| Il mondo si prepara alla fine... del mondo La profezia dei Maya o l'asteroide Nibiru? In Rete siti e servizi per arrivare preparati all'ultimo giorno
MILANO - Sarà per il continuo cambio di data o per esorcizzare il pericolo della fine del mondo, ma la Rete sta accogliendo con freddezza la tanto annunciata data del 21 dicembre 2012, anzi del 21-12-2012, che è molto più d'impatto. Perfino i prepper, il movimento di persone che sono sempre pronte ad affrontare eventuali disastri e rivolgimenti sociali procurandosi cibi a lunga conservazione e rifugi di emergenza, sul loro sito affermano testualmente: «Tante, troppe volte, la comunità dei prepper in questi giorni viene interpellata riguardo ad un argomento di cui non gliene potrebbe fregare di meno: la fine del mondo».
Tra i bit le catastrofi annunciate da calendari Maya, precessioni degli equinozi o la collisione con l'asteroide Nibiru vengono surclassate da una convinzione: è tutta colpa del Gangnam style. Il video più visto nella storia di YouTube, con il cantante coreano Psy che balla mimando un cavallerizzo, sarebbe legato infatti a una profezia di Nostradamus. Ad affermarlo è lo studioso di astrologia William Leroy che riconosce una somiglianza tra il video e il versetto «Dalla calma del mattino, giungerà la fine. Quando del cavallo danzante il numero dei cerchi sarà nove». La spiegazione è ardita ma non manca di genio e analizza ogni singola frase dandole un senso. La calma del mattino sarebbe nelle origini coreane di Psy, visto che la parola Corea significa proprio la terra della calma del mattino. Il cavallo danzante è legato al balletto del cantante, che imita appunto un cavallerizzo, mentre i nove cerchi corrisponderebbero ai nove zeri che costituiscono un miliardo, ovvero il numero di visualizzazioni che, sempre secondo lo studioso, il video raggiungerà proprio il 21 dicembre 2012. Una previsione poi non troppo lontana visto che al momento il numero di visualizzazioni è oltre i 901 milioni e cresce a ritmo esponenziale.
Lo scienziato della Nasa David Morrison I PRONTI A TUTTO – Tra tante burle non manca chi prende il discorso sul serio. Il governo russo il 5 dicembre ha dovuto rassicurare i tanti cittadini impauriti dall'evento addirittura con un comunicato stampa e in Siberia si vende il kit «Apocalisse», un pacco con medicine, sapone, una corda che non lascia presagire niente di buono e, immancabile, una bottiglia di vodka. Curiosamente il pacchetto è in vendita presso un'agenzia matrimoniale, il prezzo è di 22 euro. Non scherza neanche la Nasa con il suo Ask an astrobiologist, servizio in cui i membri dell'agenzia spaziale americana rispondono alle domande del pubblico. Finora le domande sul Doomsday, il giorno del giudizio come lo chiamano negli States, hanno raggiunto quota cinquemila, dimostrando un certo interesse per l'argomento.
I SOCIAL NETWORK – Interesse che va al di là della scienza per sfociare nell'amore. Sempre dagli Usa è partito un sito per incontri amorosi tra catastrofisti. Si chiama Survivalistsingles.com, è gratuito, e in meno di due anni ha decuplicato i propri iscritti portandoli fino a oltre 4mila dai 400 del 2010. A giudicare dalle statistiche è chiaro che il mondo post-apocalittico sarà tutto al maschile, visto che le donne iscritte sono poco più di 1.300, meno della metà dei colleghi maschi. Per stare insieme è meglio quindi partecipare alla festa tutta italiana «La fine del mondo», che al momento su Facebook conta più di 170mila partecipanti pronti a scatenarsi al motto: «In questo giorno memorabile, come non organizzare una mega festa in tutto il pianeta, con alcol, musica, ragazze e ragazzi mezzi nudi che ballano e brindano alla fine del mondo?». Difficile dargli torto. Mentre su Twitter l'hashtag #Maya è tra i più ricorrenti degli ultimi giorni, su YouTube dominano i video pratici per affrontare la supposta catastrofe. Uno dei più tassonomici, tra il serio e il faceto, lo trovate in pagina.
Una gustosa vignetta sui Maya: «Ho spazio solo fino al 2012», «Questo farà perdere la testa a qualcuno prima o poi» I VIAGGI – Per non stare con le mani in mano non c'è di meglio che un bel viaggio, tanto che la casa editrice specializzata Moon ha preparato Exploring the Mundo Maya in 2012, un guida dettagliata attraverso Messico, Guatemala, Belize e Honduras alla ricerca dei luoghi sacri di questa antica civiltà. Chi preferisce sopravvivere può organizzare invece un giro a Bugarach, in Francia, o ad Angrogna, in provincia di Torino. Tra la bufala e la trovata pubblicitaria, si dice che i due minuscoli paesini saranno le uniche due località europee che scamperanno alla catastrofe. Ovviamente non c'è un fondamento scientifico a questa tesi ma nel dubbio meglio andarci.
TEMPO DI MUSICA – Come ogni viaggio, anche la fine del mondo merita una colonna sonora tutta sua. I forum sono in fermento per trovare le tracce adatte a trascorrere le ultime ore sulla Terra. Tra le italiane più gettonate si trovano «A che ora è la fine del mondo?» di Ligabue e «Gli spari sopra» di Vasco Rossi, mentre sul fronte anglosassone emergono la classica «It's The End Of The World» dei R.E.M, la più romantica «Alive» dei Pearl Jam, la ben più potente «Dead Embryonic Cells» dei Sepultura e l'immancabile «Until The End Of The World» degli U2. E la fine del mondo è servita. Alessio Lana
corriere
ahahah non ditemi che non ci state pensando ehehe
Certo che la trovata della corda è macabra...
Tranquilli che in molti si stanno preparando davvero e ho letto di miliardari che hanno acquistato dei bunker....
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