| Al contrario della maggior parte degli italiani non ho mai considerato Bearzot un grandissimo del calcio. Lo considero un'icona ed una persona di valore,legata, a doppio filo,a quel Mondiale '82 che,per tantissimi motivi,era e sarà irripetibile. Come giocatore non era niente di speciale. Fu un classico mediano dai piedi rozzi,che compensava il deficit tecnico con un agonismo superiore alla media. Non per nulla,salvo le parentesi nel Catania e nella maiamata,fece il 90% della sua carriera nel Toro. Il tremendismo granta diceva di sentirlo dentro e lo dimostrò con i fatti fino... fino al suo appendere le scarpe al chiodo e diventare allenatore. All'inizio rimase ai margini ad imparare,da Rocco,poi cominciò la sua gavetta,dalle giovanili,e dal Prato,fino alla nazionale maggiore dove,con una squadra fortissima,non riuscì però a vincere il Mondiale '78 promesso dai generali alla selecion. Si rifà,come tutti sappiamo bene, nell'82 quando,nonostante avesse sempre convocato lo zoccolo duro del Torino che vinse il mitico scudetto del '76 decise di rinnegare il suo passato,assecondare la piazza (e certa dirigenza), convocando praticamente tutta la Juventus dell'epoca. La cosa strana fu che,questa scelta,inizialmente,gli portò sfortuna, e nesspure i consensi delle masse bianconere. Le masse di tifosi degli altri colori sociali,forse per ripicca, gli fecero piombare addosso critiche (gran parte condivisibili) feroci,alimentate dalla gran parte della stampa. Tali e tante che decise di isolare la squadra, vietando conferenze e perfino di leggere i giornali! E quella fu,più di qualsiasi 4-3-3 o 4-4-2, la scelta decisiva. Perchè la squadra era già una grande squadra e,salvo Rossi,un azzardo dopo la pausa forzata dovuta (ahinoi..) al calcioscommesse,per il resto praticamente giocava a memoria (dato che,come detto,era composta dal blocco Juve). Lui fu bravo a motivarla e soprattutto a dire le cose in faccia. Vinse pure,quindi,a maggior ragione qui dove si sale sempre e solo sul carro "giusto", non posso dissentire. Però mi chiedo.. Sinceramente, chi non avrebbe fatto grandi risultati con quella squadra? Stiamo parlando di un 11 composto da Conti,Scirea,Graziani,Zoff... non esattamente giocatori comuni e per di più all'apice della carriera. Certo,esser forti sulla carta,non significa vittoria automatica,però,riconoscendo la sua bravura come motivatore,rimango convinto che,da tecnico non fosse niente di speciale. Infatti,salvo in azzurro,non fu mai scelto da nessuna squadra italiana. Non certo solo perchè personaggio scomodo. In ogni caso onore a lui ed alla sua strana coerenza. Se uno come Cesarone Maldini ha pianto ,oggi,sapendo della sua scomparsa,vuol dire che era davvero un grande uomo ed io,a questo,ben prima che alle questioni calcistiche,mi inchino. TI saluto vecio.
Edited by Eddie Felson - 21/12/2010, 16:12
|
