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FAIR PLAY FINANZIARIO: SANZIONI PER INTER E ROMA. BENE MILAN, NAPOLI E JUVE

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gival92
view post Posted on 28/9/2014, 22:09 by: gival92

El Milan e poeu pù

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CITAZIONE (Sobery @ 26/9/2014, 17:43) 
CITAZIONE (gival92 @ 28/2/2014, 11:50) 
follia allo stato puro queste regole. ma cos'è questa moda di tener sempre conto del bilancio e farsi i ca**i altrui?! è la stessa cosa che sta accadendo a livello di stati con i debiti pubblici. ma che cosa pensano di ottenere così facendo, se non il declino di alcuni campionati come il nostro, che con l'obbligo di contenere i bilanci stanno rinunciando ad acquistare giocatori forti con la conseguenza di un crollo dei risultati calcistici?
se fossero applicate a tutte le squadre, alcune di esse (psg, monaco e probabilmente anche real e barca) non solo riceverebbero sanzioni ma dovrebbero essere radiate dall'albo delle squadre di calcio. come al solito sono regole fatte per avvantaggiare alcuni (squadre francesi e spagnole) a scapito di altre (italiane, che guarda caso prima di queste follie rigoristiche erano gli avversari più temibili a livello europeo).

Sono d'accordo con la seconda parte del tuo messaggio , ovvero: le regole dovrebbero essere applicate per tutti allo stesso modo.
Per quanto riguarda la prima parte non condivido che mettere delle regole sia farsi i c...altrui.
Il calcio è uno sport, deve vincere chi è più bravo non chi ha più soldi..
Altrimenti fra qualche anno ci saranno 3-4 squadre a farla da padrona e le altre a vivacchiare...
Troverai tutti i campioni in 4 squadre e altrove praticamente nessuno...
Ad esempio: se Juve e Real fanno a gara per Di Maria non è difficile capire chi la spunterà.
Ora: se sei più ricco perchè strappi sponsorizzazioni più grosse allora sei più bravo e chapeau ma se sei più ricco solo perchè dietro hai uno sceicco per il quale 100mln di euro sono spiccioli allora si rischia un circolo pericoloso.
Il fallimento del nostro campionato infatti non è assolutamente causa del FPF ma anzi è proprio causa della mancanza di regole reali sul FPF...
Se i campioni se ne vanno infatti è proprio perchè altrove c'è gente che per i loro ingaggi è disposta a pagare milioni su milioni.Per questo penso che ci dovrebbe essere un tetto uguale per tutti sia per gli ingaggi che per il costo dei cartellini.
Poi sarà il giocatore a scegliere quale squadra preferisce...ma se continuiamo cosi non si parlerà più di sport ma di mercenari che corrono dietro ad un pallone.
Sopratutto perchè troppo spesso i giocatori ricattano le società chiedendo ingaggi spaventosi sotto la minaccia di non firmare il rinnovo e andarsene a 0 e la società deve correre per trovare un'offerta decente.
Anche perchè con tutto il rispetto saremmo proprio noi italiani ad essere sfavoriti dall'assenza di regole visto che sceicchi qui non ne abbiamo e quindi saremo sempre obbligati o a inventarci i campioni o a doverli crescere per poi vederli andar via.
P.s. mi hanno riferito che l'NBA sotto questo profilo è rigidissima...qualcuno che la segue può dirmi come funziona e se è vero?

prima della crisi economica, o prima di calciopoli, scegli tu il punto di svolta, il fair play finanziario non esisteva e noi riuscivamo ad essere molto competitivi in europa proprio grazie ai grandi capitali investiti dai nostri presidenti e ai grandi fatturati generati dalle società (anche se all'epoca contavano meno rispetto ad ora e non ci sono dati che ne testimonino i volumi effettivi).
è chiaro che alle squadre italiane oggi l'applicazione del fair play finanziario non può fare che bene, ma ritengo sbagliato che un'autorità esterna supervisioni i bilanci di società private e imponga ad esse dei limiti di spesa. uno, se vuole e se può, deve poter spendere quello che desidera. se mi dovessi mettere nei panni di un tifoso del real madrid o di florentino perez e dovessi sentirmi dire che non posso più spendere come negli ultimi anni ma investire solo una parte del fatturato mi innervosirei e non poco, perchè uno deve essere libero di fare ciò che vuole, seppur nel rispetto della legge. a tal proposito, semmai, sarei contento che si verificasse la legittimità di tutti i debiti contratti dalle squadre spagnole (ma anche da certe inglesi) nei confronti di banche e di vari istituti di credito. questa è un'altra questione però, che non dovrebbe spettare alla uefa ma alle autorità di controllo nazionali.
con un'applicazione rigida del fpf è evidente che non si migliora la situazione del calcio italiano, ma al massimo si riduce il potenziale di spesa dei top club europei: non si risolverebbero comunque i mali del nostro calcio (e della nostra economia!) alla radice.
 
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