| 2 Maggio 2016 • Nessun Commento
Jordi Mboula: 1999 – Spagna
Mboula
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Nome: Jordi Mboula Queralt
Ruolo: Ala destra/sinistra
Data di nascita: 16/03/1999
Luogo di nascita: Granollers (Spagna)
Altezza: 182 cm
Piede: Destro
Ormai risulta quasi superfluo soffermarsi sull’ottimo lavoro svolto in questi anni dal Barcellona in ambito giovanile (e non solo), tanti sono i ragazzi cresciuti ne “La Masia”, che si sono affermati nei campionati professionistici continentali o addirittura sono diventati dei punti di forza delle nazionali giovanili iberiche. Questo è il caso di Jordi Mboula, ala destra del Barça Juvenil B e della selezione Under 17, prossima a disputare in questi giorni l’europeo di categoria a Baku in Azerbaigian.
Mboula Jordi Queralt soprannominato ‘Titi’, figlio di padre congolese e madre catalana, nasce a Granollers il 16 marzo 1999 e proprio nella squadra della capitale Vallesana inizia a giocare a calcio, rimanendoci fino all’estate del 2010, quando viene scoperto dagli scout del Barça ed inserito immediatamente nella cantera blaugrana.
“Mio padre è del Congo e mia madre catalana. Si sono conosciuti in Cina, dove ha vissuto per due anni, fino a quando siamo tornati in Spagna, dove ha giocato prima nel Granollers e poi al Barcellona.” (tratto da sefutbol.com)
Mboula è entrato a far parte della formazione Alevín B di Xavier Bravo, ma essendo molto più bravo dei suoi coetanei è passato velocemente, alla fine della stagione, a quella A, allenata da Andrés Carrasco, che lo ha convocato per disputare il prestigioso torneo MIC, dove il Barcellona perse in finale contro l’Atletico Madrid dei gemelli Federico e Solomon Obama.
In seguito ‘Titi’ ha completato i due anni nella categoria infantil agli ordini del tecnico Denis Silva; con la formazione A ha vinto il campionato con tre giornate d’anticipo (dopo la vittoria per 3 a 1 contro il Badalona), superando di ben 11 punti i cugini dell’Espanyol, ma ha perso sciaguratamente il Campeonato de Catalunya contro il Cornellà, dopo ben 22 rigori calciati (la partita terminò 1 a 1 nei tempi regolamentari). Si è riscattato una settimana dopo vincendo, proprio dagli undici metri, il Torneo Internacional de León, contro l’Atletico di Madrid, con protagonista assoluto il portiere catalano e nazionale spagnolo, Iñaki Peña, che ne parò ben 6.
Con la formazione Cadete B, sotto la guida del tecnico Franc Artiga, Mboula è cresciuto molto fisicamente e tatticamente, segnando molti gol e realizzando numerosi assist, fattori che hanno portato la sua squadra a vincere facilmente il suo campionato, qualificandosi per la Nike Premier Cup. Questa stagione, agli ordini di Mr Quique Álvarez, Jordi è migliorato ulteriormente, acquisendo più personalità ed affinando le sue già buone qualità tecniche, doti che gli sono valse recentemente la convocazione per l’europeo di categoria (il suo score con i diciassettenni spagnoli è di 2 gol in 3 partite ufficiali). (tratto da mundodeportivo.com)
Jordi Mboula, pur avendo come idolo Pedro, ricorda molto di più per caratteristiche fisiche, tecniche ed atletiche Adama Traoré, altro talento prodotto del vivaio de “La Masia”, passato la scorsa estate all’Aston Villa. Ma in Catalogna sono andati anche oltre, avventurandosi in paragoni ancora più impegnativi (forse troppo), con l’ex campione del mondo francese Thierry Henry, che da quelle parti è ricordato con grande gioia.
Mboula è prettamente un’ala che può giocare indifferentemente su entrambe le corsie, potente fisicamente è veloce, ha nella progressione palla al piede il suo punto di forza, che viene ancora più accentuato grazie alla sua buona tecnica di base. Abile nell’uno contro uno, sa effettuare delle giocate e dei dribbling veramente spettacolari, in particolare la “ruleta” alla Zidane è una giocata che effettua con una certa confidenza. In possesso di un buon tiro con il piede destro, ha notevoli capacità balistiche (tira anche i calci di punizione), deve però migliorare con il mancino; troppo spesso infatti, va a mancare dei gol facili quando si trova sulla fascia destra e si accentra per calciare con il suo piede “debole”, non avendo un sinistro molto “educato”. Molto forte nello scontro fisico, dove sfrutta tutti i suoi 182 cm ed anche i suoi muscoli, già abbastanza formati; sa difendere molto bene la palla, resistendo con facilità anche ai contrasti più energici. Ha un discreto fiuto per il gol, ma allo stesso tempo sa essere generoso realizzando sempre un buon numero di assist durante la partita, d’altronde, provenendo dalla scuola del Barcellona, il gioco di squadra deve essere una caratteristica peculiare di qualsiasi giocatore.
Ha una forte personalità, sopporta bene le pressioni e gioca con sufficiente tranquillità anche i palloni “più caldi” del match: quelli dei momenti decisivi, dove si richiede una particolare giocata di qualità per risolvere una partita di difficile soluzione.
Tatticamente è la classica ala, in un calcio che premia i giocatori molto duttili, Mboula è un giocatore fortemente specializzato, che per caratteristiche tecniche è perfetto solamente per quel ruolo ed in altre posizioni sarebbe sprecato. Inoltre, le buone capacità aerobiche e la capacità di leggere il match, gli permettono di ricoprire con disinvoltura la sua zona di competenza, senza abbandonare i compagni nella fase di ripiegamento.
Naturalmente, come spesso accade per i migliori talenti del Barcellona, molte squadre inglesi si sono “fiondate” su Mboula; in particolare Manchester United, Chelsea ed il solito Arsenal, che per i giovani talenti balugrana ha un vero debole.
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