Roma, Kolarov: "I tifosi capiscono poco di calcio e parlano troppo" Il terzino serbo sbotta: "Non devo promettere nulla a loro, solo a me stesso e al tecnico"
La tensione in casa Roma è alle stelle dopo la sconfitta di Udine. Di Francesco è a rischio e i tifosi sono delusi dalla squadra. A mettere benzina sul fuoco ci ha pensato Kolarov alla vigilia della sfida col Real Madrid: "Ai tifosi non devo promettere nulla, loro ci sostengono sempre in casa e in trasferta. Devo promettere solo a me stesso e al mister di dare il massimo. A Roma si parla tanto, ma il tifoso deve sapere che capisce poco di calcio".
La Roma sta attraversando un momento delicato e all'Olimpico arriva il Real Madrid per la sfida di Champions League: "Non siamo in un ottimo periodo, ma non sento la difficoltà - ha continuato Kolarov -. Io ho sempre voglia di vincere, ma ci sono partite che girano in un certo modo. Per fortuna ci sono altre partite da giocare subito e dobbiamo vincerle. A Madrid non siamo stati all'altezza delle altre partite in Europa, ma ora dobbiamo fargli capire che siamo forti e possiamo vincere".
L'ambiente non è dei più sereni, ma su questo aspetto Kolarov non vuol sentire ragioni: "I tifosi ci sostengano come fanno sempre, io non devo promettere niente a nessuno se non a me stesso e al mister di dare il massimo. Il tifoso deve essere consapevole che di calcio capisce poco, non deve parlare di tattiche. Qui a Roma si parla tanto, si spreca il fiato e alla fine non si dice nulla. Anche a me piace il tennis, o il basket, ma non ci capisco nulla".
Kolarov invece dovrebbe capuire che se fà la bella vita è grazie ai tifosi , sta gente pensa che guadagnano tanto solo perchè sanno dare due calci a un pallone , non hanno capito un cazzo , guadagnano tanto perchè il mondo fdel calcio ha un giro di soldi da miliardi e questo grazie ai milioni di tifosi che spendono in biglietti allo stadio , abbonamenti tv , magliette gadget vari , e comprano le scarpette di tale campione o dell'altro , per cui CARO KOLAROV TU DEVI PROPRIO PROMETTERE AI TIFOSI
Brusco nei modi, forse pure inopportuno per il momento della Roma (ma fatti loro) però sul concetto generale concordo con lui. Noi tifosi ormai siamo diventati allenatori, direttori sportivi, amministratori delegati, fisioterapisti, medici, ecc.. Non ci si limita ad arrabbiarsi e criticare (che è più che lecito e lui l'ha detto) ma si entra nello specifico sentenziando spesso senza conoscere situazioni, problematiche, dinamiche che per ovvi motivi ci sono oscure. E mediamente si sentenzia non avendone le competenze perché nella vita ci si occupa d'altro pur avendo la passione per il calcio. Ma vedo una tale cattiveria e un tale nervosismo che mi chiedo se sia effettivamente una passione o più una valvola di sfogo. Il tifoso ormai quasi fa fatica a tifare per la squadra perchè è più concentrato sulle sue idee e tifa più per queste. Poi nell'era dei social tutto è portato all'esasperazione. Ci sono dei veri e propri 'guru' e molti ripetono a pappagallo le stesse identiche cose. Ormai è tutto un 'Difrancescoout' 'Gattusoout', ecc. giusto per il gusto di dire 'sei fuori' come nei talent e nei reality. Mah.
Ibra