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De Rossi e la Roma si separano: “Sarei voluto rimanere." Chiuderà la carriera al Boca

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view post Posted on 14/5/2019, 08:08
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Milanista Eterno

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De Rossi ha deciso: il capitano dice addio alla Roma e andrà all'estero

Dopo 18 anni, il capitano giocherà la sua ultima partita in giallorosso contro il Parma, domenica 26 maggio


L’annuncio arriva all’improvviso. Nessuno se lo aspettava e getta un’ombra pesantissima sul finale di stagione della Roma: Daniele De Rossi, dopo una vita in giallorosso, lascia Trigoria. Non il calcio: giocherà all’estero e oggi, alle 12.45, spiegherà dove, in una conferenza stampa convocata nel centro sportivo giallorosso.

ULTIMA PARTITA— Ad annunciarlo è la stessa Roma con un comunicato. "De Rossi non si ritirerà dal calcio giocato. All’età di 35 anni, ha intenzione di intraprendere una nuova avventura lontano dalla Roma", fa sapere il club. "Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma - ha dichiarato il presidente del Club Jim Pallotta -. Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa, a partire dal suo debutto nel 2001 fino a quando ha assunto la responsabilità della fascia da capitano. Ci commuoveremo tutti quando, contro il Parma, indosserà per l’ultima volta la maglia giallorossa e rispettiamo la decisione di proseguire la sua carriera da calciatore, anche se, a quasi 36 anni, sarà lontano da Roma. A nome di tutta la società voglio ringraziare Daniele per lo straordinario impegno profuso per il club. Le porte della Roma per lui rimarranno sempre aperte con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare". Quando, non si sa. L’unica certezza è che tra due settimane la Roma non avrà più il suo capitano.

Gazzetta

www.asroma.com/it/notizie/2019/05/...-in-giallorosso
 
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view post Posted on 14/5/2019, 09:20
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"Perché la parola Milan è scritta dentro la parola Maldini"

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Non me l'aspettavo. Però giustamente guarda ai soldi, ci sta :sisi:
 
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Milanista Eterno

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io si, oramai fisicamente è agli sgoccioli e si infortuna spesso.
 
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view post Posted on 14/5/2019, 13:34
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Milanista Eterno

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Roma, De Rossi: "Avevo capito tutto, voglio continuare a giocare"

Il capitano punzecchia la società: "Dicono che sono già un bravo dirigente? Mi sarei rinnovato il contratto"


Davanti a tutta la squadra e al fianco dell'ad Fienga, Daniele De Rossi spiega il suo addio alla Roma. "Mi è stato comunicato ieri, ma avevo capito. Non sono scemo. Ho 36 anni e so come vanno le cose se nessuno ti ha mai chiamato in questi 10 mesi - ha spiegato il capitano - Mi sento calciatore e voglio giocare, non so ancora dove". Poi punzecchia il club: "Fienga ha detto che sono già un bravo dirigente, io mi sarei rinnovato il contratto".

Cambieresti qualcosa nella tua carriera alla Roma?
"Farei scelte diverse nel quotidiano, in alcune cose detto, cose di campo. La mia decisione di rimanere per sempre fedele a questa squadra non la cambierei mai. Se avessi la bacchetta magica metterei in bacheca qualche coppa in più".

Oggi quando si è sparsa la notizia i tifosi hanno dato spazio alla retorica: è vero, vinciamo poco, ma per noi De Rossi è una vittoria. Questo per te che cosa è? Una consolazione, o la sintesi dei tuoi sacrifici?
“Semplicemente un dato di fatto. L’hanno dimostrato in tanti anni, nel corso di episodi, più o meno positivi, di tenere a me. Ed io ho fatto la stessa scelta, e non li ho cambiati per qualche ipotetica coppa in più: ci sono stati tre o quattro anni in cui potevo andare in squadre che potessero vincere più della Roma. Ci siamo scelti a vicenda e oggi sarebbe stato un dramma se avessimo detto: “No era meglio andare via e vincere di più”. Lo stato attuale delle cose vede un grande amore che penso continuerà, anche se poi sotto forme diverse. Non escludo che tra qualche anno mi troverete con panino e birra a tifare i miei compagni”.

Che cosa hai pensato quando ti hanno comunicato la decisione? Il tuo futuro è già orientato?
"Mi è stato comunicato ieri, ma avevo capito, non sono scemo. Ho 36 anni e so come vanno le cose se nessuno ti ha mai chiamato in questi mesi. Riguardo al futuro ringrazio l'amministratore delegato per l'offerta. Sono cose che vanno rispettate. Squadre? Non c'è ancora nulla, ero concentrato sulla corsa Champions. Stamattina mi sono arrivati 500 messaggi, vediamo se c'è qualche offerta. Mi sento calciatore e voglio giocare a pallone".

Questa proposta di rimanere è sempre valida? Questo futuro da calciatore è già orientato verso qualche direzione?
“Mi è stato comunicato ieri, ma io ho 36 anni non sono scemo, avevo capito se nessuno ti chiama per 10 mesi neanche per ipotizzare un contratto la direzione è quella. Io ho sempre parlato poco, anche quest’anno, un po’ perché non mi piace, non c’era niente da dire e non volevo creare rumori che potevano distrarre. Ringrazio Guido per l’offerta e come mi ha trattato in questi mesi. Devo ringraziare anche Ricky Massara, la sensazione che ci fosse stima reciproca era forte e la sensazione che si sarebbe potuto andare avanti da uno o due anni idem, ma sono decisioni che si prendono in società e globalmente: è divisa in più parti, sono cose che vanno rispettate e non posso uscire diversamente. Qualcosa ho sentito per le squadre, ma non ho cercato niente. Fino al pareggio di Genova ero convinto che la squadra sarebbe arrivata in Champions. Stamattina ho avuto 500 messaggi e vedo se c’è qualche offerte ma non ho direzioni particolari. Io mi sento un calciatore e mi ci sono sentito quest’anno. Ho ancora voglia di giocare a pallone, mi farei un torto a smettere adesso”.

Non era più giusto che la decisione l'avessi presa tu?
"Ho sempre detto anche a Totti, la penso uguale anche per Del Piero. Non sono d’accordo su questo, c’è una società a posta che decide se puoi o non puoi giocare. Possiamo discutere 10 ore su quanto sarei potuto essere importante per la squadra, che non li guardo perché altrimenti scoppio, ma qualcuno un punto deve metterlo. Ci siamo parlati poco quest’anno, un po’ mi è dispiaciuto, le distanze a volte creano questo e spero che migliori perché sono un tifoso della Roma. Non posso dire diversamente".

Spesso i romanisti sono stati divisi e sono stati uniti nella cavalcata Champions e nell’addio di Totti. Te la senti di lanciare un’ancora ai tifosi?
"Io consigli ai tifosi posso darne pochi, ma devono stare vicino ai giocatori. Sono un gruppo di giocatori per bene e meritano grande sostegno".

Hai sempre detto che in futuro avresti fatto l'allenatore. Ora il ruolo dirigenziale che ti è stato proposto cambia i tuoi progetti?
"Io ho sempre detto che potrebbe piacermi fare l’allenatore e voglio studiare ed imparare questo lavoro. Il dirigente non mi attira particolarmente, ma qui a Roma poteva avere un senso diverso. La sensazione, anche guardando chi mi ha preceduto, per ora ancora si possa incidere e mettere poco mano in un mondo che conosciamo bene. Faccio fare il lavoro sporco a Francesco (Totti, ndr), spero possa prendere più potere e se cambierò idea lo raggiungerò. Quello che ha detto l’ad è che mi accoglieranno a braccia aperte, ma la voglia è di fare un lavoro che mi piacerebbe fare, ma prima devo studiare e imparare".


Ti senti di dire, come hai sempre fatto, che l’eredità è al sicuro con Florenzi?
“Il romanismo è qualcosa che ha contato molto per noi. E’ qualcosa di importante ed è in mani salde, perché Lorenzo e Alessandro sono due persone che possono continuare questa eredità, non devono scimmiottare ne me, ne Francesco. Devono portare avanti l’attaccamento alla maglia. Ma c’è Cristante che viene. Da dove vieni? Non è romanista, ma ne voglio altri 100 così. La Roma ha bisogno di professionisti, che se sono romanisti come Ale e Lorenzo abbiamo fatto bingo. Penso che la società è orientata a cambiare questa situazione e nel voler fare una squadra più forte. Ho detto Cristante, ma ne potevo dire tanti altri”.
Emerge un po' il distacco tra società e giocatore. Questo addio te lo immaginavi così?
"L'addio ho cercato di prepararmi mentalmente non senza pensare come sarebbe stato. Non sarei stato felice nemmeno se avessi scelto io. Normale ci sia un po' di distacco, perché volevo continuare. Ma non serbo rancore. Devo accettarlo altrimenti mi faccio male da solo. E guardo avanti. Fienga ha detto che sono già un bravo dirigente, io mi sarei rinnovato il contratto".

Se mi giro vedo Nainggolan, Strootman, Alisson, tu che vai via, non so che farà Edin o Kostas. Come te lo spieghi? Sembrava davvero una squadra pronta per costruire qualcosa di importantissimo?
“Mi riallaccio a prima riguardo i rimpianti: un piccolo dispiacere è che tante volte, anche la passata gestione, ho avuto la sensazione di una squadra veramente forte, vicina a quella che vincevano e poi si faceva un passo indietro. Sono le leggi del mercato, alcuni si permettono una macchina, altri un’altra. E’ un rimpianto, ma non è una colpa, non so come funzionano queste cose, non entro nei numeri. Spero che la Roma possa diventare tanto quanto le altre squadre. Tanti giocatori sono andati via e mi hanno chiamato a dirmi quanto stavano bene e che volevano tornare. Roma è un posto in cui si sta bene, bisognerebbe fare quel passo in più, ma non sono d’accordo: la squadra è forte, che ha futuro, con dei giovani su cui si deve ripartire. Negli ultimi anni qualcosa si è sbagliato, ma oggi parliamo di altro dai”.

Quando hai capito che sarebbe finita così? Cosa succederà dal 27 maggio? Hai qualche preclusione per la futura destinazione?
“E’ una consapevolezza che è cresciuta durante l’anno e sapevamo tutti quanti che avevo il contratto in scadenza e se non c’è mai un colloquio, anche se Monchi mi aveva rassicurato, ma l’ultima volta ho firmato due anni di contratto il giorno dopo che aveva smesso Francesco. Non a novembre. Quindi qualcosa c’era. Il 27 maggio alle 3 ho l’aereo e vado in vacanza: ho un grande bisogno di passare del tempo senza pensare al calcio. Futuro? Vediamo, per me è una cosa completamente nuova: devo parlare con me stesso, la famiglia, procuratore, con troppa gente mi dovrò confrontare”.

Si sente spesso questa parola rimpianto. Quale partita cambieresti?
“Ogni anno c’è una partita da voler cambiare. Forse la più fresca per una stagione clamorosa, la partita che vorrei cambiare è Liverpool-Roma: vivere un sogno come vivere un film. I rimpianti li hanno tutti, anche Messi che magari ti dice che non ha mai vinto il Mondiale. Ognuno vive di rimpianti perché è fatto di gente ambiziosa con la vittoria come fine unico. Ringrazio Dio per la carriera che ho fatto, fino a 14 anni non sembrava avessi tutte queste qualità, avrei firmato per fare i 14 anni di Serie C di mio padre. E’ una squadra che continua con compagni stupendi ed avversari stupendi che voglio ringraziare: spesso le emozioni più belle le ho vissute in trasferta. Sono contento di aver avuto nemici che si identificavano in me: vuol dire che era un simbolo”.

SportMediaset
 
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view post Posted on 14/5/2019, 20:12
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Milanista Eterno

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CuoreRossonero
view post Posted on 14/5/2019, 21:30




Un giocatore fortissimo molti giustamente elogiano Pirlo, ma De Rossi è stato un grande giocatore personalmente lo stimo tantissimo uno dei miei centrocampisti preferiti. Vi confido che io simpatizzo Roma proprio per uomini come lui e ovviamente l’immenso Totti. Ovviamente sempre Forza Milan. Però comunque uomini come Daniele fanno innamore le persone al calcio. Ormai fisicamente sta maluccio ma quando sta bene fa comunque la differenza quest’anno quando gioca la Roma cambia pelle.
 
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view post Posted on 14/5/2019, 21:39
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Quando spalletti incontra Pioli, spalletti è un uomo morto.

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ormai era finito da qualche anno ma per anni avrei fatto carte false per averlo al milan
uno dei migliori mediani italiani e non che abbia mai visto giocare
 
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view post Posted on 15/5/2019, 19:35
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Milanista Eterno

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Roma-De Rossi, Pallotta ci ripensa: offerta a gettone, il capitano rifiuta

Una rottura forse razionale ma consumatasi non nel migliore dei modi. Dell'addio di Daniele De Rossi alla Roma resterà soprattutto questo, le modalità e i tempi con i quali i giallorossi hanno annunciato il divorzio dal capitano a fine stagione.

Una comunicazione arrivata il giorno prima al giocatore e resa nota quello successivo a tutto il mondo del calcio. Troppo poco per un uomo che negli ultimi 18 anni ha dato tutto per i colori della Roma e che ora continuerà a giocare altrove.

Perché, come annunciato dallo stesso De Rossi ieri in conferenza stampa, il centrocampista giallorosso non ha alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Fosse stato per lui avrebbe continuato almeno un altro anno alla Roma, anche con un contratto a gettone.

Un'ipotesi che, come riportato dal 'Corriere dello Sport', è stata presa davvero in considerazione da James Pallottasolamente nella serata di martedì, quando il presidente giallorosso si è convinto a proporre a De Rossi un contratto 'a partita'.

Un ripensamento arrivato però troppo tardi, con De Rossi che non ha infatti voluto più prendere in considerazione questa opzione, deciso a rispettare quando scelto dalla Roma nelle ore precedenti.

Una delusione già sottolineata nella conferenza stampa della mattina, quando aveva ringraziato solo Massara e Fienga, senza citare mai Baldissoni e Pallotta, veri artefici del suo addio, se non per un incontro futuro.

Futuro del quale De Rossi aveva scelto di informare direttamente i propri compagni prima che la notizia del suo addio a fine stagione fosse resa pubblica dal club. Come raccontato da 'La Gazzetta dello Sport', il capitano ha infatti inviato un messaggio a tutti gli altri giocatori della Roma per informarli del suo addio.

"Volevo essere io a dirtelo e non fartelo sapere da altri. A fine stagione lascerò la Roma, ma sono orgoglioso di essere stato il tuo capitano".

Ora non resta che vedere dove lo porterà il futuro, con la consapevolezza che un domani De Rossi sarà pronto a tornare dove si sente davvero a casa sua: alla Roma.

onefootbal

ma roba da matti... figuraccia .... prima gli dico no, fannoa conferenza stampa e poi gli fanno l offerta a gettone? se non andranno in champions potrebbero fare la nostra fine se coppa europea più importante per anni.
 
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view post Posted on 19/5/2019, 08:27
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Milanista Eterno

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De Rossi in panca, i tifosi lo osannano. E anche Ranieri attacca la società


Il convitato di pietra resta in silenzio. A parlare per lui però ci sono gli ultrà – che lo osannano e insultano i dirigenti prima durante e dopo la partita –e tanti altri più o meno estranei. C’è chi per lui ragiona da allenatore (Gattuso: “Si accorgeranno nello spogliatoio chi hanno perso”), chi da profeta societario (Bonolis: “Gli auguro di tornare con una società diversa”), chi da osservatore indignato (Fiorello: “I vertici del club si devono vergognare”). Benvenuti nello psicodramma che ormai divide Daniele De Rossi e la Roma. De Rossi, dalla panchina, ha osservato i suoi tifosi innalzare tante foto con la sua faccia e poi lo striscione: “Lode a te Daniele ultimo imperatore”. Il primo di tanti, riporta “La Gazzetta dello Sport”. Non basta. Due volte l’arbitro ha dovuto interrompere il match per lancio di fumogeni in campo, mentre i cori scandivano: “Pallotta paga la multa”. Solo l’anticipo di una scritta: “Una società all’ultima spiaggia”, con tanti tifosi vestiti da bagnini.


Anche Ranieri alla fine poi non è leggero. "De Rossi? Ci sono giocatori diversi da altri, il caso andava gestito in un’altra maniera”.


Forzaroma.info
 
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view post Posted on 25/5/2019, 19:18
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Milanista Eterno

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De Rossi ai tifosi: "Mettete la rabbia da parte, nessuno vi amerà più di me. Arrivederci..."

Il capitano, dopo il bagno di folla a Trigoria, saluta il popolo giallorosso tramite il sito del club: "La fascia la consegno ad Alessandro (Florenzi, ndr)". I ricordi di bambino, l'affetto per Totti, l'omaggio a Davide Astori


Oggi l’ultimo bagno di folla a Trigoria, con 200 tifosi che sono andati a salutarlo. Domani, invece, l’ultima partita allo stadio Olimpico, davanti a 60mila spettatori. Farà il giro di campo e poco altro, Daniele De Rossi, perché difficilmente l’emozione - e anche un po’ di rabbia per come è finita - gli consentirà di parlare. E allora ha scelto il sito della Roma, oggi, per le sue ultime parole. Eccole.

IL SALUTO— La lettera inizia con una sua foto da bambino e la maglia della Roma. È una conversazione: "Che te ridi regazzì? So' felice! Perché sei felice? C'ho la maglietta della Roma Ma non è che è falsa? Ma no, il numero l’ha cucito mia zia… E se te dico che la indosserai più di seicento volte? A me ne basterebbe una di partita". Poi, le parole del numero 16 della Roma: "Riguardando questa foto, che ormai conoscete tutti, mi rendo conto di quanto io sia stato fortunato, una fortuna mai data per scontata e per la quale non sarò mai abbastanza grato. È stato un viaggio lungo, intenso, sempre accompagnato dall’amore per questa squadra. Questa gratitudine non voglio lasciarla sospesa per aria, perché, mentre scrivo la parola grazie, non mi passano per la testa dei concetti astratti, ma dei ricordi e delle sensazioni, delle facce e delle voci. Permettetemi di ringraziare tutta la Roma che ho conosciuto: la famiglia Sensi, il presidente Pallotta". Parole non scontate, visto come si è concluso il suo rapporto con la Roma: "Tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e lavorano a Trigoria. Gli allenatori che mi hanno guidato, ognuno mi ha insegnato qualcosa di importante, nessuno escluso. Gli staff medici che si sono presi cura di me; Damiano (Stefanini, il suo fisioterapista mandato via due mesi fa, ndr), senza il quale le mie presenze con questa maglia sarebbero state sicuramente meno. I miei compagni, la parte più intima del mio lavoro: sono la mia famiglia. La quotidianità dello spogliatoio di Trigoria sarà quella che mi mancherà di più. Bruno (Conti, ndr), che ha visto in me qualcosa di speciale e mi ha portato in questo fantastico settore giovanile. È lì che, una mattina di agosto, ho incontrato Simone e Mancio (i suoi due migliori amici, ndr), che mi sono rimasti accanto finora e resteranno per tutta la vita. Grazie a Davide (Astori, ndr), anche lui accanto a me per tutta la vita. Grazie a Francesco. La fascia che ho indossato l’ho ricevuta dalle mani di un fratello, di un grande capitano e del calciatore più straordinario al quale io abbia mai visto indossare questa maglia. Non capita a tutti di giocare 16 anni accanto al proprio idolo. Riconsegno questa fascia, con rispetto, ad Alessandro. Un altro fratello che sono sicuro ne sia altrettanto degno. Grazie a papà e mamma per avermi cresciuto trasmettendomi due valori che sono ogni giorno con me: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso e dai una mano a chi è in difficoltà. Grazie a Ostia, alla sua gente e al suo mare, che mi hanno svezzato da bambino, accompagnato da adolescente e riaccolto da adulto. Grazie anche a chi mi ha sopportato e supportato tra le mura di casa: senza Gaia, Olivia e Noah e soprattutto Sarah sarei la metà dell’uomo che sono oggi. Grazie ai tifosi della Roma, i miei tifosi. Mi permetto oggi di dire miei, perché l’amore che mi avete dato mi ha permesso di continuare ad essere in campo parte di voi. Siete stati la ragione per cui tante volte ho scelto di nuovo questa città. Domani sarà la seicentosedicesima volta in cui io considererò questa scelta, la scelta giusta. Il 26 maggio di qualche anno fa abbiamo vissuto una giornata dopo la quale pensavamo di non poter tornare a sorridere (il derby perso di Coppa Italia, ndr). Lo pensai anche io, finché non vidi il tatuaggio di un tifoso con scritto '27 maggio 2013, eppure il vento soffia ancora'. Non so a chi appartenesse questo tatuaggio, ma so che il vento ricomincerà a soffiare anche da questo 27 maggio. Mai come in questi giorni ho sentito il vostro affetto: mi ha travolto e mi ha riempito il cuore. Mai come in questi giorni vi ho visto così uniti per qualcosa. Ora, il regalo più grande che mi potete fare è mettere da parte la rabbia e tutti uniti ricominciare a soffiare per spingere l’unica cosa che ci sta a cuore, la cosa che viene prima di tutto e tutti, la Roma”. La curva lo ascolterà, avendo comunicato che domani tiferà per tutta la partita. La lettera si conclude così: "Nessuno mai vi amerà più di me", in riferimento ad un coro della curva. E poi la parola forse più importante: "Arrivederci". Tornerà, Daniele De Rossi. E il vento tornerà a soffiare ancora.


Gazzetta
 
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view post Posted on 27/5/2019, 17:21
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Milanista Eterno

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view post Posted on 27/5/2019, 18:08
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E' stato un grande centrocampista, è grave che mi ricordo perfettamente il suo esordio significa che sto diventando proprio vecchio
 
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view post Posted on 23/6/2019, 21:47
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La decisione di De Rossi: continuerà a giocare, e lo farà in Italia

La vacanza porta consiglio. Per Daniele De Rossi è stata sicuramente sinonimo di lunghe riflessioni: continuare a giocare, smettere, accettare un ruolo da dirigente, da allenatore o vice? E alla fine l'ex centrocampista giallorosso, a poco più di un mese dal suo addio alla Roma, ha deciso: inizierà una nuova avventura da giocatore.

Non all'estero (niente Boca o Los Angeles dunque), bensì in Italia, in Serie A.

Questa la scelta di De Rossi, maturata dopo una lunga riflessione in questo periodo di vacanza e pensando di non fare torto ai tifosi della Roma che capiranno questa sua decisione, visto che l'addio al club giallorosso non è stato per sua volontà.

Giovedì, l'ex numero 16 della Roma tornerà dalle vacanze e poi insieme al suo agente valuterà e incontrerà quei 2/3 club italiani che si sono mossi più concretamente; poi deciderà quale proposta accettare senza farne un discorso economico ma a livello di progetto tecnico e di ambiente.

Nei prossimi giorni seguiremo gli sviluppi di questa situazione per capire in quale squadra di A sarà la nuova avventura di Daniele De Rossi.

Gianlucadimarzio.com
 
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view post Posted on 23/6/2019, 21:52
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Mi piacerebbe
 
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view post Posted on 23/6/2019, 22:10
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Milanista Incallito

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CITAZIONE (Marowak-7CL @ 23/6/2019, 22:52) 
Mi piacerebbe

Alla Roma quanto prendeva per fare 15 partite l'anno? 6mln?

Se viene a 1 per me va benissimo!
 
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