla legge sulla responsabilità delle società, contestazioni sono mosse anche al club. L’inchiesta — denominata «Prisma» e avviata nel maggio scorso, anche con attività di intercettazioni — è coordinata dai pubblici ministeri del Gruppo economia Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dall’aggiunto Marco Gianoglio. Erano già noti invece gli accertamenti avviati dalla Consob e dalla Covisoc. Tutte attività di indagine che hanno appunto ad oggetto i «proventi da gestione diritti calciatori». Secondo le prime risultanze investigative, si parla di oltre 50 milioni di euro per le prime due stagioni sotto l’occhio delle Fiamme gialle.
Si tratta di una materia complessa e complicata, sulla quale già altre volte la magistratura ordinaria si è imbattuta, scontrandosi poi con la difficoltà di stabilire — con perizie — un valore assoluto ai singoli giocatori, oggetto invece di diverse valutazioni da parte dei singoli club. E, quindi, di plusvalenze. Quelle che, nell’ipotesi di accusa dei pm torinesi, potrebbero aver configurato reati. Per questo i magistrati hanno appunto mandato i militari nella sede della Continassa e in alcuni uffici milanesi del club, per acquisire una notevole mole di documenti. Operazioni effettuate una volta chiuse le contrattazioni di piazza Affari, dove la società bianconera — difesa dall’avvocato Davide Sangiorgio — è quotata nell’ambito del mercato Euronext Milan. Dell’attività della Procura è stata data comunicazione alla stessa Consob e alla Procura della Federcalcio.
In particolare, i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi relativi ai bilanci approvati negli anni dal 2019 al 2021: con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Al vaglio degli investigatori — ha spiegato una nota della Procura in tarda serata — vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. Sul rischio di eventuali sanzioni — da parte di Consob e Covisoc — per le plusvalenze, il club aveva parlato nei documenti relativi all’aumento di capitale da 400 milioni di euro: il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, «potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo».
Corriere.it
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