Nato in Normandia da genitori provenienti dalle Isole Mauritius, Dhorasoo ha vissuto una discreta carriera fino al suo arrivo in Italia, che di fatto gli ha cambiato l’esistenza (e non in meglio). Ha esordito con il Le Havre, per poi mettersi in luce da protagonista con la maglia del Lione con cui vinse 2 titoli e due Supercoppe di Francia, tra il 2002 e il 2004. Ciò gli valse la chiamata del Milan, alla ricerca di un centrocampista di quantità, che lo prelevò a parametro zero. Nei rossoneri allenati da Carlo Ancelotti il francese trovò poco spazio e collezionò, tra l’altro, 3 sole presenze da subentrante in Champion’s League. Deciso a trovare un posto nella rosa della Nazionale francese che avrebbe disputato il Mondiale tedesco, accettò di tornare in Francia, al Paris Saint Germain, nella stagione 2005/06.
Con i parigini conquistò il posto da titolare e a fine annata l’agognata convocazione per la competizione iridata. Relegato, però, in panchina durante la rassegna, scese in campo solo per una decina di minuti, prima che scoppiasse una polemica relativa ad un film amatoriale da lui prodotto con una propria telecamera. Il documentario raccontava la vita del ritiro francese dal punto di vista di una riserva o “sostituto” (“The Substitute”, per l’appunto, fu il titolo originale del film). L’uscita di questo filmato provocò molte discussioni e la conseguente esclusione dai Bleus del centrocampista. Anche l’inizio della stagione successiva non fu migliore, dato che il 10 Ottobre 2006 fu messo fuori squadra anche dal suo club, il PSG, dopo sole 3 presenze in campionato. Anzi, fu licenziato in tronco per motivi disciplinari: in rotta con l’allenatore che lo mandava a giocare con i ragazzini delle riserve.
Dhorasoo aspirava a qualcosa in più, soprattutto dopo i Mondiali da “substitute”, e se ne lamentò direttamente sui giornali, accelerando la rottura con dirigenti e spogliatoio. Restò praticamente inattivo per tutto il resto della stagione ma non si perse d’animo: oltre al film, che aveva sollevato un polverone d’estate tra il Commissario Tecnico ed gli ex compagni della Nazionale contrari alla diffusione di immagini considerate private, si è dedicato all’altra grande passione, il Poker. Un gioco che gli ha dato modo di ironizzare sul suo status di disoccupato partecipando ad un torneo on-line intitolato: “Fate fuori Dhorasoo”. Al vincitore, 1.000 Euro di premio. Ma il richiamo del campo era troppo forte: anche se in chiaro deficit fisico, nell’estate del 2007 si è accasato al Livorno per tornare a giocare Serie A. Ma le cose non andarono affatto bene, poiché Giancarlo Camolese lo snobbò completamente. Il trainer amaranto lo fece scaldare per due volte contro la Lazio, per poi farlo riaccomodare in panchina, e lo escluse poi dall’elenco dei convocati per la gara contro il Parma. Dhorasoo non ci ha visto più quando il tecnico lo invitò a giocare con la “Primavera” anziché in prima squadra. Questo fu il preludio alla rescissione del contratto, avvenuta poco prima della sosta natalizia del campionato, senza aver totalizzato neppure una presenza. E poi, l’11 Gennaio 2008, in un’intervista ad una TV francese, arriva l’annuncio del suo ritiro dal calcio giocato, all’età di 34 anni. «Sono un po’ triste», disse. «Ma anche contento perché è la decisione giusta». Bravo Vikash, ne siamo convinti anche noi.
«Mi sento come un ragazzino che sta per realizzare un grande sogno. Un sogno che spero possa durare al di la’ dei due anni previsti dal contratto e che possa essere coronato da tante soddisfazioni e successi collettivi sia in campo nazionale che internazionale»
(Vikash Dhorasoo, centrocampista Lione, dopo la firma del contratto con il Milan)
«Sono molto emozionato e anche molto felice di essere qui. Per me e’ un sogno che si realizza»
(Vikash Dhorasoo, centrocampista Milan, durante le visite mediche)
«Preferisco giocare sulla fascia, ma nel corso della mia carriera sono stato utilizzato in molte posizioni e dare soddisfazione all’allenatore per me e’ la cosa più importante»
(Vikash Dhorasoo, centrocampista Milan)
«Sono veramente fiero e orgoglioso di essere qui e di far parte di un gruppo così’ importante. Spero di poter portare anch’io qualcosa di buono come i grandi francesi che mi hanno preceduto qui e di aiutare il Milan a vincere»
(Vikash Dhorasoo, centrocampista Milan, durante la presentazione)
«Dhorasoo e’ un giocatore essenziale e un uomo intelligente. Ha senso dell’umorismo, cultura, gli piace conoscere le cose. Una bella persona»
(Carlo Ancelotti, allenatore Milan)
Col Milan: 16 presenze, 0 gol