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| Come di consueto vi propongo il mio "editoriale"
In una settimana circa abbiamo avuto il camion a Nizza, il tentato massacro ad opera di un ragazzo afghano armato di coltello su un treno tedesco e ora quest altro disastro a Monaco . Avvenuto tra l altro nella civilissima Germania, ben più avanti di noi nell accoglienza e nell integrazione dei migranti.
Le conclusioni che mi sento di trarre sono tre:
1) Questi non sono atti di semplice terrorismo , ma fanno chiaramente parte di una azione DI GUERRA coordinata e orchestrata dall alto , dal noto stato islamico. Per quanto possiamo ancora fare finta di nulla?
2) La germania si aggiunge alla lunga e drammatica lista di nazioni occidentali colpite dal terrorismo islamico. Per quanto ancora non ne faremo parte? Vogliamo davvero aspettare che sia troppo tardi, di prendere decisioni drastiche sull onda delle emozione , sulle lacrime sui corpi delle vittime?
3) Forse è ora di rendersi conto che fiaccolate, #jesuis, gessetti colorati e foto profilo con bandiere hanno un semplice impatto simbolico , ma nella pratica non risolvono nulla e anzi possono essere interpretati come segni di debolezza e arrendevolezza. Non dobbiamo assolutamente sacrificare la nostra libertà, i nostri diritti e soprattutto la nostra umanità, ma al contempo non possiamo permetterci di rinunciare alla nostra sicurezza , sempre nel pieno rispetto dei valori democratici (come fa da molti anni Israele, che con il terrorismo islamico ha a che fare Da decenni, e non per questo ha rinunciato a diritti e democrazia ). Trovare il compromesso tra diritti e fermezza sta ai nostri governanti , che però si stanno dimostrando inadeguati a rispondere a queste minacce.
Dobbiamo ormai fare i conti con la paura, con la consapevolezza che nessuno di noi é al sicuro e che ogni momento rischiamo di trovarci in situazioni drammatiche.
Non mi vergogno ad ammetterlo : io ho molta paura.
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