CATANIA-INTER 1-2
Una doppietta di Cambiasso in 4’ salva l’Inter e regala a Leonardo il secondo successo consecutivo in altrettante partite sulla panchina nerazzurra. Dopo un primo tempo sonnolento e assolutamente privo di emozioni, il Catania si illude passando in vantaggio al 71’ con Gomez dopo un’azione confusa sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra. Ma l’Inter, fino a quel momento molto statica e leggera, risponde nel giro di 8 minuti con grande carattere. Al 74’ Stankovic serve un assist perfetto per Cambiasso, che controlla bene davanti ad Andujar bucando l’estremo rossazzurro, e al 79’ è ancora Cambiasso che, di testa, gonfia la rete raccogliendo un cross spettacolare di Maicon dalla destra. L’Inter risale così a -11 dal Milan, con due partite ancora da recuperare.
LAZIO-LECCE 1-2
Partita dalle mille sorprese all'Olimpico dove di scontato si è visto veramente poco. Finisce 2-1 tra Lazio e Lecce in un match in cui a farla da padrone sono i penultimi in classifica contro quei secondi praticamente irriconoscibili. Il match si sblocca al 39’ con l’autogol di Muslera che insacca di schiena su palo di Jeda. Il pareggio arriva in avvio di ripresa con Mauri che supera Rosati trovando al volo l'angolo giusto. Ma Grossmuller sul finale porta il Lecce al vantaggio e alla prima vittoria in trasferta dopo due anni di astinenza.
FIORENTINA-BRESCIA 3-2
Partita pazzesca al Franchi, con i viola di Mihajlovic trafitti nel primo tempo da due gol fantastici firmati da Diamanti (sinistro a giro sotto l’incrocio) e Cordova (punizione liftata a fil di palo). I padroni di casa tornano negli spogliatoi tra i fischi e non riescono a reagire nemmeno in avvio di ripresa, ma negli ultimi 20 minuti succede di tutto: Gilardino accorcia di testa al 72’ con la complicità di Sereni e all’86’ arriva anche il 2-2 di Santana, che insacca in tap-in al termine di una grande azione di Babacar; ma non basta, perché due minuti dopo Ljajic firma anche il sorpasso di destro sfruttando l’ottima sponda di Gilardino. Finisce quindi 3-2 per la gioia di una Fiorentina che spera di aver ritrovato così l’entusiasmo giusto per ripartire nel 2011 con un altro ritmo.
PARMA-CAGLIARI 1-2
Vincono con il cuore gli uomini di Donadoni sul campo del Tardini. Nel primo tempo un devstante Acquafresca si riprende il Cagliari con una splendida doppietta, prima con un tiro da fuori e poi con un bel diagonale su assist di Cossu. Nella ripresa il Parma parte forte e tenta la rimonta, Giovinco accorcia le distanze e prova ad illuminare ma i sardi resistono e ripartono in contropiede. C’è spazio anche per le recriminazioni, manca un penalty per parte, ma – dopo due sconfitte consecutive – è meritata la vittoria dei rossoblu
BARI-BOLOGNA 0-2
Il Bari non riesce a dar seguito al successo nel derby di Lecce e crolla malamente in casa contro un Bologna abile e cinico. Tra i padroni di casa solo Okaka si danna l’anima, ma non riesce a pungere, mentre dall’altra parte il Bologna si esalta grazie al bel gol di Albin Ekdal nel finale del primo tempo, cui segue il 2-0 del solito Marco Di Vaio, che al 69’ fredda Gillet in due tempi chiudendo i conti.
CHIEVO-PALERMO 0-0
Bella partita, ma senza reti, quella del Bentegodi tra Chievo e Palermo. La gara finisce 0-0 dopo un match dinamico, ricco di ribaltamenti di fronte e di occasioni per entrambe le parti. Nella prima fase di gioco è il Chievo a fare la partita, poi il Palermo cresce mentre la nebbia, che impedisce ai portieri una visuale ottimale, pian piano si dirada. Nonostante ciò, il gol non arriva mai, ma né Pioli, né Rossi possono aver nulla da recriminare sull’impegno profuso in campo dai propri giocatori.
CESENA-GENOA 0-0
In un pomeriggio ricco di adrenalina, fa quasi notizia il noiosissimo pareggio a reti bianche di Cesena. A differenza del match di Verona, infatti, Cesena e Genoa si accontentano di un punticino che in pratica smuove leggermente la classifica di entrambe. Le due squadre scendono in campo per risparmiare energie anche dopo il turno di giovedì e decidono in pratica di non farsi male a vicenda. Ne esce fuori così un pareggio sbiadito e senza un minimo di interesse.
SAMPDORIA-ROMA 2-1
L’avvio è spumeggiante, divertente e ricco di emozioni. La Samp, infatti, gioca a ritmi elevatissimi che evidenziano tutti i limiti di rodaggio di un centrocampo giallorosso piuttosto improvvisato. Guberti cerca gloria contro gli ex compagni, mentre Pozzi si sfianca per strappare consensi e fiducia da parte di tifosi e tecnico. Proprio sull’asse Guberti-Pozzi nasce la prima palla gol della sfida, con il giovane bomber che manda di poco a lato un perfetto assist del compagno (11’). La Roma sbanda, e un minuto dopo rischia ancora tantissimo sull’incursione di Poli: tiro sporcato e palla alta sopra la traversa. Ma nel miglior momento del Doria, la Roma passa con una magia personale di Vucinic. Irresistibile il montenegrino che parte da centrocampo, fa secco due avversari, entra in area e fulmina Curci con un bolide che si infila sul secondo palo. Una magia che cambia radicalmente l’inerzia della sfida.
La Roma, infatti, cresce in maniera esponenziale grazie alle fiammate del duo Vucinic-Menez che si esalta negli spazi lasciati dalla difesa doriana. Ziegler, su punizione, fa la barba al palo ma è l’unico guizzo di una Samp che per il resto si affida alle prodezze di Curci. Il giovane portiere blucerchiato, infatti, è costretto agli straordinari al 36’ sul sinistro radente di Borriello e al 43’ sulla sassata di Menez. L’ultimo brivido però lo regala a Marilungo che, a tu per tu con Julio Sergio, si fa ipnotizzare per ben due volte dall’attento e preciso portiere brasiliano.
La ripresa si apre con l’ingresso di Juan che rileva un Mexes in non perfetta forma fisica. Il difensore brasiliano, però, diventa presto protagonista in negativo quando al 55’ si addormenta e regala clamorosamente palla a Palombo: il capitano blucerchiato si invola verso la porta ma viene steso in maniera netta da Julio Sergio. Oltre alla beffa, anche il danno perché Rocchi espelle l’estremo difensore giallorosso e assegna un calcio di rigore sacrosanto. Ranieri richiama Menez inserendo Doni, che però non può nulla sulla conclusione centrale di Pozzi.
Il pareggio infiamma il pubblico di Genova che si trasforma presto nel dodicesimo uomo in campo per Palombo e compagni grazie anche all’entusiasmo portato da Federico Macheda che fa così il suo esordio in Serie A. Juan, nel frattempo, vaga in campo ancora disperato per il precedente errore ma il pomeriggio del brasiliano non è certo finito. All’84’, infatti, su un cross di Mannini il brasiliano si addormenta dopo un contrasto con Macheda e favorisce l’inserimento di Guberti che da due passi sigla il più classico dei gol dell’ex. Una pugnalata tremenda che affossa una Roma stanca e senza idee: prova a scuoterla Borriello ma non basta. Così come non bastano le due espulsioni nel finale di Lucchini e Gastaldello (entrambi per doppia ammonizione) e l’ingresso tardivo di un Totti che fa solo in tempo ad animare una mini-rissa con Palombo.
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http://it.eurosport.yahoo.com/09012011/45/...de-l-inter.html
