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E' morto Paolo Rossi

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view post Posted on 10/12/2020, 02:11
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Milanista Eterno

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Il calcio e l'Italia piangono Paolo Rossi: fu il simbolo dell'Italia Mondiale del 1982
L'ex attaccante nel 1982 fu capocannoniere del Mondiale vinto dagli Azzurri di Bearzot e vinse anche il Pallone d'oro. Morto a 64 anni per un male incurabile
Mimmo Cugini


10 dicembre - MILANO

Una notizia terribile, nel cuore della notte. Che sconvolge il mondo del calcio, italiano e mondiale. E gli italiani tutti insieme. A 64 anni è morto Paolo Rossi, sconfitto da un male inesorabile, l’eroe dell’Italia campione del mondo del 1982, quella che battè il Brasile di Zico, l’Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e in finale la Germania di Rummenigge. L’Italia di Zoff e Bearzot. Il protagonista principale fu Pablito, che veniva dalla squalifica per calcio scommesse e dopo un brutto inizio di Mondiale, decollò e con lui l’Italia di Collovati e del giovane Bergomi, di Tardelli che diventerà l’uomo dell’urlo e di Gentile attaccato ai pantaloncini di Diego, di Antognoni e del fantastico Bruno Conti.

CHE ANNO, IL 1982...— In quella estate del 1982 l’Italia intera scese in piazza per far festa, a Madrid per la finale volò anche il presidente Pertini, esultante in tribuna al fianco del re di Spagna. Paolo Rossi era un centravanti da area di rigore che viveva per il gol. Esplose nel Vicenza, passò al Perugia e poi alla Juventus per i suoi anni migliori. In nazionale fu il simbolo dell’Italia di Bearzot e alla fine di quella magica cavalcata vinse il Pallone d’Oro. Tre gol al Brasile, due alla Polonia, uno alla Germania in finale e così l’Italia conquistò il terzo titolo di campione del mondo. Dopo la Juve andò al Milan prima di chiudere la carriera a Verona. Insieme a Baggio e Vieri detiene il record di gol azzurro ai Mondali con 9, è stato il primo giocatore, poi eguagliato da Ronaldo, a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro. Con la Juve ha vinto due scudetti, una coppa delle coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni, con il Vicenza un campionato di serie B nel quale fu capocannoniere. Conclusa la carriera di calciatore è stato a lungo opinionista per Mediaset e la Rai. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

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view post Posted on 10/12/2020, 08:53
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Per fortuna questo maledetto 2020 sta per finire, ci sta portando via pezzi importanti del calcio. E chi se lo dimentica il Mundial de Espana del 1982 e la magica tripletta al Brasile zeppo di fuoriclasse. RIP PABLITO.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 08:59
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Rip pablito 😪
 
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view post Posted on 10/12/2020, 08:59
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RIP

Aveva sposato un'Aretina e si era trasferito dalle mie parti a produrre vino nelle campagne Toscane.
Lo vedevamo spesso, in giro e nelle TV locali, sempre disponibile e gentile.
Una persona speciale. Riposa in pace Pablito.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 09:15
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un pezzo storico ed emozionante della mia adolescenza.
Ricordo alla tripletta col Brasile io e i miei amici a rotolarci per terra con la goia tipica dei ragazzini.

personaggio bellissimo, amato da tutti. veramente un simbolo.
l'ho amato dagli esordi con il Vicenza (quelle si che erano vere squadre simpatia pure e bellissime), perfino alla Juve e ovviamente in nazionale. e fui felice di vederlo rossonero anche se nella parte finale..

sono veramente commosso.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 09:23
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il piccolo Buddha

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non sapevo neanche fosse malato....
Dio che anno di merda...
 
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view post Posted on 10/12/2020, 09:46
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Nell’immaginario degli italiani Paolo Rossi occupa(va) lo stesso posto di Maradona in quello degli argentini. Parto da un presupposto: io nel 1982 ero al Mondo ma non ricordo di quel Mondiale che però, per la generazione degli italiani nati dopo le vittorie di Pozzo e fino agli anni ’70 rimane IL Mondiale, anzi, Il Mundial, come lo chiamava mio papà. Per anni, anche dopo il 2006, mi sono chiesto cosa avesse quella vittoria di così speciale, fino a quando, direi intorno al 2010, uno speciale di Rai Storia mi ha aperto gli occhi: il Mondiale del 1982 rappresenta simbolicamente agli occhi degli italiani il passaggio tra i grigi (e a volte tragici, e a volte violenti) anni ’70 e gli splendenti anni ’80. Il paese usciva da un decennio segnato dal terrorismo, dalle laceranti battaglie sui diritti civili e dalla crisi economica ed entrava in un altro decennio, segnato invece dal disimpegno e del divertimento. Ed in mezzo c’è Il Mundial, che cancella lo scandalo del Calcioscommesse, che fa dimenticare il terrorismo (del resto la strage di Bologna è di meno di due anni prima) e sembra portare il paese verso un’epoca di luce. Che poi quel mitico decennio sia stato costruito sulla corruzione e sul debito pubblico agli italiani non interessava, ma il Mundial lo ha inaugurato. E Paolo Rossi era il simbolo di quel Mundial. Stanotte, molto semplicemente, è morto un simbolo.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 10:04
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Era un po' che non era su Sky in effetti... Poveretto.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 12:30
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CITAZIONE (mistergao @ 10/12/2020, 09:46) 
Nell’immaginario degli italiani Paolo Rossi occupa(va) lo stesso posto di Maradona in quello degli argentini. Parto da un presupposto: io nel 1982 ero al Mondo ma non ricordo di quel Mondiale che però, per la generazione degli italiani nati dopo le vittorie di Pozzo e fino agli anni ’70 rimane IL Mondiale, anzi, Il Mundial, come lo chiamava mio papà. Per anni, anche dopo il 2006, mi sono chiesto cosa avesse quella vittoria di così speciale, fino a quando, direi intorno al 2010, uno speciale di Rai Storia mi ha aperto gli occhi: il Mondiale del 1982 rappresenta simbolicamente agli occhi degli italiani il passaggio tra i grigi (e a volte tragici, e a volte violenti) anni ’70 e gli splendenti anni ’80. Il paese usciva da un decennio segnato dal terrorismo, dalle laceranti battaglie sui diritti civili e dalla crisi economica ed entrava in un altro decennio, segnato invece dal disimpegno e del divertimento. Ed in mezzo c’è Il Mundial, che cancella lo scandalo del Calcioscommesse, che fa dimenticare il terrorismo (del resto la strage di Bologna è di meno di due anni prima) e sembra portare il paese verso un’epoca di luce. Che poi quel mitico decennio sia stato costruito sulla corruzione e sul debito pubblico agli italiani non interessava, ma il Mundial lo ha inaugurato. E Paolo Rossi era il simbolo di quel Mundial. Stanotte, molto semplicemente, è morto un simbolo.

Analisi e quadro perfetto.. bravo
 
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view post Posted on 10/12/2020, 12:38

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CITAZIONE (Marowak-7CL @ 10/12/2020, 09:15) 
un pezzo storico ed emozionante della mia adolescenza.
Ricordo alla tripletta col Brasile io e i miei amici a rotolarci per terra con la goia tipica dei ragazzini.

personaggio bellissimo, amato da tutti. veramente un simbolo.
l'ho amato dagli esordi con il Vicenza (quelle si che erano vere squadre simpatia pure e bellissime), perfino alla Juve e ovviamente in nazionale. e fui felice di vederlo rossonero anche se nella parte finale..

sono veramente commosso.

Già, l'82..eravamo da poco retrocessi, già mi giravano..poi quell'inizio di Mondiale terrificante ma all'improvviso quelle due partite impossibili contro Argentina e Brasile, lui che fino al Brasile era stato negativo..poi quei 3 gol, poi altri due alla Polonia in semifinale, poi quello in finale..la prima finale che vidi da solo in campeggio con gli amici, a Cesenatico, italiani da una parte, crucchi dall'altra..
Dopo il Brasile ci fu credo la prima esplosione di folla nelle piazze, forse la più autentica di sempre perchè nessuno se lo aspettava, mi ricordo le vie principali bloccate con la gente che saltava sui tetti degli autobus.
Sapevo che era malato, avevo visto un video recente, irriconoscibile...R.I.P
 
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view post Posted on 10/12/2020, 12:43
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stimarono circa 35 milioni telespettatori per quella finale. hai ragione è stata probabilmente la più grande festa di piazza sportiva genuina e clamorosa...
 
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view post Posted on 10/12/2020, 13:01
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CITAZIONE (mistergao @ 10/12/2020, 09:46) 
Nell’immaginario degli italiani Paolo Rossi occupa(va) lo stesso posto di Maradona in quello degli argentini. Parto da un presupposto: io nel 1982 ero al Mondo ma non ricordo di quel Mondiale che però, per la generazione degli italiani nati dopo le vittorie di Pozzo e fino agli anni ’70 rimane IL Mondiale, anzi, Il Mundial, come lo chiamava mio papà. Per anni, anche dopo il 2006, mi sono chiesto cosa avesse quella vittoria di così speciale, fino a quando, direi intorno al 2010, uno speciale di Rai Storia mi ha aperto gli occhi: il Mondiale del 1982 rappresenta simbolicamente agli occhi degli italiani il passaggio tra i grigi (e a volte tragici, e a volte violenti) anni ’70 e gli splendenti anni ’80. Il paese usciva da un decennio segnato dal terrorismo, dalle laceranti battaglie sui diritti civili e dalla crisi economica ed entrava in un altro decennio, segnato invece dal disimpegno e del divertimento. Ed in mezzo c’è Il Mundial, che cancella lo scandalo del Calcioscommesse, che fa dimenticare il terrorismo (del resto la strage di Bologna è di meno di due anni prima) e sembra portare il paese verso un’epoca di luce. Che poi quel mitico decennio sia stato costruito sulla corruzione e sul debito pubblico agli italiani non interessava, ma il Mundial lo ha inaugurato. E Paolo Rossi era il simbolo di quel Mundial. Stanotte, molto semplicemente, è morto un simbolo.

Non so se le motivazioni che dai a quel Mundial siano giuste (probabilmente si), sta di fatto che quel Mundial anche per me è IL MUNDIAL, tanto per dire: se mi chiedi formazione (tipo), successione e risultato di quelle partite te le snocciolo in due secondi senza pensarci, se me lo chiedi del mondiale del 2006 ci devo pensare e sicuramente mi sbaglierei su qualcosa, spece la formazione.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 13:11

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CITAZIONE (Marowak-7CL @ 10/12/2020, 12:43) 
stimarono circa 35 milioni telespettatori per quella finale. hai ragione è stata probabilmente la più grande festa di piazza sportiva genuina e clamorosa...

Che anni eroici che erano..non tornerei indietro a parte per l'età, perchè è molto meglio adesso, però è stato bello esserci in quegli anni li..
Consiglio un libro di Garlando, mvp dei giornalisti sportivi per me, si chiama l'Amore ai tempi di Pablito, non ha avuto un gran successo, pare.. ma merita
 
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view post Posted on 10/12/2020, 13:43
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IL FRATELLO ROSSANO: "SEMPRE COL SORRISO"
"L'ho visto per l'ultima volta ieri, alle Scotte . Era entrato in coma non mi ha riconosciuto. Fino al giorno prima sorrideva, anche se aveva perduto la forza di parlare". Così al quotidiano La Nazione Rossano Rossi, fratello di Paolo, due anni e mezzo più grande, ne racconta le ultime ore. "Era malato dalla primavera, colpito al polmone - spiega - Decise di non farlo sapere, di affrontare la malattia protetto dalla famiglia, senza clamori. Dalla malattia originaria se ne sono sviluppate altre, anche alle ossa, certo indotte dalla debilitazione che ogni giorno lo rendeva piu' vulnerabile. No, il Covid non lo ha colpito". Paolo Rossi era ricoverato alle Scotte di Siena, dove Rossano andava a trovarlo "sulla base di permessi che chiedevo e mi venivano concessi quando i medici lo stabilivano". "In pochi mesi ha subito interventi, si è sottoposto a cure impattanti - prosegue - Lo ha fatto con coraggio, impegnando tutto sè stesso, fino a sabato ha ricevuto le terapie. Paolo aveva fiducia dei sanitari di Siena si era affidato loro con la massima disponibilità e ha offerto ai medici ogni energia per superare il male. Si è aiutato da solo, con l'affetto della famiglia, di noi". Paolo Rossi si concedeva attimi di vita apparentemente normale, accettando ogni tanto gli inviti della tv. "Si collegava dal pc di casa con la Domenica sportiva, come tanti fanno, oggi, in tempi di Covid - racconta Rossano - Per sostenere la breve intervista era necessaria una iniezione che lo tenesse su. Il medico gliela praticava poco prima. Gli faceva piacere mostrarsi agli sportivi, al suo mondo del calcio. Noi familiari annunciavamo che si era operato alla schiena, per spiegare la sua assenza. E non era una bugia, perché in questi mesi si è sottoposto anche a un intervento alla vertebra".

sportmediaset

Sono dell'84 e quindi l'ho conosciuto solo come opinionista pur sapendo le sue gesta, ho appena visto che giocò anche da noi facendo pure vincere un derby con una sua doppietta.
 
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view post Posted on 10/12/2020, 13:53

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Mi sa che quel derby lo pareggiammo 2-2..furono credo due dei pochi gol che segnò con noi, eravamo ancora un "povero Milan" e lui era ormai a fine carriera..mi ricordo che c'era lui con noi nel mio primo Milan - Juve "live" a San Siro 0-0 nel dicembre 1985; la Juve era reduce da Tokyo dove vinse purtroppo l'Intercontinentale..a poco dalla fine, proprio nella porta sotto lo spicchio fra curva e distinti in cui ero (c'erano ancora solo due anelli), ci fu una azione nostra pericolosa, la palla arrivò a pochissimo dalla linea di porta dove lui era pronto a dare la zampata decisiva.. ma proprio Platini, da dietro, lo tirò per la maglia facendolo cadere...la sera attesi inutilmente che la moviola della DS mostrasse l'episodio...ero ancora ingenuo...era rigore netto ovviamente, non si poteva farlo vedere alla TV "di regime"
 
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