| La mamma di Belardinelli: "Non lo giustifico ma lasciatelo in pace" Il post su Facebook: "Uomo generoso e figlio affettuoso: che sia ricordato come io lo ricordo fuori dal mondo del calcio"
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29/12/2018
La mamma di Daniele Belardinelli, il tifoso morto negli scontri prima di Inter-Napoli, rompe il silenzio su Facebook: "Nessuno sa cosa provo. Leggo che era un delinquente ma io sono quella che l'ha tenuto tra le braccia, che lo sgridava per ogni sbaglio ma anche che ha avuto i suoi abbracci. Era un figlio affettuoso e generoso, non lo giustifico ma vi chiedo di lasciarlo in pace. Riposa in pace figlio mio" le parole di Viviana Priester.
"Mio figlio è morto da un giorno e nessuno può avere idea di cosa possa provare, perché è indescrivibile. Daniele era un figlio affettuoso e un uomo generoso, solare e sorridente e non il figlio che descrivete. Che riposi in pace e sia ricordato come io lo ricordo fuori dal calcio: uomo, figlio, padre, marito e fratello dolcissimo. Ora deve riposare, grazie se mi avete compreso" conclude la madre di Belardinelli.
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VIETATO STRISCIONE PER BELARDINELLI, LAZIALI LASCIANO LA CURVA
La Curva Nord dell'Olimpico di Roma si è svuotata nella zona di solito occupata dagli ultras degli Irriducibili Lazio. È il gesto degli Irriducibili, la frangia più calda della tifoseria biancoceleste, gemellata con quella interista, in segno di protesta contro la decisione di non far entrare nello stadio, in occasione della gara Lazio-Torino, lo striscione in ricordo di Daniele Belardinelli, l'ultrà interista morto durante gli scontri che hanno anticipato Inter-Napoli di mercoledì scorso. Poco prima lo stesso striscione, con la scritta "Un ultras non muore mai Daniele con noi", era stato esposto nell'adiacente piazza di Ponte Milvio alla presenza di circa un centinaio di tifosi.
sportmediaset ( Ridicoli sti ultras).
Tifoso morto, "leader della curva dell'Inter tra gli ispiratori" Uno dei tre arrestati ha fatto il nome del capo ultrà nel croso dell'interrogatorio a San Vittore
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Ci sarebbe uno dei leader della curva dell'Inter tra gli ispiratori dell'attacco alla carovana dei tifosi del Napoli, costato poi la vita a Daniele Belardinelli poco prima del match di Santo Stefano a San Siro. A fare il suo nome è stato uno dei tre ultras finora arrestati e che sta rispondendo alle domande del gip di Milano, Guido Salvini, nel carcere di San Vittore. Da alcune indagini difensive sarebbero anche emersi dubbi sulla ricostruzione dell'incidente che ha visto vittima Belardinelli, investito da un mezzo il cuoi conducente è ancora ricercato. La vettura, indicata come un Suv, stando a indagini difensive, sarebbe stata diretta verso lo stadio, non in uscita da Milano come da una prima ricostruzione, e avrebbe invaso la corsia opposta. Rimane anche da capire se il conducente della vettura avesse a che fare con gli scontri o passasse per caso.
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INTER, MAROTTA: "NON FAREMO APPELLO CONTRO LA SENTENZA"
"Abbiamo preso atto delle decisioni del giudice sportivo, vogliamo esaminare il dispositivo che porta alla sentenza ma non faremo appello, anche se questa decisione penalizza gran parte dei tifosi che non c'entra nulla". Parole dell'ad dell'Inter Beppe Marotta prima della gara contro l'Empoli. "Questo, lo dico da dirigente federale, deve essere posto sul tavolo per evitare di penalizzare i tifosi che si comportano in modo corretto".
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