Il passato da rossonero di Chiellini

Milan-Juventus e quella foto di Chiellini rossonero: "Giorgio, se vuoi diventare un grande..."

Giorgio ​Chiellini è uno degli uomini di punta di Massimiliano Allegri. Eppure, in passato, ha vestito la maglia del ​Milan. Accadde a marzo 2000, Torneo di Arco, si giocava per la categoria Allievi. L’allenatore degli Allievi rossoneri era Ballardini.

ALLIEVI DEL MILAN - Si trattava di una squadra molto competitiva. Basta fare qualche nome. C'erano, tra gli altri, calciatori che avrebbero poi giocato in serie A. Marco Donadel e Pasquale Foggia erano due '83 che saltarono Arco perché già convocati nelle nazionali giovanili. La stella della squadra era Paolo Sammarco, oggi al Frosinone che a proposito di Chiellini disse: "Giorgio era umilissimo e molto timido, un ragazzo educato. Aveva una grande forza, eravamo convinti che il Milan lo avrebbe acquistato".

IL VECCHIO RUOLO DI CHIELLINI - Il Milan non lo acquistò. Chiellini non era un difensore centrale, ma un esterno sinistro a tutta fascia nel 3-5-2. Ad Arco giocò poco, ma fu titolare in finale nella sfida vinta per 2-1 contro il Milan. Il compagni di camera di Chiellini, Alessandro Biondelli, ricorda quei giorni: "Ricordo una convocazione con una nazionale giovanile. Rampanti era l'allenatore e diceva a Chiellini di non esagerare con la creatività. ‘Giorgio, vuoi diventare un giocatore? Allora appoggia la palla e corri’. Chiellini lo ha ascoltato ed è diventato il giocatore che è ora".

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Le risposte del capitano bianconero ai bimbi di Junior Reporter: "Ora più difficile trovare uno juventino più di me sulla Terra"

Pomeriggio diverso dal solito per Giorgio Chiellini, che ha risposto ai piccoli tifosi di Junior Reporter su Juventus TV. Il capitano juventino ha confidato di non essere bianconero da sempre: "Ero tifoso del Milan, purtroppo, poi sono migliorato e sono diventato più intelligente. Maldini era il mio preferito e siccome mio fratello gemello era juventino non potevo tifare la sua stessa squadra! Da quando sono qui è stato subito amore, ora è difficile trovare qualcuno più juventino di me sulla Terra".

L'attaccante più difficile da marcare in carriera? "Tolti Cristiano Ronaldo e Messi, veri extraterrestri, dico sempre Ibrahimovic. Forza fisica, velocità, tecnica, personalità: sempre tosto giocarci contro". Ecco come fare a diventare un buon difensore: "L'emozione che gli altri provano segnando, devi provarla fermando un'azione. Se proverai quell'emozione diventerai sempre più bravo".
Infine, le due partite indimenticabili: "Juve-Messina, la mia prima in bianconero anche se giocai solo dieci minuti. Poi lo scudetto vinto a Trieste (nel 2012 contro il Cagliari, ndr), il primo di questo ciclo. Un'emozione fortissima, rimarrà anche tra tanti anni".

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