"Tra Totti e Del Piero mi tengo Totti"
Un ritorno da ex senza polemiche ("Blanc? Preferisco parlare di calcio"), una determinazione feroce ("Dentro sono grintoso") e la consapevolezza di avere per le mani una squadra "che ha carattere, qualità e continuità". Alla vigilia della sfida contro la Juve, Ranieri prova a caricare l'ambiente, dice "che la Juve ha grandi campioni e un grande allenatore", ma chiarisce anche che "io voglio vincere sempre, qualunque avversario mi trovi di fronte".
Poi, chiaro, la Juve è la Juve e anche a voler lasciar stare il passato la gara è di quelle che contano: "Al di là dell'avversario - dice Ranieri - si tratta di un grosso ostacolo. Affrontiamo una grossa squadra, forte, messa bene in campo e fatta da campioni che possono risolvere la partita in ogni momento. Ma non sarà questo incontro a darci una spinta per lo scudetto: sono tutte le partite e tutte le vittorie che danno questa energia".
Già, una vittoria dopo l'altra perché, come spiega bene il tecnico giallorosso, "gli esami non finiscono mai. Arriviamo meglio di loro alla partita? Non direi, dato che loro sono ancora davanti a noi in classifica. Per due anni - continua - la Roma ha sfiorato lo scudetto. Dobbiamo lavorare e superare volta per volta gli ostacoli che ci si presentano davanti per poter lottare anche quest'anno".
Tra gli ostacoli, però, c'è anche una lista di infortunati lunga così che non accenna ad accorciarsi viste le assenza in parte impreviste di Pizarro e Perrotta: "Giocherà Greco? Deciderò nelle prossime ore se farlo giocare dall'inizio. Ha fatto due ottime partite entrando col Basilea e con la Lazio. Poi ha giocato tutta la partita con la Fiorentina e ha avuto i crampi. Domani non gli verranno".
Resta da capire chi sarà della partita tra gli attaccanti: "Menez - spiega - gioca bene in qualunque posizione. Se potrà giocare insieme a Totti, Vucinic e Borriello? E ci mettiamo dentro anche quelli della Primavera? Quando vuoi lottare su tre obiettivi devi avere tanti validi campioni, poi a turno giocheranno a seconda di chi sta meglio. Bisogna accettare questo perchè le grandi squadre hanno grandi campioni".
Menez sicuro, insomma, poi si vedrà: "Ogni campione ha le sue caratteristiche - dice -. Totti e Vucinic si conoscono da tanto tempo. Borriello invece ha fatto un movimento nell'ultima partita che Totti non si aspettava. Ma la forza dei campioni è che sanno giocare in sintonia e in breve tempo. Se è difficile mandare Totti in panchina? Non è difficile perchè devo fare il bene della Roma. Il difficile non è mandare in panchina Totti, ma non convocare giocatori come Antunes, che si allena sempre e non lo convoco mai. Mi dispiace molto. Con Totti c'è una corsia preferenziale nel senso che ci intendiamo molto. Ma questo non cambia le mie scelte per il bene della Roma. Non mi sono mai pentito di aver mandato in panchina Totti".
Infine un piccolo giochino: chi butterebbe dalla torre tra Totti e Del Piero? "Da allenatore della Roma - sorride - mi terrei Totti".
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