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Repubblica : Il calcio sull'orlo del default, 600 milioni di buco, mancano i soldi per gli stipendi di novembre

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view post Posted on 28/10/2020, 19:03
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il piccolo Buddha

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Il calcio sull'orlo del default: 600 milioni di buco, mancano i soldi per gli stipendi di novembre
di Matteo Pinci
(agf)
Il presidente della Figc Gravina ha scritto al governo chiedendo di inserire il calcio tra i settori in crisi. Il n.1 della Lega A Dal Pino lancia l'allarme. E c'è una strategia per provare a salvarsi anticipando a tutti i 20 club il "paracadute" per non retrocedere. Braccio di ferro con i dilettanti
26 Ottobre 2020
3 minuti di lettura
Il calcio è sull’orlo del default. Dopo le illusioni di tornare a popolare gli stadi cullate a settembre, il pallone italiano non vede luci in fondo al tunnel. Il 16 novembre scade il termine per pagare gli stipendi di settembre e, a oggi, almeno 15 società su 20 di serie A non saprebbero come fare. La questione riguarda tutto il movimento, per questo Gravina ha scritto al premier Conte e ai ministri della Salute Speranza, dell’economia Gualtieri e dello Sport Spadafora. Che a oggi hanno ignorato le richieste, respingendo anche la possibilità di congelare l'irpef per i club. Secondo indiscrezioni Gualtieri in una telefonata con il presidente della Federcalcio Gravina si sarebbe impegnato a rivalutare la questione nel prossimo intervento, visto che questo sarà concentrato principalmente sull'attività delle piccole aziende e dei ristoranti.

Stipendi a rischio e 600 mln di perdite

Il presidente della Serie A lancia un allarme: "Siamo vicini al collasso, temo che l'economia del Paese pagherà a caro prezzo le misure restrittive poste in essere". Il problema dei club è principalmente uno. La mancanza di liquidità è arrivata a livelli tossici, un Everest da scalare senza i mezzi per farlo. La sola Serie A denuncia una perdita dal lockdown in poi di 600 milioni di euro. Di questi (200 nella parte finale della scorsa stagione, altri 400 fino a dicembre), il 65% è frutto dei mancati incassi da botteghino, il 35% da mancati incassi da sponsorizzazione. Di fatto, da marzo sono crollate le voci che, in questa fase, consentono normalmente di avere riserve di cassa a cui attingere per i pgamenti, ossia gli abbonamenti allo stadio, i biglietti delle partite, e anche una rata dei diritti tv, visto che Sky non ha mai versato l'ultima della stagione scorsa. Il cappio è stretto, le risorse esaurite, gli sponsor hanno ridotto se non annullato i versamenti visto che la visibilità negli stadi è azzerata. C'è stato il calciomercato, in cui chi poteva ha speso le ultime risorse contando su una ripresa degli eventi col pubblico. Che non verrà, non a breve. E poco c'entrano con la questione le risorse investite per Hakimi o Osimhen, Chiesa o Smalling: nulla o quasi incidono sulla disponibilità liquida, ma certo dimostrano ancora una volta come il sistema sia sempre pronto a fare il passo più lungo della gamba.

Il ruolo del governo

A questo punto, l'unica scialuppa di salvataggio all’orizzonte appare la possibilità dell’ingresso dei fondi d’investimento e l'offerta di Cvc di realizzare una media company con la Serie A, acquistandone di fatto il 10% per 1,6 miliardi. Ma se fino a ieri pareva un’occasione per crescere, oggi appare più prosaicamente l’unica strada per non fallire. Anzi, in via Rosellini, durante l'ultima assemblea, i 20 club di Serie A hanno già iniziato a ragionare su come spartirsi una prima fettina della torta. La soluzione è di "regalarsi" un anticipo sotto forma di paracadute anticipato per la retrocessione: l'anomalia è che dovrebbero chiederlo tutte e 20 le società, dallo Spezia alla Juventus. In più l'idea è di spalmare il resto della cifra come dividendi per i prossimi 9 anni, in modo da distribuirli anche mano a mano alle varie società che dalla Serie B saliranno in Serie A. Insomma, rimedi contro la crisi, nel caso in cui le misure chieste al governo - un contributo diretto, ossia fondi liquidi, ma anche in alternativa un’apertura alle pubblicità di scommesse, possibilità cancellata dai 5Stelle e vecchia battaglia di Di Maio e Spadafora - dovessero restare lettera morta.

Il braccio di ferro tra Figc e Dilettanti

In questo contesto, i Dilettanti - dopo la chiusura di tutti i campionati dilettantistici esclusa la Serie D - per bocca del presidente della LND Cosimo Sibilia hanno accusato (senza nominarla) la Federcalcio di pensare solo al calcio di vertice, con quella lettera scritta al governo: "La misura adesso è colma e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di un disastro annunciato, invece di continuare a lanciare numeri e fare proclami come se il calcio a cui pensare fosse solo quello di vertice". Il n.1 della Federcalcio Gabriele Gravina però ha risposto: "Sibilia dice che è il tempo delle responsabilità? Ha pienamente ragione, le responsabilità io me le sono sempre assunte e continuerò a farlo. Da quando questo maledetto virus ha iniziato a condizionare le nostre vite, nonostante sia spesso mancato il supporto di altri protagonisti, ho manifestato particolare attenzione per il mondo dilettantistico. I contributi diretti arrivati alle società della LND sono stati stanziati proprio dalla Figc durante il lockdown in primavera e, anche grazie al nostro lavoro con le istituzioni, la dimensione del calcio di base è in cima alle attenzioni del Ministero per lo Sport e dell’intero Esecutivo. Ma senza le adeguate tutele e gli immediati provvedimenti per il calcio di vertice, è tutto il calcio a non avere futuro. Non farò mai l’errore di dividere il nostro mondo in ricchi e poveri”. Gravina si riferisce prevalentemente ai 9 milioni fatti arrivare al mondo dilettantistico a maggio. Ma non solo: ci sarebbero anche i 6,8 milioni della mutualità della Serie A dalla stagione 2017/18. E, come previsto dal decreto Lotti, la Figc li ha messi a disposizione del mondo dei Dilettanti.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 20:13
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view post Posted on 28/10/2020, 20:24

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Beh, non sono nemmeno così certo di dire che un default calcistico sarebbe tutta sta mala cosa alla fine... credo, si sia decisamente arrivati a vette oscene, un ridimensionamento del tutto e generalizzato non penso sarebbe un male, anzi
 
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view post Posted on 28/10/2020, 20:31
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Credo sia l'ultimo dei problemi il calcio in questo momento.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 20:37

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CITAZIONE (Trejia @ 28/10/2020, 20:31) 
Credo sia l'ultimo dei problemi il calcio in questo momento.

Si e no, perché certamente per il padre di famiglia in cig lo è, in ottica statale è molto grave invece la cosa, considerando L impatto che ha il calcio come azienda sul nostro è tanti altri paesi a livello economico... qui credo che sia forse la terza come impatto in fatto di contributi versati, senza contare la forza lavoro che incorpora... mica poca cosa
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:13
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CITAZIONE (Diablo82 @ 28/10/2020, 20:24) 
Beh, non sono nemmeno così certo di dire che un default calcistico sarebbe tutta sta mala cosa alla fine... credo, si sia decisamente arrivati a vette oscene, un ridimensionamento del tutto e generalizzato non penso sarebbe un male, anzi

Sta a vedere che anni di bilanci farlocchi sono venuti al pettine.

Speriamo si salvi la situazione senza dover pagare con soldi pubblici per i prossimi 50 anni stile Lazio
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:16

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CITAZIONE (PippoMio18 @ 28/10/2020, 21:13) 
CITAZIONE (Diablo82 @ 28/10/2020, 20:24) 
Beh, non sono nemmeno così certo di dire che un default calcistico sarebbe tutta sta mala cosa alla fine... credo, si sia decisamente arrivati a vette oscene, un ridimensionamento del tutto e generalizzato non penso sarebbe un male, anzi

Sta a vedere che anni di bilanci farlocchi sono venuti al pettine.

Speriamo si salvi la situazione senza dover pagare con soldi pubblici per i prossimi 50 anni stile Lazio

Eh,a furia di drogare si arriva al collasso...
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:37
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Sicuramente morirebbero di fame ....
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:44
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Beh i calciatori no ovviamente.. i magazzinieri e gli altri dipendenti penso di sì... Spero che nel caso non paghino il calciatore di serie A ma Paghino i dipendenti, impiegati ecco..
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:48
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Ma il calo sarebbe dovuto a Sky che non abbia pagato le ultime rate + assenza degli spettatori?

Agnelli, Singer, Zhang ecc credo che possano pagare tranquillamente gli stipendi..

Diciamo che sulle medie-piccole credo sarebbe un problema ma gli stipendi sono cmq inferiori... magari nei dilettanti sarà diverso.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:51
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (Milano Rossonera @ 28/10/2020, 21:48) 
Ma il calo sarebbe dovuto a Sky che non abbia pagato le ultime rate + assenza degli spettatori?

Agnelli, Singer, Zhang ecc credo che possano pagare tranquillamente gli stipendi..

Diciamo che sulle medie-piccole credo sarebbe un problema ma gli stipendi sono cmq inferiori... magari nei dilettanti sarà diverso.

il problema è proprio quello chi non ha una super-multi nazionale alle spalle ma presidenti che col calcio erano soliti tirarci su qualche soldo ora si ritrovano con le pezze al culo senza soldi della tv, senza incassi dai biglietti e vendita prodotti nello stadio.
Senza contare che gli sponsor pare non paghino senza il pubblico allo stadio per quello la serie A ha spinto per i 1000 spettatori che sono inutili a qualsiasi fine se non costringere gli sponsors a pagare
 
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view post Posted on 28/10/2020, 21:57
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e ora hanno tolto i 1000 spettatori.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 22:03
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (Milano Rossonera @ 28/10/2020, 21:57) 
e ora hanno tolto i 1000 spettatori.

davvero? e perchè?
 
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view post Posted on 28/10/2020, 22:09
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Si, nuovo dpcm.

Ne ha anche parlato Pioli dopo la Roma.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 22:11
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Noi guardiamo ai calciatori, certo una mensilità in meno non li manda a gambe all'aria, ma non consideriamo gli altri dipendenti delle società: impiegati, magazzinieri ecc. che non guadagnano milioni di euro l'anno, hanno stipendi normalissimi come quelli di un qualsiasi impiegato di una qualsiasi azienda. Certo, alla fine non è l'esborso per quei stipendi "ridicoli" (se paragonati a quelli dei calciatori) il problema e non dovrebbero essere loro a "pagare" lo scotto della crisi, ma ci sono anche loro nelle società calcistiche.
 
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