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La procura dichiara l'istanza di fallimento per il Palermo

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view post Posted on 19/11/2017, 14:41
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Gli inquirenti palermitani da mesi indagano su un buco quantificato in 70 milioni di euro. La scorsa estate la Guardia di finanza aveva perquisito la sede della società, allo stadio Renzo Barbera, e aveva prelevato documenti contabili, cartacei ed elettronici. I vertici rosanero: “Al 30 giugno 2017 il nostro utile è di 4 milioni di euro"


di Giuseppe Pietrobelli 19 novembre 2017

Il Palermo Calcio vola nel campionato di Serie B, ma la società siciliana affonda in una richiesta di fallimento presentata dalla Procura di Palermo che da mesi indaga su un buco quantificato in 70 milioni di euro. Dai vertici dei rosanero arriva però una replica secca: “Siamo più solidi della maggior parte delle società sportive di serie A”.

Il sasso nello stagno è stato gettato dall’istanza depositata nei confronti dell’U.S. Città di Palermo dal procuratore Francesco Lo Voi, dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Francesca Dessì e Andrea Fusco. La scorsa estate la Guardia di finanza aveva perquisito la sede della società, allo stadio Renzo Barbera, e aveva prelevato documenti contabili, cartacei ed elettronici. Il proprietario del Palermo è Maurizio Zamparini, l’imprenditore friulano diventato proverbiale per un numero elevatissimo di cambi di allenatori nelle squadre di cui è stato presidente.

L’istanza di fallimento si basa sulle relazioni informative della Finanza e su una consulenza contabile. Nell’inchiesta per falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio, sono coinvolti, oltre a Zamparini, anche il figlio Paolo e due rappresentanti della società anonima lussemburghese Alyssa, Luc Mathias Jos Mari Braun, presidente del consiglio di amministrazione e Jean-Marie Servais Poos, belga, consigliere e amministratore delegato. Nell’elenco risultano anche i commercialisti Anastasio Morosi, Domenico Scarfò e RossanoRuggeri, nonchè AlessandraBonometti, segretaria del gruppo Zamparini negli uffici di Vergiate.

La reazione di Zamparini non si è fatta attendere. “Sono veramente allibito per aver ricevuto in un sabato pomeriggio una notizia grave come quella di una richiesta di fallimento da un comunicato. Sono veramente avvilito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano, ma che ci procura un danno di immagine internazionale che il Palermo Calcio si era costruito nei miei anni di presidenza”. E in una lettera indirizzata ai tifosi ha scritto: “Ad oggi i capitali miei immessi in Società ammontano a circa 80 milioni, mai restituiti. Non abbiamo nessun creditore alla porta, tutti i dipendenti e fornitori sono regolarmente pagati (mai successo nella storia del Palermo Calcio), abbiamo un patrimonio giocatori notevole, con la squadra che sta risalendo in serie A”.

E riferendosi alla cessione che Zamparini insegue da alcuni anni: “Sto cercando ancora per il vostro futuro un investitore importante e ci riuscirò, come fatto sempre nella mia vita. Fino a quando non lo troverò vi seguirò con abnegazione, soffrendo ad ogni partita come non potrei più soffrire per la mia salute e risaliremo in serie A”. A seguire, un comunicato della società che rileva come queste iniziative “incidono negativamente sulle pendenti trattative di cessione della Società, sull’imminente inizio della campagna trasferimenti e sul potenziale rendimento della squadra”. E aggiunge: “La contabilità della Società risulta essere in ordine, con un utile di esercizio al 30 giugno 2017 di 4 milioni di euro, con un bilancio soggetto alla verifica della Covisoc – organismo di vigilanza istituzionalmente deputato – e già certificato dalla società di revisione che non ha rilevato alcuna anomalia. Inoltre è stato verificato che la solidità e la capacità patrimoniale dell’U.S. Città di Palermo risulta di gran lunga superiore alla maggior parte delle società sportive di Serie A”. Zamparini ha acquisito la squadra rosanero nel 2002, riportandola in serie A due anni dopo. È rimasto presidente fino all’aprile scorso, quando ha ceduto il posto a Paul Baccaglini, ex Iena che avrebbe dovuto acquistare la squadra. L’operazione, però, non è andata in porto. Poche settimane fa è stato nominato in nuovo presidente, che è Giovanni Giammarva.

Ilfattoquotidiano

Sarebbe un peccato.
 
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view post Posted on 19/11/2017, 14:56
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ma come è possibile che sia fallito che vendevano ogni buon giocatore che potevano?!?
E' andato in B beccando il paracadute....... boh per me Zampa ha ripulito le casse venduto ad un prestanome per pulirsi e poi il prestanome sta fallendo
 
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view post Posted on 19/11/2017, 15:14
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CITAZIONE (Valerio. @ 19/11/2017, 14:56) 
ma come è possibile che sia fallito che vendevano ogni buon giocatore che potevano?!?
E' andato in B beccando il paracadute....... boh per me Zampa ha ripulito le casse venduto ad un prestanome per pulirsi e poi il prestanome sta fallendo

Il prestanome è il compagno di quella gran gnocca di Thais?
 
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view post Posted on 29/3/2018, 15:39
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Il Tribunale di Palermo ha respinto l'istanza di fallimento del Palermo Calcio presentata dalla Procura lo scorso novembre, dando ragione al presidente Giovanni Giammarva e al suo pool di avvocati ed esperti. La situazione debitoria, si legge nel dispositivo di quaranta pagine della sentenza, è molto meno grave di quanto prospettato dai magistrati. I conti della società sono in sicurezza e non c’è il rischio di insolvenza.

Il collegio composto dal presidente Giovanni D’Antoni, dal giudice relatore Giuseppe Sidoti e dal giudice anziano Raffaella Vacca ha dunque accolto la tesi della società rosanero, secondo cui la situazione debitoria è molto inferiore ai 62,9 milioni di euro stimati dal consulente della procura Alessandro Colaci. Un’analisi condivisa, seppur con molti distinguo, anche dai tre periti nominati dal tribunale che nelle 263 pagine di relazione finale hanno scritto che già il 31 giugno 2017 i conti del Palermo erano in "sicurezza". I tre professionisti erano arrivati alla conclusione che il club aveva sì attraversato un periodo di crisi, ma che i conti del Palermo erano in sicurezza e non vi erano rischi di insolvenza.

Zamparini può tirare, così, un grosso sospiro di sollievo così come tutta la squadra, impegnata nella lunga volata per la promozione in Serie A. Un traguardo, tra l'altro, che frutterebbe la bellezza di 40 milioni di euro. Ossigeno puro per le casse della società.

IL COMUNICATO DEL PALERMO

"A seguito del provvedimento del Tribunale fallimentare di Palermo, la Società esprime soddisfazione per l’esito positivo del giudizio che ha confermato nelle motivazioni che la situazione del Palermo Calcio si è progressivamente evoluta sino a consentire la collocazione della Società in prossimità dei valori massimi raggiunti da Società del settore, come Juventus, Roma ed Inter.

Da oggi le nostre energie potranno concentrarsi sull’importante obiettivo della promozione in Serie A.

Il Presidente Giovanni Giammarva".

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