| Gruppone e classifica globale: vi spieghiamo come cambia la Champions dal 2024 Il progetto Uefa verrà presentato martedì alle 55 federazioni. Le Leghe sono preoccupate: convocata un’assemblea straordinaria
Dal 2024 sarà Champions a 36 squadre. Un gruppone unico, una classifica globale. Partite di sola andata, minimo 10, massimo 17 per chi arriva in finale. Sembra un torneo all’americana. Ci siamo, o quasi. Il progetto Uefa è pronto, più o meno quello pubblicato dal Times di dicembre. Ma ora ci sono tutti i dettagli che la Gazzetta può rivelare.
NUOVO TORNEO— La prima novità è l’aumento delle partecipanti: da 32 a 36. Il senso? Ma naturalmente giocare più partite, quello che i club chiedono dal primo giorno. Il rischio? Tante sfide modeste o inutili che potrebbero ridurre il fascino di un torneo insuperabile quando comincia l’eliminazione diretta. Ma tant’è. Non ancora definito il criterio per scegliere le 4 squadre supplementari, probabile un cammino via playoff. Sarà uno dei temi più controversi: i campionati top sognano almeno 5 club in Champions, ora sarà possibile.
FORMULA A 36— Non è un mistero. Gruppo unico di 36 squadre, ma soltanto 10 partite (di andata) per ognuna: 5 in casa, 5 in trasferta. Prima del via, le 36 saranno ordinate in 4 fasce in base al ranking Uefa. Gli incroci? Facciamo un esempio per quelle di prima fascia: giocheranno 2 partite contro altre della stessa categoria, 3 contro quelle di seconda e terza fascia, 2 contro quelle dell’ultima. Misure: 2-3-3-2. Questo è probabilmente l’ultimo sorteggio che resterà: fine di un’epoca. Si tratta di un compromesso tra esigenze di botteghino e match equilibrati: 10 partite invece di 6, quasi il doppio di oggi, in teoria un affare per chi entra. Lo spazio per 4 date in più c’è: anni fa, quando la Champions prevedeva due fasi a gruppi, si arrivava fino a 17 partite. Però il calo d’interesse aveva convinto a scegliere la formula (vincente) con massimo 13 impegni.
CLASSIFICA— Esaurita la fase di gruppo, avremo una classifica “globale”. Con questi effetti. 1) Le prime 8 direttamente agli ottavi. 2) Quelle dal 9° al 16° posto spareggiano con quelle dal 17° al 24°, in incroci da tabellone tennistico (9°-24°, 10°-23°…), per promuovere altre 8 all’eliminazione diretta. 3) Le 8 sconfitte retrocedono in Europa League. E da qui tutto come prima: ottavi (incroci da tennis, 1°-16°, 2°-15°...), quarti, semifinali e finale di sabato. Tutti gli altri turni restano il martedì e il mercoledì.
STAGIONE LUNGA— La Champions prevede ora 125 partite totali. Diventeranno 209, esclusi gli spareggi. Quasi il 70% in più. I turni a eliminazione diretta, “spalmati” su più giorni, saranno compattati. Quello che i campionati nazionali temono è che l’allargamento sottragga risorse. Le Leghe sono preoccupate: hanno convocato per oggi il board e un’assemblea straordinaria. L’Uefa presenterà il progetto martedì alle 55 federazioni. A Nyon non vogliono perdere tempo per chiudere qualsiasi discorso su eventuali Superleghe di Florentino, approvare il sistema ad aprile (al prossimo Esecutivo) e cominciare la vendita dei diritti. Sono momenti cruciali.
NO POSTI FISSI— Rispetto al primo progetto, presentato quasi due anni fa da Uefa ed Eca, non sono più previsti “posti fissi”: esclusi i campioni, come sempre qualificati di diritto l’anno successivo, gli altri 35 posti saranno conquistati via campionato. L’obiettivo è un fatturato annuo superiore ai 4 miliardi. E le altre coppe? Tutto come prima: sia l’Europa League sia la nuova Conference League resteranno a 32, con “retrocessioni” a torneo in corso. Nel 2024 (ma qualcuno sogna di poter anticipare), in totale, 100 club entreranno nelle coppe.
Gazzetta
|