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Parigi, spari e panico nella cattedrale di Notre Dame

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view post Posted on 6/6/2017, 17:12
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Milanista Eterno

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Parigi, spari e panico nella cattedrale di Notre Dame | Diretta video

di Raffaella Cagnazzo

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Spari alla cattedrale di Notre Dame di Parigi. Un uomo ha tentato di aggredire con un martello un agente della polizia municipale prima di essere neutralizzato e bloccato a colpi di arma da fuoco da un collega del poliziotto. L’assalitore sarebbe stato colpito alle gambe, ferito e portato via quasi subito in ambulanza. E subito trasportato in ospedale al Pitié-Salpetriere nel XIII arrondissement. L’aggressione è avvenuta appena fuori dalla cattedrale di Notre Dame, sulla spianata di fronte alla chiesa.

Ferito l'aggressore: è di origini algerine

L'aggressore di Notre Dame, oltre al martello, aveva anche due coltelli: lo ha reso noto la polizia spiegando che l'uomo è stato colpito alle gambe e non al petto come precedentemente comunicato. L'uomo, uno studente quarantenne, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano Le Figaro, è di origine algerina e viveva nella Val D'Oise, dipartimento a nord della capitale.

Ferito il poliziotto

«Il poliziotto aggredito fuori da Notre Dame è stato leggermente ferito» ha spiegato il segretario generale del sindacato di polizia Unitè Sgp Police-Fo, Yves Lefebvre. A rispondere e bloccare l'assalitore è stato un collega del poliziotto aggredito che ha risposto sparando all'uomo. La sezione antiterrorismo della procura di Parigi ha aperto un'inchiesta.

L'avviso della polizia

«Operazione in corso a Notre Dame, evitare la zona»: la prefettura di Parigi ha chiesto alla popolazione di evitare la zona che è stata isolata. I turisti che si trovavano all’interno della cattedrale sono stati bloccati e gli è stata impedita l’uscita.Secondo alcuni testimoni, altre persone che si trovavano all'esterno della chiesa, sono scappate cercando riparo nelle strade vicine.

Parigi, spari e panico alla cattedrale di Notre Dame

Parigi, spari e panico alla cattedrale di Notre DameParigi, spari e panico alla cattedrale di Notre DameParigi, spari e panico alla cattedrale di Notre DameParigi, spari e panico alla cattedrale di Notre DameParigi, spari e panico alla cattedrale di Notre Dame

Le testimonianze in diretta

«Tutte le persone che si trovano all'interno della Chiesa sono al sicuro e salve» scrive su Twitter Matthew Currie Holmes, statunitense, che si trova all'interno della Cattedrale e sta testimoniando quello che succede a Parigi. Nella cattedrale ci sono 900 persone, ha spiegato la responsabile della comunicazione della diocesi di Parigi, Karine Dalle. «La polizia ha chiesto a tutti noi di alzare le mani» continua, postando l'immagine di sé e degli altri chiusi all'interno. Altri testimoni raccontano di aver udito due colpi di arma da fuoco.

GUARDA IL GRAFICOPARIGI, SPARI E PANICO ALLA CATTEDRALE DI NÔTRE DAME

«Pensavamo fossero tuoni»

«Abbiamo sentito gli spari, ma abbiamo pensato fossero dei tuoni» ha raccontato all'agenzia spagnola Efe una turista spagnola che si trova all'interno di Notre Dame spiegando che ai visitatori è stato detto soltanto che c'era stato un incidente all'esterno. «Bloccati all'interno della cattedrale di Notre Dame a Parigi, mentre la polizia sta indagando su un attacco contro un poliziotto. Siamo tutti calmi» testimonia Nancy Soderberg, ex consigliera alla Casa Bianca che si trovava all'interno della Cattedrale e che - anche lei - pubblica un'immagine delle persone sedute e con le mani alzate. Finito il pericolo, i visitatori sono stati fatti uscire in modo «controllato»: «Ci hanno spiegato che ci perquisiranno all'uscita» ha scritto ancora Matthew Currie Holmes.

Valls: «Onore al sangue freddo dei poliziotti»

«Estendo il mio pieno sostegno ai poliziotti aggrediti e al collega ferito davanti a Notre Dame. Onore al loro sangue freddo» scrive su Twitter il primo ministro Manuel Valls commentando l'aggressione avvenuta sulla spianata della cattedrale parigina.

Corriere

Ma santo cielo tra un po'ogni giorni ne succederà una!
 
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view post Posted on 7/6/2017, 10:02

Milanista Eterno

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Secondo me uno dei problemi del terrorismo è che ha cambiato la nostra percezione delle cose.
Questo è quello che è accaduto per la mafia/ndrangheta/camorra.
Mi spiego meglio:
Quando in Sicilia avveniva un sequestro(raro comunque), una rapina, una richiesta di "pizzo"(racket), spesso il colpevole era la mafia.
Ad un certo punto però è diventato difficile distinguere i casi nei quali questi episodi erano dovuti alla mafia e quelli nei quali invece erano dovuti a semplice casistica criminale.
Tutto questo, e pesate bene le mie parole, aggravato da un lato dalla previsione legislativa statale che prevedeva trattamenti economici a favore delle vittime di mafia(come ritengo giusto), dall'altro dall'opinione pubblica che ovviamente quando sentiva parlare di "omicidio/rapina/racket di un imprenditore dalla mafia" era piu benevola rispetto a quando sentiva di "omicidio/sequestro/racket" per questioni di concorrenza.
Questo ha fatto si che magari atti di banale criminalità restassero impuniti a causa, anche e sopratutto, di pentiti che, pur di avere vantaggi, andavano ad attribuirli alla mafia(tanto nessuno li avrebbe contraddetti, apparendo irreale che l'autore comparisse a dire "non è vero sono stato io")

Ma vengo al dunque:
Ormai qualsiasi atto di violenza viene attribuito all'ISIS un pò per paura un pò perchè un movimento terroristico(quindi che vuole spargere TERRORE) è ben contento di autoattribuirseli.
Faccio un esempio piu pratico:
Ricordate l'aggressione ad un carabiniere avvenuta davanti al Parlamento?Ecco, l'autore era un calabrese.
Se fossimo ancora negli anni '80 probabilmente il titolo sarebbe stato:
"La Ndrangheta dichiara guerra alle istituzioni, carabiniere aggredito di fronte al Parlamento.IL Presidente del Consiglio: non ci fermeremo"
o ancora
"LE Brigate Rosse attaccano ancora: tentato omicidio di un carabiniere"
Ora, non voglio dire non sia stato terrorismo, perchè non lo so e non c'ero.
Ma facciamo molta attenzione, perchè le paure della gente sono il modo migliore per imporre misure impopolari limitative della nostra libertà ma sopratutto attribuire tutto ad un comune nemico e fare discorsi infiniti su come debellarlo è il modo migliore per riscuotere consensi e distrarre la platea dai problemi realmente esistenti.
Mi rifaccio all'esempio della Mafia in Sicilia: molta gente per il solo fatto di aver avuto un "contatto" con un "probabile" mafioso veniva messa in galera(si a quel tempo la custodia cautelare in carcere era immediata per sospetto di mafia) e poco importa se il contatto era stato perchè il mafioso era venuto al suo ristorante o magari aveva chiesto la consegna di fiori per sua moglie:
lui era mafioso
tu avevi avuto un rapporto col mafioso
tu eri mafioso.
Un sillogismo pericolosissimo.
Ma, come mi diceva sempre il mio professore di Diritto Costituzionale: "Se prima dell'11 Settembre vi avessero detto, prima di salire su un aereo di, che so, spogliarvi e farvi perquisire cosa avreste detto?Probabilmente vi sareste opposti e, altrettanto probabilmente, avreste avuto l'opinione pubblica dalla vostra parte.
E se invece ve l'avessero chiesto dopo l'11 Settembre?"
Meditate
 
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commandostigre
view post Posted on 7/6/2017, 10:48




CITAZIONE (Sobery @ 7/6/2017, 11:02) 
Secondo me uno dei problemi del terrorismo è che ha cambiato la nostra percezione delle cose.
Questo è quello che è accaduto per la mafia/ndrangheta/camorra.
Mi spiego meglio:
Quando in Sicilia avveniva un sequestro(raro comunque), una rapina, una richiesta di "pizzo"(racket), spesso il colpevole era la mafia.
Ad un certo punto però è diventato difficile distinguere i casi nei quali questi episodi erano dovuti alla mafia e quelli nei quali invece erano dovuti a semplice casistica criminale.
Tutto questo, e pesate bene le mie parole, aggravato da un lato dalla previsione legislativa statale che prevedeva trattamenti economici a favore delle vittime di mafia(come ritengo giusto), dall'altro dall'opinione pubblica che ovviamente quando sentiva parlare di "omicidio/rapina/racket di un imprenditore dalla mafia" era piu benevola rispetto a quando sentiva di "omicidio/sequestro/racket" per questioni di concorrenza.
Questo ha fatto si che magari atti di banale criminalità restassero impuniti a causa, anche e sopratutto, di pentiti che, pur di avere vantaggi, andavano ad attribuirli alla mafia(tanto nessuno li avrebbe contraddetti, apparendo irreale che l'autore comparisse a dire "non è vero sono stato io")

Ma vengo al dunque:
Ormai qualsiasi atto di violenza viene attribuito all'ISIS un pò per paura un pò perchè un movimento terroristico(quindi che vuole spargere TERRORE) è ben contento di autoattribuirseli.
Faccio un esempio piu pratico:
Ricordate l'aggressione ad un carabiniere avvenuta davanti al Parlamento?Ecco, l'autore era un calabrese.
Se fossimo ancora negli anni '80 probabilmente il titolo sarebbe stato:
"La Ndrangheta dichiara guerra alle istituzioni, carabiniere aggredito di fronte al Parlamento.IL Presidente del Consiglio: non ci fermeremo"
o ancora
"LE Brigate Rosse attaccano ancora: tentato omicidio di un carabiniere"
Ora, non voglio dire non sia stato terrorismo, perchè non lo so e non c'ero.
Ma facciamo molta attenzione, perchè le paure della gente sono il modo migliore per imporre misure impopolari limitative della nostra libertà ma sopratutto attribuire tutto ad un comune nemico e fare discorsi infiniti su come debellarlo è il modo migliore per riscuotere consensi e distrarre la platea dai problemi realmente esistenti.
Mi rifaccio all'esempio della Mafia in Sicilia: molta gente per il solo fatto di aver avuto un "contatto" con un "probabile" mafioso veniva messa in galera(si a quel tempo la custodia cautelare in carcere era immediata per sospetto di mafia) e poco importa se il contatto era stato perchè il mafioso era venuto al suo ristorante o magari aveva chiesto la consegna di fiori per sua moglie:
lui era mafioso
tu avevi avuto un rapporto col mafioso
tu eri mafioso.
Un sillogismo pericolosissimo.
Ma, come mi diceva sempre il mio professore di Diritto Costituzionale: "Se prima dell'11 Settembre vi avessero detto, prima di salire su un aereo di, che so, spogliarvi e farvi perquisire cosa avreste detto?Probabilmente vi sareste opposti e, altrettanto probabilmente, avreste avuto l'opinione pubblica dalla vostra parte.
E se invece ve l'avessero chiesto dopo l'11 Settembre?"
Meditate

Giuste considerazioni che condivido e qualcuno sosteneva che per comandare un popolo e tenere il potere ci vuole il terrore
 
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