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Prestiti garantiti dallo Stato, Fca chiede finanziamento da 6,3 mln

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view post Posted on 15/5/2020, 19:23
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Milanista Eterno

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FcA a corto di liquidita' vuole 6 miliardi di euro dallo Stato.. si attaccassero..domicilio fiscale a londra. E soprattutto Juve Merda.
 
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view post Posted on 15/5/2020, 20:40
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Milanista Eterno

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Vergogna.
 
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view post Posted on 15/5/2020, 21:08
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tifoso rossonero

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CITAZIONE (Gullit80 @ 15/5/2020, 20:23) 
FcA a corto di liquidita' vuole 6 miliardi di euro dallo Stato.. si attaccassero..domicilio fiscale a londra. E soprattutto Juve Merda.

Domicilio fiscale In Olanda, ma il concetto non cambia...si attaccassero al ca.....o😂
 
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view post Posted on 15/5/2020, 21:15
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Milanista Eterno

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A amsterdam sede legale a londra domicilio fiscale..

Attached Image: Screenshot_20200515-221444_Google

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view post Posted on 15/5/2020, 22:57
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il piccolo Buddha

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con che coraggio lo stato dovrebbe richiederne molti di più indietro.
 
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view post Posted on 16/5/2020, 01:02
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tifoso rossonero

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CITAZIONE (Gullit80 @ 15/5/2020, 22:15) 
A amsterdam sede legale a londra domicilio fiscale..

Mi son confuso, chiedo venia...ma il concetto è sempre lo stesso : si devono attaccare e....tirare forte 😂
 
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view post Posted on 16/5/2020, 10:16
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Milanista Eterno

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Mah secondo me lo Stato si mette a 90 anche questa volta...facile poi fare lo stadio e comprare Cr7..e a chi pensa non sia cosi' rispondo basta vedere le sponsorizzazioni..
 
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view post Posted on 16/5/2020, 10:21
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il piccolo Buddha

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cioè io quando la Fiat ha iniziato a delocalizzare avrei chiesto soldi indietro.
Anzi adesso come adesso metterei una bella tassa su ogni auto Fiat venduta ma non prodotta in Italia.
Che cazzo regalato soldi per decenni per ritrovarci con cosa? 3 fabbriche in tutta Italia?
Potevi avere un certo potere quando avevi 1m di dipendenti diretti + altri indiretti.
Ma oggi dove se va bene ne hai 60000?
 
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view post Posted on 16/5/2020, 12:04
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Milanista Eterno

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non mastico l'argomento, mi spiegate di cosa si parla?
 
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view post Posted on 16/5/2020, 14:11
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CITAZIONE (Milano Rossonera @ 16/5/2020, 13:04) 
non mastico l'argomento, mi spiegate di cosa si parla?

Semplificando: a causa del virus Fiat chrysler ha diminuito la produzione e gli introiti (anche a causa della minore domanda) quindi credo necessiti di liquidità per mantenere gli stabilimenti aperti e licenziare il meno possibile. È un ricatto che va avanti da anni, quando Fiat ha avuto debiti ha chiesto i soldi allo stato senza mai ripagarli quando avesse utili. È lo stesso discorso di Alitalia, con il nuovo decreto lo stato ha destinato 3 miliardi alla compagnia aerea e 1,5 alla scuola. Non so se ridere o piangere.

Ovviamente il ricatto sta nel fatto che loro minacciano di licenziare migliaia di persone nell'eventualità in cui lo stato non le dia denaro. Però devo essere onesto, ho letto più in merito ad Alitalia, non sapevo che Fiat avesse chiesto altri soldi.
 
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view post Posted on 16/5/2020, 15:30
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Milanista Eterno

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stessa situazione della mia azienda.. forse meno peggio...
 
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view post Posted on 16/5/2020, 15:39
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不怕慢, 就怕停

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Invece di dare miliardi a cazzo, facessero manovre che attirano aziende a trasferirsi in Italia.
6,5mld per un'impresa che non versa contributi in Italia, ma mi faccia il piacere.
 
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view post Posted on 16/5/2020, 20:55
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Milano Rossonera @ 16/5/2020, 16:30) 
stessa situazione della mia azienda.. forse meno peggio...

La produzione rispetto all'anno scorso si è ridotta del 28%, sarà una catastrofe per tutti i settori, spero di sbagliarmi.
 
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view post Posted on 17/5/2020, 07:41
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (Milano Rossonera @ 16/5/2020, 16:30) 
stessa situazione della mia azienda.. forse meno peggio...

CITAZIONE
C’è anche FCA Italy tra le aziende che potrebbero godere della garanzia statale sui prestiti bancari (tramite SACE) per far fronte alla crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria. La notizia è stata anticipata da Milano Finanza e poi ripresa dalle principali agenzia stampa nazionali e internazionali. E, anche se non ci sono conferme dirette da parte di SACE o della stessa FCA, pare che la pratica sia in una fase avanzata di valutazione.

E, viste le cifre che girano attorno a questa presunta richiesta, la notizia ha destato parecchio scalpore. Secondo le anticipazioni fornite dal quotidiano economico milanese, FCA Italy avrebbe chiesto il massimo consentito dal Dl Liquidità: il 25% del fatturato fatto registrare dalla società lo scorso anno. Tradotto in soldoni, 6.3 miliardi di euro di finanziamenti concessi da Intesa Sanpaolo e un pool di altre banche con lo Stato (attraverso il “braccio operativo” di SACE) che farebbe da garante per l’80% dell’ammontare. Ossia, nel caso in cui FCA Italy non fosse in grado di ripagare il debito, le casse dell’erario potrebbero essere costrette a restituire 5 miliardi di euro alle banche creditrici.
Prestito FCA garantito dallo Stato: cosa sappiamo sinora

Come detto, sulla faccenda vige il più assoluto riserbo dalle parti in causa (ossia, FCA Italy, Intesa Sanpaolo e SACE), ma stando alle fonti di Milano Finanza la richiesta di prestito dalla società del gruppo Exor sarebbe stata avanzata già alcune settimane fa e tutto farebbe supporre che potrebbe ricevere il nulla osta di SACE e governative. Inoltre, FCA otterrebbe anche una garanzia sull’80% del capitale richiesto anziché sul 70% in considerazione del suo carattere di interesse nazionale.

Nel caso il prestito venisse garantito, però, FCA Italy dovrebbe sottostare ad alcune condizioni imposte dall’Esecutivo. Prima di tutto, non dovrebbe erogare dividendi agli azionisti né per il prossimo anno (previsto da 1,1 miliardi) né per i prossimi anni. Inoltre, non potrebbe effettuare riacquisto di azioni proprie in un momento di andamento ribassista del mercato.

Secondo alcuni analisti, poi, la concessione del prestito con garanzia statale potrebbe avere ricadute anche sul progetto di fusione con i francesi di PSA, la cui definizione dovrebbe arrivare tra circa 12 mesi. Dagli accordi pre-pandemia, agli azionisti FCA sarebbe toccato un maxi-dividendo da 5,5 miliardi straordinario. Che, probabilmente, non potrebbe essere più erogato in caso di accesso al prestito da 6,3 miliardi.
Prestito FCA garantito dallo Stato, le critiche

Come accennato, la richiesta della branca italiana di Fiat Chrysler Automobiles ha immediatamente provocato una ridda di reazioni non esattamente positive. Anzi, tutt’altro. Al fianco dei tweet e post di vari esponenti politici (tra i quali si segnalano quelli di Orlando del PD e Fratoianni di Leu), si registra anche una dura presa di posizione da parte della CGIA di Mestre.

Sia il Coordinatore dell’Ufficio studi, sia il Segretario dell’Associazione che riunisce artigiani e piccole imprese usano parole piuttosto nette, nei confronti di questa ipotesi. “Speriamo – afferma il Coordinatore PaoloZabeo – che alla fine prevalga il buon senso. Sarebbe inaccettabile che un grande gruppo industriale che ha deciso, di spostare, legittimamente, la sede legale nei Paesi Bassi, chiedesse, con la controllata Fca Italy, un finanziamento avvalendosi delle garanzie pubbliche dello Stato che ha, invece, abbandonato. Sarebbe una cosa insopportabile che il Governo italiano non dovrebbe consentire”.

Dello stesso avviso il segretario Renato Mason: “Sarebbe opportuno che anche l’Italia, così come ha fatto la Francia, decidesse di escludere dai contributi statali le società con sedi nei Paesi che offrono una fiscalità di vantaggio”.

Hanno perfettamente ragione quelli della CGIA di Mestre.
Siete voluti andare in Olanda per pagare meno tasse? ora attaccatevi al cazzo.
La Francia come scrivono ha fatto benissimo ad escludere dagli aiuti di stato tutte quelle aziende con sedi legali in paradisi fiscali o simili.

Io al massimo consentierei solo previo accordo di assunzione a tempo indeterminato di almeno 20000 lavoratori aprendo ALMENO 2 fabbriche in Italia.

Altrimenti una bella pernacchiona.
 
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view post Posted on 17/5/2020, 10:06
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Milanista Eterno

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Questo è quello che scrive Marattin:

"UNO SPETTRO SI AGGIRA PER L’ITALIA: LO SPETTRO DEL POPULISMO.
TUTTE LE BALLE DEL CASO FCA.

Nella giornata di ieri sui social è montata molta rabbia in merito ad un (presunto) scandalo: grazie al Decreto Liquidità la Fiat sta per ricevere finanziamenti pubblici (il vice-segretario del Pd, Andrea Orlando, li ha addirittura definiti “ingenti finanziamenti”) nonostante abbia la sede in un paradiso fiscale!

Cosa c’è di vero in questa affermazione?

Vediamo. (Spoiler: niente, neanche il punto esclamativo)

1) È VERO CHE LA FIAT HA FATTO DOMANDA PER RICEVERE 6,3 MLD DI FINANZIAMENTO PUBBLICO?

No.

Il Decreto Liquidità (DL 23/2020) non fornisce finanziamenti pubblici (come sanno molto bene tutti i suoi critici, che centinaia di volte l’hanno criticato proprio per questo motivo), ma solo garanzie. Vuol dire che FCA - come ogni altra azienda che rispetti i requisiti - non riceve finanziamenti dallo Stato (cioè pubblici), bensì prestiti dal settore bancario (cioè privati), che tuttavia vengono garantiti (in questo caso al 70%) da SACE, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che veicola le nuove garanzie pubbliche nell’emergenza Covid.

2) MA LA GARANZIA COSTA! QUELLE RISORSE POTEVANO ESSERE SPESE PER RIDURRE LE TASSE O PER RISTORI ALLE PICCOLE AZIENDE!

No.

Le garanzie erogate da Sace sono “non-standardizzate” (cioè non rispondenti a parametri identici per l’erogazione in serie) e quindi - secondo il Regolamento contabile europeo SEC 2010 - non sono inserite nel calcolo del deficit (cioè il “cassetto” di finanza pubblica in cui ci sono anche la riduzione delle tasse, i ristori alle aziende o ai lavoratori, ecc) ma solo in quello del “saldo netto da finanziare” (il “cassetto” di finanza pubblica in cui - se non impattanti anche sul deficit - ci sono le operazioni finanziarie).

3) MA IN OGNI CASO SI STA AIUTANDO UN’AZIENDA CHE LAVORA ALL’ESTERO!

No.

FCA Italia ha richiesto questa garanzia (che, se accettata, verrà data al 70%) per un prestito triennale che intende chiedere a Intesa San Paolo al fine di poter continuare a supportare la regolarità dei pagamenti alla filiera italiana dei fornitori dell’automotive, nel delicato momento della riapertura degli stabilimenti. Parliamo di circa 10.000 piccole e medie imprese italiane.
Quindi l’operazione è finalizzata a far sì che il piccolo artigiano di Codogno o la piccola impresa di Reggio Emilia ricevano in fretta i pagamenti per i servizi resi a FCA.

Da ricordare inoltre che FCA Italia ha (in Italia) 55.000 dipendenti in 16 stabilimenti produttivi e 26 poli dedicati alla Ricerca e Sviluppo, e circa 300.000 altri posti di lavoro nell’indotto.

4) VABBÈ MA HA COMUNQUE LA SEDE ALL’ESTERO!

No.

FCA Italia ha la sede in Italia, e paga miliardi di tasse in Italia. Altrimenti non avrebbe potuto chiedere la garanzia statale sui prestiti, visto che il DL Liquidità specifica che lo possono fare solo aziende con sede in Italia.

5) DOVE LO DICE?

All’articolo 1, alla prima riga. Proprio per evitare che a qualcuno sfuggisse.

6) E CHI È CHE HA LA SEDE ALL’ESTERO ALLORA?!

L’azienda-madre FCA, che essendo ormai una multinazionale di livello globale (come ricorderete nel 2014 ha inglobato la prestigiosa casa americana Chrysler) non necessariamente conserva la sede nel paese di origine. In particolare, ha sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra (ed è quotata sulla borsa di New York, oltre che a Milano).

7) QUINDI HA SEDE IN UN PARADISO FISCALE!

No.

Ne’ l’Olanda ne’ il Regno Unito fanno parte delle liste dell’Ocse che elencano i cosiddetti “paradisi fiscali”. Ne’ la “lista nera” (che comprende ad esempio Costa Rica, Malesia, Filippine) ne’ quella “grigia” (che comprende Andorra, Bahamas, Bermuda e altri 28 Stati).

8 )MA PERCHE’ UN’AZIENDA ALLORA SPOSTA LA SEDE ALL’ESTERO?

Beh, innanzitutto perché quando assume una dimensione europea o mondiale può trovare conveniente posizionare il proprio quartier generale in una location più adatta a gestire un gruppo di quelle dimensioni, come la libera circolazione dei capitali consente da decenni.

Ma a volte la ragione è ancora più semplice. All’estero (in Olanda ad esempio) le regole di diritto societario sono più semplici, il sistema giudiziario più efficiente e veloce, e si pagano meno tasse. Ma se uno stato - attraverso una oculata gestione dei suoi conti pubblici - con i suoi soldi fa pagare alle aziende meno tasse rispetto all’Italia, la colpa non è sua.

Ma semmai dell’Italia.

Che tra l’altro fa anch’essa operazioni del genere: nella prima (e per fortuna unica) Legge di Bilancio del governo Lega-M5S si sono abbassate le tasse (al 7%) per i pensionati stranieri che stabiliscano la residenza nel Sud Italia.

Ognuno, evidentemente, fa le sue scelte.

CONCLUSIONE

Abbiamo dimostrato che l’affermazione “FCA ha chiesto (ingenti) finanziamenti allo stato italiano nonostante abbia la sede in un paradiso fiscale!” non ha di vero neanche il punto esclamativo.

Nell’epoca della post-verità (in cui non conta ciò che è vero, ma solo ciò che la gente trova comodo sentirsi dire) non dovrebbe essere una gran notizia, e in effetti non lo è.

Desterebbe forse un po’ più di preoccupazione il fatto che a partecipare ad una balla del genere sia stato addirittura il vice-segretario del Pd, che è persona notoriamente seria e attenta.

Significa che ormai, davvero, uno spettro potentissimo si aggira per l’Italia e, grazie soprattutto al lavoro di medici e infermieri, al momento non è più il Covid-19.

Rischia di essere però altrettanto pericoloso."
 
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