| SEUL RILANCIA L'IPOTESI DI LANCIO IMMINENTE Corea Nord, pronti due missili a medio raggio Alle ambasciate straniere: «Lasciate il Paese» I missili sarebbero nascosti in un impianto non meglio identificato nei pressi della costa orientale
(Ansa) La Corea del Nord ha trasportato due missili a gittata intermedia sulla sua costa orientale e li ha posizionati sulla rampa di lancio. Lo rende noto l'agenzia sudcoreana Yonhap, che cita una fonte del governo di Seul. Il ministero della Difesa di Seul aveva annunciato lo spostamento di un primo missile. «È certo che la Corea del Nord, all'inizio della settimana, ha trasportato due missili Musudan a media gittata in treno verso la costa orientale e li ha caricati su mezzi equipaggiati per il lancio», ha detto la fonte. Intanto, nella continua escalation di tensione, la Corea del Nord ha invitato in mattinata tutte le ambasciate straniere a Pyongyang a prepararsi a evacuare. L'invito sarebbe stato genericamente motivato come legato alla «fase delicata del momento». Il Foreign Office britannico ha confermato che la propria ambasciata a Pyongyang ha ricevuto un messaggio dal governo nordcoreano che afferma che non può garantire la sicurezza delle sedi diplomatiche in caso di conflitto dopo il 10 aprile. Cameron: «Nordcorea minaccia, manteniamo missili» Rcd
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto13920 Invia contenuto via mail Link:LE DELEGAZIONI STRANIERE - Attualmente le ambasciate con sede a Pyongyang sono stimate in 24, in base a quanto risulta dai dati nordcoreani: Brasile, Bulgaria, Cambogia, Cina, Cuba, Repubblica Ceca, Egitto, Germania, India, Indonesia, Iran, Laos, Malaysia, Mongolia, Nigeria, Pakistan, Palestina, Polonia, Romania, Russia, Svezia, Siria, Regno Unito e Vietnam. Altre due Paesi, Svizzera e Italia, hanno uffici di cooperazione, e di recente anche la Francia ha manifestato la volontà di muoversi in tal senso. L'Italia, in particolare, è presente da poco più di 10 anni a seguito della normalizzazione dei rapporti diplomatici promossa nel 2000 dal ministro degli Esteri Lamberto Dini, con una visita a Pyongyang. Cina e Russia hanno, anche per motivi storici, una rappresentanza ben più grande delle altre, fuori dal compound diplomatico di Munsudong, dove sono concentrate la gran parte delle ambasciate europee. MENO DI DIECI ITALIANI NEL PAESE - Al momento in Corea del Nord si trovano meno di una decina di italiani. Nell'ufficio di cooperazione lavora un solo cittadino italiano mentre pochi altri, «meno di una decina», lavorano per agenzie internazionali di cooperazione. Lo dicono fonti dell'ambasciata italiana a Seul.
I MOVIMENTI - «All'inizio di questa settimana, il Nord ha spostato su treno due missili Musudan sulle coste orientali e li ha piazzati sulle rampe di lancio», ha detto un alto funzionario militare. Il Nord li sta nascondendo, in una mossa che fa ipotizzare un tentativo di lancio a sorpresa, ha aggiunto la fonte, che ha pure confermato quanto detto dal ministro della Difesa, Kim Kwan-jin che ha menzionato un solo missile, secondo cui non è chiaro l'obiettivo dell'iniziativa, se rivolta a un test o a una esercitazione militare. All'inizio della settimana, era già emerso che la Corea del Nord aveva spostato sulla costa orientale quello che si ritiene essere un Musudan, un vettore a media gittata, spingendo gli Usa a piazzare sistemi anti-missile speciali sull'isola di Guam. In risposta alle azioni militari, la Corea del Sud aveva poi deciso di inviare due cacciatorpediniere Aegis, equipaggiati con sistemi radar di rilevazione e contrasto anti-balistici, per seguire più direttamente la situazione sia sul mar del Giappone sia sul mar Giallo. Pyongyang, secondo i report delle agenzie di intelligence, non ha ancora provato il missile, presentato ufficialmente a ottobre 2008 nell'ambito di una delle solenni parate militari tenute sulla piazza Kim Il-sung, nella capitale nordcoreana.
Redazione Online 5 aprile 2013 | 16:50
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