| ANDREA PIRLO
Dotato di grande tecnica e di una visione totale del campo, Andrea Pirlo è uno dei più forti registi in circolazione.[2][3][4] È in grado di effettuare con entrambi i piedi dei passaggi sia lunghi che corti di una precisione millimetrica, posando la palla sui piedi del compagno. È molto abile nelle verticalizzazioni e nei calci piazzati, sia che si tratti di rigori che di punizioni. Difatti, pur non essendo dotato di grande velocità, giunge spesso al gol per l'estrema precisione dei suoi calci da fermo e per l'ottimo tiro dalla distanza. Abbina inoltre queste sue qualità a un ottimo dribbling, che nasce principalmente da finte di corpo che gli consentono di liberarsi dell'avversario.
Nel 2005 ha aggiunto al suo bagaglio tecnico anche una nuova modalità di calciare le punizioni, l'ascensore (come l'hanno ribattezzato i suoi compagni di squadra), ispirandosi a Juninho Pernambucano:[5] il pallone è colpito in modo particolare con le sole tre dita centrali del piede e in corrispondenza della valvola, in modo da sollevarlo e poi farlo scendere rapidamente.
Dalla stagione 2001-2002 è passato al Milan. La prima stagione in rossonero è sembrata ancora prospettare un futuro da rincalzo per Pirlo. Ma all'inizio della stagione seguente, a causa degli infortuni degli incontristi Gattuso e Ambrosini, Pirlo, in accordo con l'allenatore Carlo Ancelotti, si è posizionato davanti alla difesa, come aveva fatto durante il prestito a Brescia. Durante quella stagione il Milan ha giocato sempre con quello schema, un 4-3-1-2 o rombo con Pirlo davanti alla difesa insieme a Gattuso e Seedorf e con Rui Costa dietro le punte. Grazie anche a questa mossa, che ha consentito al tecnico rossonero di impiegare contemporaneamente molti giocatori dotati di notevole tecnica, a fine stagione ha conquistato la Champions League 2002-03.
Dopo quella stagione e la sua nuova collocazione in campo, Pirlo, che nel nuovo ruolo è stato definito da Parreira uno Zico davanti alla difesa,[6] è diventato un giocatore insostituibile nei piani tattici del Milan e anche un punto fermo della Nazionale, dopo che in precedenza era stato per 4 anni il leader della Nazionale Under-21.
Grazie alle sue prestazioni nel mondiale tedesco è giunto 9° nella classifica del Pallone d'oro 2006. Nell'anno successivo, il 2007, dopo aver vinto la Champions League, la Supercoppa Europea e la Coppa del Mondo per club, si è classificato al quinto posto nella classifica del Pallone d'oro, vinto dal compagno di squadra Kaká.
All'inizio della stagione 2008-2009 si è infortunato al bicipite femorale della coscia destra durante un allenamento.[7] Dopo più di due mesi di stop è ritornato disponibile il 23 novembre 2008 per la trasferta contro il Torino.[8]
Con il Milan Pirlo ha vinto 2 Champions League, una Coppa del Mondo per club, uno Scudetto, 2 Supercoppe Europee, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
In nazionale Pirlo ha preso parte con la Nazionale Under-21 all'Europeo di categoria del 2000, vincendolo, e a quello del 2002, uscendo in semifinale. Inoltre ha partecipato a 2 edizioni delle Olimpiadi, nel 2000 a Sydney e nel 2004, conquistando il bronzo come fuoriquota, ad Atene. Attualmente, con 46 partite giocate e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.
Nel 2002, a 23 anni ha esordito nella Nazionale maggiore sotto la gestione del CT Giovanni Trapattoni. Nel suo primo periodo in Nazionale Pirlo non è stato impiegato con continuità, ma ha trovato un posto da titolare nella seconda partita dell'Europeo 2004, e da quel momento è diventato titolare indiscusso del centrocampo della Nazionale.
Pirlo ha avuto un ruolo fondamentale per la vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania 2006, dove si è rivelato uno dei migliori centrocampisti del Mondo. Il primo gol dell'Italia nella competizione mondiale porta la sua firma: nella gara di esordio contro il Ghana ha insaccato con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area su azione d'angolo. Nella semifinale contro la Germania, ha servito il passaggio vincente a Fabio Grosso e nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d'angolo per il gol di Marco Materazzi dell'1-1. Ai tiri di rigore finali ha messo a segno il primo della serie, terminata con la vittoria dell'Italia, laureatasi Campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Durante la manifestazione in Germania ha guadagnato il titolo di "Man of the Match" assegnato dalla FIFA in ben 3 partite: Italia-Ghana, Germania-Italia e anche Italia-Francia, finale del torneo. Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro.
Ha preso parte agli Europei del 2008 in Austria e Svizzera, dove ha disputato tutte e tre le partite del girone iniziale, segnando una rete su calcio di rigore nella gara contro la Francia vinta 2-0; Pirlo ha saltato la gara dei quarti di finale contro la Spagna, partita nella quale l'Italia è stata eliminata ai rigori, a causa di una squalifica per due ammonizioni ricevute nel corso della fase a gironi.
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