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| CASO POWER UNIT F1, la Mercedes guida la guerra contro Fia e Ferrari Duro comunicato a firma di sette scuderie dopo l'accordo segreto sulla power unit di Maranello
Altro che coronavirus. La bomba fatta scoppiare nel paddock della F1 va a colpire in pieno la Fia e la Ferrari. In un comunicato congiunto a firma di sette delle dieci squadre del circus, capitanate dalla Mercedes, si accusa la Federazione internazionale dell'automobile per l'accordo "segreto" con la scuderia di Maranello dopo il caso della power unit dello scorso anno. Addirittura, i team in questione si riservano azioni legali.
La protesta è stata promossa da Mercedes, McLaren, Racing Point, Red Bull, Renault, Scuderia AlphaTauri e Williams.
IL COMUNICATO DEI 7 TEAM "I sette team le cui firme trovate in calce a questo comunicato si confessano sorpresi e shockati dal comunicato rilasciato dalla FIA in data venerdì 28 febbraio in merito alla conclusione delle indagini effettuate sulla Power Unit della Scuderia Ferrari. Il regolatore di uno sport internazionale ha la responsabilità di agire con i più alti standard di integrità e trasparenza. Dopo mesi di investigazioni effettuate dalla FIA in seguito a quesiti sollevati da altri team, obiettiamo con forza contro il fatto che sia stato raggiunto un accordo confidenziale tra la FIA e la Ferrari a conclusione di questa questione. Vogliamo sottolineare che proseguiremo il nostro impegno per fare chiarezza in maniera definitiva su questo tema per garantire che tutti i partecipanti a questo sport vengano trattati in maniera equa e corretta. Lo facciamo anche per responsabilità nei confronti dei fan e di tutte le parti interessate e coinvolte in F1. Inoltre, ci riserviamo il diritto di proseguire la nostra azione per vie legali rivolgendoci ai tribunali competenti in materia”.
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