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Giuseppe Rossi trovato positivo al controllo antidoping. Solo un richiamo dal TNA

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view post Posted on 25/9/2018, 11:05
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Giuseppe Rossi trovato positivo al controllo antidoping
La sostanza rintracciata è la dorzolamide, un inibitore dell'anidrasi carbonica. È un agente anti-glaucoma, e agisce diminuendo la produzione di umore acqueo



Un'altra brutta tegola nella sfortunata carriera di Giuseppe Rossi. L'ex attaccante della Nazionale, nella scorsa stagione al Genoa, attualmente senza squadra, è stato trovato positivo al controllo antidoping effettuato il 12 maggio 2018, al termine della gara Benevento-Genoa. La sostanza rintracciata è la dorzolamide, un inibitore dell'anidrasi carbonica. È un agente anti-glaucoma, e agisce diminuendo la produzione di umore acqueo. Contenuto solitamente nei colliri. Pepito Rossi, però, nei due interrogatori cui è stato già sottoposto, ha negato di aver mai assunto collirio. La Procura antidoping di Nado Italia ha chiesto un anno di squalifica. Il giocatore non è stato sospeso. Il Processo il 1° ottobre alle 14.

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view post Posted on 25/9/2018, 11:21
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Fosse confermato che delusione... poi avrà subito tanti infortuni con umore sempre verso il basso ma non esiste cmq...
 
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view post Posted on 25/9/2018, 18:17
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Doping, la difesa di Giuseppe Rossi: "Io sempre pulito"

Dopo l'accusa da parte della Procura Nado Italia di doping, arriva la difesa dell'attaccante attraverso una nota ANSA: "La positività è fondata ragionevolmente su un'involontaria contaminazione alimentare"

Una doccia gelata in una mattinata qualunque di settembre. Per Giuseppe Rossi non è stato un giorno come gli altri, tutt'altro. L’ex attaccante del Genoa, infatti, è stato trovato positivo ad un test antidoping effettuato lo scorso 12 maggio al termine di Benevento-Genoa: "Sono sempre stato pulito, questo è un evidente caso da archiviazione - ha fatto sapere lo stesso attaccante attraverso un comunicato diffuso da ANSA - la positività è fondata ragionevolmente su un'involontaria contaminazione alimentare".

Si difende così Giuseppe Rossi dall'accusa mossa dalla Procura Nado Italia di doping: "I chiarimenti forniti agli inquirenti, in particolare sotto un profilo medico-tossicologico, hanno escluso nella fattispecie ogni intenzionalità e finalità dopante, come riscontrato dalla Procura Antidoping stessa - aggiungono Rossi e Pastorello - anche in ragione della circostanza che il controllo antidoping effettuatola settimana precedente, era risultato negativo. Giuseppe Rossi, persona limpida e che non è mai incorsa in un precedente disciplinare che non fosse una squalifica per cumulo di ammonizioni, confida pertanto nell'archiviazione del presente procedimento, ragionevolmente fondato esclusivamente su un'involontaria contaminazione alimentare"

Il giocatore si definisce: "Estremamente rammaricato per questa vicenda nella quale si è inconsapevolmente ritrovato" e "Ha ritenuto comunque di mantenere un comportamento di lealtà e correttezza avanti agli organi della Giustizia Sportiva, affermando ogni sua estraneità e comunque ribadendo di non poter ragionevolmente sapere in quale assunzione di cibo e/o bevanda contaminata possa essere incorso nei giorni precedenti la gara di Benevento"

gianlucadimarzio.com
 
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view post Posted on 25/9/2018, 18:18
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Ogni volta una contaminazione da cibo boh
 
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view post Posted on 1/10/2018, 16:02
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Doping, Giuseppe Rossi scagionato: "Giustizia è fatta". Solo un richiamo dal Tna

L'attaccante ha ricevuto una nota di biasimo da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, dopo essere stato trovato positivo al dorzolamide durante un controllo effettuato il 12 maggio 2018, al termine della gara Benevento-Genoa

"Giustizia è fatta". Niente squalifica, solo una nota di biasimo. Pepito Rossi esulta: come un gol in una finale Mondiale. La prima sezione del Tribunale nazionale NADO Italia (presidente Adele Rando) ha accolto alle 15.15 di oggi le motivazioni dell’attaccante in merito alla sua positività alla dorzolamide rintracciata dopo un controllo effettuato il 12 maggio scorso al termine di Benevento-Genoa: niente stop per il giocatore.

BUONA FEDE — Un lungo abbraccio tra il giocatore e il procuratore Andrea Pastorello al termine dell’udienza in cui il procuratore Pierfilippo Laviani e l’avvocato di Rossi Sergio Puglisi Maraia hanno dibattuto sulla presunta colpevolezza di Pepito: "La buona fede di Giuseppe è stata capita – ha spiegato il legale -, non è stata decisa alcuna sanzione ma solo un richiamo, una nota di biasimo". Che vuol dire: “stia più attento la prossima volta". Non capivamo come questa sostanza sia finita tra gli alimenti di Rossi, non c’è stata alcuna intenzionalità. Ha prevalso la linea della buona fede e della coerenza".

FELICE — Rossi ha lasciato l’aula sorridendo: "Sì, sono felice". E così si chiude una vicenda che per il giocatore poteva rappresentare un’amara appendice di una carriera travagliata, con cinque operazioni al ginocchio e tormenti senza fine per uno dei talenti più interessanti del nostro calcio: probabilmente l’attaccante, dopo l’ultima esperienza al Genoa, cocluderà la sua carriera negli Stati Uniti, anche se in vista del mercato di gennaio potrebbe anche decidere di tornare in Italia e giocarsi una chance in un club di A.

IL CONTROLLO — Il giocatore era stato deferito il 25 settembre dalla procura antidoping di Nado Italia che aveva chiesto un anno di squalifica. L’episodio contestato era riferito appunto ad un controllo effettuato il 12 maggio scorso al termine di Benevento-Genoa, una delle ultime apparizioni di Rossi in campo: partita in cui l’attaccante risultò pure il migliore tra i rossoblù di Ballardini. La sostanza rintracciata è stata la dorzolamide, un agente anti-glaucoma contenuto esclusivamente nel collirio: serve a ridurre la pressione intraoculare elevata (l’utilizzo è così comune da essere tollerato anche dalle norme antidoping).

POSIZIONE NETTA — L’attaccante è stato interrogato due volte a distanza di un mese, il 15 giugno e il 16 luglio, e nelle due occasioni ha negato di aver assunto volontariamente il prodotto. Posizione ribadita in un comunicato consegnato all’Ansa: "Sono sempre stato pulito, questo è un evidente caso da archiviare. La positività è fondata su un’involontaria contaminazione alimentazione". La storia è stata pure paradossale: se Pepito avesse ammesso l’uso del collirio, che è ardito considerarlo dopante, non ci sarebbe stato alcun deferimento. Eppure Pepito ha tenuto una linea di coerenza negandone l’utilizzo. La dorzolamide può agire anche da agente diuretico o mascherante di altre sostanze comunemente riscontrate nei controlli antidoping, ma solo attraverso una somministrazione sistemica: ipotesi smentita dalla negatività ad un controllo al giocatore della settimana precedente al match Benevento-Genoa. Oggi il lieto fine. "Giustizia è fatta".

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view post Posted on 1/10/2018, 17:20
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scusate ma il collirio non si mette spontaneamente nell'occhio? parla di contaminazione alimentare boh... cmq chiude la carriera negli Usa? di già ? che peccato..talento bloccato dagli infortuni.
 
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5 replies since 25/9/2018, 11:05   113 views
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