| L'incognita Niang
Quanti pareri contrastanti spesi sul giovane M'Baye Niang, uno degli acquisti più economici e chiacchierati della campagna rossonera. Eccezion fatta per Traorè e Montolivo, quello dell'ex Caen è forse l'affare meno esoso per le casse rossonere. Certo trattasi di un ragazzo non ancora maggiorenne, ma tenuto conto dei margini di miglioramento e delle buone qualità, il rischio è quantificabile in percentuale pari a zero. Poco più di 1,5 milioni verranno versati dal Milan nelle casse del Caen, nulla se si pensa al giocatore in prospettiva. "E' un buon elemento, rude, dotato di fisico, ma scarsa tecnica", "E' considerato il nuovo Henry", "Henry alla sua età era tutt'altra cosa", "Deve giocare e sentire fiducia", "Inspiegabile l'investimento del Milan, deciso a non spendere per Kakà e protagonista nell'affare Niang". Tanti e contrastanti i parere e giudizi spesi riguardo al 17enne, il più saggio è forse proprio quello del ragazzo: "Henry è Henry, Niang è Niang". Semplice e lineare, il sunto dell'attaccante non fa una grinza. Inutile sparare a zero senza conoscere il reale valore del giocatore e senza averlo ancora visto all'opera in Italia, a ciò vanno sommati l'ambientamento e un percorso di crescita, da attendere con pazienza.
tmw
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