AC Milan Forum [Milan Forum, Partite Milan, Foto Milan, Scommesse Milan, Storia Milan e molto altro...]

SARAH,CORPO IRRICONOSCIBILE LO ZIO: "L'HO STUPRATA DOPOAVERLA UCCISA"

« Older   Newer »
  Share  
Marty-monella22
view post Posted on 7/10/2010, 11:03




Il corpo di una ragazza, probabilmente quello di Sara Scazzi, è stato recuperato pochi istanti fa nel luogo in cui era stato nascosto. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, in conferenza stampa. Il passaggio della bara di metallo grigio usata per il recupero del corpo di Sara Scazzi è stato salutato da un applauso dei presenti, molti dei quali non hanno potuto trattenere le lacrime. Tra le decine di persone che hanno atteso vicino al podere in cui si trova il pozzo nel quale era stato gettato il corpo, tanti erano sul posto fin dalla notte scorsa. Il carro funebre con a bordo la bara si è poi allontanato, scortato dai carabinieri.

ZIO: "L'HO STUPRATA DOPO AVERLA UCCISA" «L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già morta»: è la rivelazione agghiacciante che ha fatto agli investigatori Michele Misseri, zio di Sara Scazzi e suo omicida. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.

CORPO IN PESSIME CONDIZIONI L'autopsia sul corpo di Sara Scazzi sarà fatta - lo ha annunciato il procuratore Franco senbastio in conferenza stampa- ad eseguirla sarà il prof.Luigi Strada. Sarà effettuato - ha aggiunto - l'esame del Dna. Dalla conferenza stampa è anche emerso che il corpo della ragazza era in pessime condizioni. Il corpo di Sara è in uno stato che non lo rende riconoscibile: lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, parlando con i giornalisti. Dopo oltre 40 giorni in acqua il corpo si stava disfacendo: è in stato colliquativo, ha aggiunto il magistrato.

SEQUESTRO PERSONA E OMICIDIO VOLONTARIO Al momento le accuse contestate a Misseri sono sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere. Lo detto poco fa, nell'incontro che sta tenendo con i giornalisti, il procuratore Franco Sebastio.

ZIO HA PORTATO INQUIRENTI SUL LUOGO Michele Misseri, lo zio di Sara, «ha confermato di aver ucciso la povera fanciulla e ha indicato il posto dove il cadavere era stato da lui nascosto; ci ha portati sul posto e, quindi, ci ha consentito di fare i dovuti accertamenti». Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio. Il luogo in cui è stato trovato il corpo «non è un pozzo, è una sorta di covo interrato all'interno del suolo con un foro d'ingresso di poche decine di centimetri coperti da rami, foglie e pietre, quindi era praticamente impossibile accertarne l'esistenza, addirittura probabilmente passandoci sopra». «Il buco - ha aggiunto - è stato scoperchiato ed è stata accertata la presenza di un cadavere» di sesso femminile «con i capelli biondi» che sarà compiutamente identificato «anche attraverso l'esame del Dna».

PROCURATORE: DOLORE PER COM'E' FINITA «Dolore» per la conclusione della vicenda è stato espresso poco fa dal procuratore Franco Sebastio nel corso della conferenza stampa che si sta tenendo a Taranto. Una vicenda - ha detto - «che ha segnato un pò l'animo di tutti noi che abbiamo lavorato».
«Abbiamo seguito la linea della massima riservatezza, perchè l'indagine è complessa e delicata, e della massima ponderazione perchè non ci siamo fatti prendere la mano dalla fretta». È quanto ha detto poco fa il procuratore Franco Sebastio, nell'incontro con i giornalisti che si sta tenendo a Taranto.
L'interrogatorio in cui Michele Misseri, lo zio di Sara, ha confessato di aver assassinato la nipote Sara Scazzi «è stato secretato». Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, che non ha voluto fornire alcun particolare sul contenuto dell'atto.

MAMMA CHIUSA IN CASA «La mamma di Sara è chiusa in cucina, a casa, con la sorella Emma e stiamo attendendo notizie ufficiali in ordine al recupero del corpo». Lo ha detto poco fa uno dei legali della famiglia Scazzi, parlando con una giornalista di Canale 5, nella trasmissione 'Mattino5'. «È chiaro che le indagini - ha detto il legale - hanno preso una indicazione precisa proprio dal ritrovamento del telefonino, e da quel momento è cambiato un pò tutto, anche come sensazioni. Qualcosa si è capito. Le coincidenze erano veramente sorprendenti e formidabili e quindi anche Concetta ha cominciato a capire che c'era qualcosa che non funzionava». «Però ovviamente - ha aggiunto il legale - non ha detto niente. Ha continuato a mandare messaggi di serenità, di indagare sulla famiglia, di agire nel massimo rispetto. Ed è quello che è stato fatto. Ieri sera purtroppo il tragico epilogo». Si sono sentite le due sorelle?, è stato chiesto dallo studio, facendo riferimento alla moglie dell'assassino di Sara, Michele Misseri. «Io credo di no, credo che l'ultima volta che si sono sentite le due sorelle - ha detto il legale - è stato ieri sera, quando è cominciata a circolare la notizia. Noi chiedevamo dov'era il marito. Abbiamo intuito che se Cosima e Valentina erano fuori e il marito era dentro... cominciavano a circolare notizie tragiche e quindi volevamo sapere se Michele era ancora lì».

TELEFONINO SVOLTA PER LE INDAGINI La vera svolta nelle indagini sul delitto di Sara Scazzi - per i carabinieri del Rac, un nuovo reparto che si occupa tra l'altro di definire i profili psicologici dei possibili autori di crimini - ha coinciso con il ritrovamento del telefonino della ragazza. Secondo quanto si apprende, infatti, la consegna del cellulare bruciato da parte di Michele Misseri è stata una sorta di 'segnalè mandato, più o meno inconsciamente, da una persona alle prese con un peso evidentemente insopportabile. La consegna del telefonino agli investigatori da parte dello zio di Sara ha immediatamente orientato gli specialisti del Rac (Reparto Analisi Criminologiche) ad indagare a fondo proprio su di lui, come poi è stato fatto.

MISSERI HA FATTO TUTTO DA SOLO Avrebbe fatto tutto da solo Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio della nipote Sara Scazzi. È quanto si apprende da fonti investigative, secondo cui l'uomo non avrebbe goduto di alcuna complicità. Si sarebbe trattato, inoltre, di un delitto non pianificato, ma maturato e portato a termine in tutta la sua brutalità quando l'uomo si è trovato a tu per tu con la nipote.

NEGA PER TRE ORE, POI CONFESSA Ha negato per tre ore ogni addebito Michele Misseri, poi però, incalzato dai carabinieri, ha confessato l'omicidio della nipote Sara Scazzi. L'uomo, secondo quanto si è appreso, ha successivamente ripetuto la confessione resa agli investigatori anche davanti al magistrato, con il quale ha ammesso direttamente le sue responsabilità.

CORPO TROVATO NUDO È nudo e in posizione fetale il corpo di Sara Scazzi nel pozzetto per il recupero di acqua piovana nel quale è stato gettato. Lo si è appreso da fonti investigative. Le operazioni di recupero del cadavere - a quanto si è saputo - si sono quasi concluse, mancherebbero ancora qualche decina di minuti.

AD AVETRANA LUTTO CITTADINO Il lutto cittadino sarà proclamato ad Avetrana (Taranto) nel giorno dei funerali di Sara Scazzi, che dovrebbero svolgersi in uno «spazio grande», forse il campo sportivo o il palazzetto dello sport. Lo ha detto ai cronisti poco fa il vicesindaco del paese, Alessandro Scarciglia, che si trova - come decine di altre persone - nella zona dove è stato trovato il cadavere della ragazza. Scarciglia ha precisato di aver già parlato con il sindaco, Mario De Marco: la possibilità di tenere i funerali in uno spazio grande, adeguato a contenere la folla che vi parteciperà, è già stata esaminata con il parroco, don Dario De Stefano.

COMPAGNI DI SARAH NON ENTRANO IN CLASSE I compagni di scuola di Sara Scazzi non sono entrati in classe stamani e hanno deciso di raggiungere Avetrana (Taranto), dove qualcuno di loro è già arrivato, proprio dove è stato trovato il cadavere della ragazza. Sara Scazzi doveva cominciare l'anno scolastico nella classe seconda A dell'istituto alberghiero «Mediterraneo» di Maruggio (Taranto), un centro ad alcuni chilometri da Avetrana.

DECINE DI PERSONE IN ATTESA Decine di persone, insieme a cronisti e cinefotoperatori, sono in attesa che il cadavere di Sara Scazzi venga trasferito dal campo dove è stato trovato, in un pozzo, a luogo dove sarà eseguita l'autopsia. Fra i presenti vi sono diversi ragazzi, amici e conoscenti di Sara, che allontanano i giornalisti se questi ultimi cercano di avvicinarli per parlare con loro. I Carabinieri continuano a tenere sbarrata la strada di accesso al podere di Michele Misseri, zio della ragazza e reo confesso dell'omicidio.

IL RECUPERO Il pozzo - a quanto si è saputo - non è profondo, ma presenta strettoie: inoltre il cadavere sarebbe coperto con pietre. Il pozzo dove si lavora è uno dei tantissimi delle campagne della zona, alcuni soltanto dei quali sono censiti, molti altri non lo sono e molti sono addirittura abusivi. A quanto si è saputo da fonti inquirenti, la cavità nella quale è stato gettato il corpo di Sara è un inghiottitoio che porta ad un pozzetto di raccolta di acqua piovana. L'apertura sul piano di calpestio era un buco di un diametro di poche decine di centimetri: per consentire dunque l'accesso per il recupero del cadavere è stato necessario lo sbancamento di terreno tutt'attorno, terreno in gran parte roccioso. Più facile era stato per lo zio introdurre invece il cadavere - se verrà confermata la ricostruzione fatta sinora - data l'esilità del corpo della piccola Sara.

«L'HO UCCISA IO» Ha detto agli inquirenti. "L'ho strangolata in una cantina, quindi ho bruciato i vestiti e gettato il cadavere in una buca". Così la triste vicenda di Sarah Scazzi giunge all'epilogo. I carabinieri hanno trovato il cadavere intorno all'1.30 di giovedì in una fossa profonda un'ottantina di centimetri nelle campagne tarantine. E' stato necessario anche l'intervento dei sub perché la buca era piena d'acqua. Il corpo saponificato di Sarah è emerso dopo pochi minuti di ricerche. «La notizia che non volevamo arrivasse, è arrivata», ha detto uno dei legali della famiglia Scazzi, Walter Biscotti. «Il ritrovamento del telefonino - aggiunge - ha dato velocità all'attività investigativa. È stato un chiaro tentativo confessorio da parte di Michele Misseri»

LA CONFESSIONE A guidarli la confessione fatta dallo zio Michele Misseri, nel corso di un interrogatorio- fiume durato tutta la giornata di mercoledì nel comando provinciale dei carabinieri di Taranto. L'uomo è in stato di fermo. La ragazzina di 15 anni sparì il 26 agosto scorso ed è stata uccisa il giorno stesso. Il corpo di Sara è stato trovato non lontano dalla contrada in cui l'uomo, lo scorso 29 settembre, ritrovò in circostanze ritenute poco credibili il cellulare della giovane. Fu quella la prima, vera traccia di lei dopo oltre un mese dalla scomparsa.

LO ZIO IN STATO DI FERMO PER OMICIDIO VOLONTARIO Lo zio di Sara Scazzi, Michele Misseri, è stato posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario della nipote.

MAMMA A CHI L'HA VISTO La mamma di Sara, Concetta Serrano, ha appreso delle ricerche del corpo della figlia mentre era in collegamento in diretta con il programma di Rai 3 'Chi l'ha visto?' al quale partecipava dall'abitazione di Michele Misseri. Quando le voci si sono fatte insistenti la conduttrice, Federica Sciarelli, ha chiesto alla donna se non preferisse allontanarsi dalla casa. Concetta ha risposto: "E' meglio", e accompagnata da uno dei suoi avvocati ha lasciato l'abitazione.

LA VICENDA DEL CELLULARE Misseri, con un compagno di lavoro, aveva ripulito un uliveto dalle foglie secche. L'indomani - dichiaro' agli investigatori - accortosi di aver lasciato sul campo un cacciavite, vi aveva fatto ritorno e tra la cenere aveva trovato il cellulare semibruciato di Sara privo della batteria e della carta sim. La versione suscito' sorpresa per la coincidenza che fosse stato proprio un parente stretto a ritrovare il telefonino. Oltre a zio Michele, i militari hanno ascoltato ieri per ore anche le dichiarazioni di sua moglie, Cosima Spagnolo, e della figlia maggiore Valentina, sorella di Sabrina, la cugina che la quindicenne di Avetrana doveva incontrare per andare al mare il 26 agosto scorso e nella casa della quale non e' mai arrivata. I tre componenti della famiglia Misseri erano stati convocati in caserma quali persone informate sui fatti. Ad ascoltare i loro racconti il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, e i pm titolari dell'inchiesta, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero.
Il ritrovamento del cellulare di Sarah, a oltre un mese dalla scomparsa, fu ritenuto un vero e proprio depistaggio. Qualcuno sostenne che forse era intenzione di qualcuno mettere in difficolta' zio Michele perche' l'apparecchio, la sera prima, non era stato notato, e collocato in modo da non distruggerlo, vicino alle stoppie ma non all'interno.

LA SCOMPARSA IL 26 AGOSTO Di Sarah Scazzi non si avevano più notizie dalle 14.30 del 26 agosto scorso quando la ragazzina quindicenne di Avetrana (Taranto) era scomparsa mentre si recava a prendere la cugina Sabrina per andare al mare. A quell'ora l'ultima telefonata, proprio con Sabrina. Dalle 14.42 il cellulare di Sara è rimasto definitivamente spento. Ecco le tappe fondamentali di questi 42 giorni: 26 agosto: Sara scompare ad Avetrana intorno alle 14.30; 30 agosto: a quattro giorni dalla scomparsa si comincia a mobilitare anche un gruppo su Facebook; 31 agosto: gli investigatori cominciano ad avvalorare l'ipotesi di un rapimento; amici e conoscenti si mobilitano e affiggono manifesti; 2 settembre: l'appello del sindaco di Avetrana, «Chi sa qualcosa di Sarah parli»; 6 settembre: si riapre l'ipotesi della scomparsa volontaria per alcune frasi di Sara tratte dal web e dal diario; 6 settembre: l'appello della mamma di Sara a Napolitano; 9 settembre: il capo dello Stato assicura massimo impegno nelle ricerche; ad Avetrana fiaccolata; 12 settembre: per Sara anche uno striscione in campo prima della partita di calcio Lecce-Fiorentina; 24 settembre: la famiglia di Sara richiede la consulenza dell'ex numero uno dei Ris Garofalo; 29 settembre: Michele Misseri, lo zio di Sara, riferisce di aver trovato il cellulare della ragazza in un campo; 30 settembre: la cugina Sabrina viene ascoltata a lungo dagli inquirenti; 1 ottobre: il procuratore di Taranto sul ritrovamento del cellulare: 'non credo a coincidenze quando sono troppe'; 2 ottobre: da un sit in di compagni di classe spuntano storie di dissidi tra Sara e la cugina; 6 ottobre: interrogatorio fiume per Michele Misseri, la moglie Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina. L'uomo alla fine crolla e confessa.

I DODICI MINUTI DI BUIO È racchiusa in 12 minuti la vicenda della scomparsa di Sarah Scazzi, avvenuta il 26 agosto scorso ad Avetrana, un centro di settemila anime a pochissimi chilometri dal litorale ionico tarantino. Della quindicenne si hanno notizie certe fino alle 14.30, quando Sara esce da casa per raggiungere l'abitazione della cugina, Sabrina Misseri, di 22 anni, che l'aspetta per andare al mare. Le tracce si perdono definitivamente alle 14.42, quando il cellulare di Sara viene spento e non sarà mai più riacceso. La mamma della giovane ha sempre pensato e detto che Sarah era stata rapita. La quindicenne è stata cercata in questi giorni anche anche nelle cave, nei casolari, nei canali e nei pozzi. Il teste-chiave di questa storia è sempre stata Sabrina Misseri, a casa della quale Sara praticamente viveva. Sara e Sabrina erano amiche per la pelle. La ricostruzione dei fatti è stata confermata dai riscontri ottenuti dai militari attraverso i tabulati e le celle telefoniche. Sara esce da casa alle 14.30. Poichè non ha credito sul cellulare, comèè sua consuetudine fa uno squillo convenzionale sul telefonino della cugina per dirle che sta arrivando. Da via Verdi (vico secondo), dove abita Sara, a via Grazia Deledda, dove vive Sabrina, occorre camminare per 5-600 metri. Bisogna percorrere un serpentone di strade, deserte per la calura estiva, alla periferia della città. Dopo aver ricevuto lo squillo alle 14.30, Sabrina alle 14.35 viene raggiunta sotto casa sua dall'amica Mariangela che guida l'auto con la quale le tre ragazze devono raggiungere il mare, il 'Villaggio Aurora' che si trova sulla strada per la vicina San Pietro in Bevagna. Sabrina vede che Sara non arriva e chiede all'amica se l'ha incontrata per strada. «Non ho visto nessuno», le risponde Mariangela. Sabrina si preoccupa subito perchè Sara solitamente impiega cinque minuti per arrivare a casa sua. Afferra il cellulare e chiama la cuginetta. Il telefono squilla per cinque-sei volte, poi la chiamata viene respinta e scatta la segreteria telefonica. Sabrina non si dà per vinta. Ricompone il numero ma questa volta il cellulare di Sarah è spento. Sono le 14.42.
 
Top
DiPla
view post Posted on 7/10/2010, 11:41




Cosa dire.........forse nulla...se non mandare un pensiero a questa ragazza......uccisa da una bestia....un uomo piccolo quanto uno scaragaggio...con tutto il rispetto per questi insetti.
Giustizia...spero che questa sia la parola cardine con cui gli organi competenti aggiranno.
 
Top
Taranto20
view post Posted on 7/10/2010, 13:42




Senza parole, uno schifo di uomo, non merita neanche di respirare....speriamo che Giustizia venga fatta...non come sempre che dopo qualche anno fanno uscire i criminali dalla prigione come se niente fosse....Povera ragazza, e pensare che stava tranquillamente andando dalla cugina per andare poi a mare....Spero che la sua anima possa riposare finalmente in pace.
 
Top
cuorerossonero16
view post Posted on 7/10/2010, 14:09




CITAZIONE (Taranto20 @ 7/10/2010, 14:42)
Senza parole, uno schifo di uomo, non merita neanche di respirare....speriamo che Giustizia venga fatta...non come sempre che dopo qualche anno fanno uscire i criminali dalla prigione come se niente fosse....Povera ragazza, e pensare che stava tranquillamente andando dalla cugina per andare poi a mare....Spero che la sua anima possa riposare finalmente in pace.

quoto e una vergogna sn senza parola!!!
 
Top
Zlatan Ibrahimovic
view post Posted on 7/10/2010, 14:13




sono sicuro che c'entra la madre
 
Top
marcoxt92
view post Posted on 7/10/2010, 14:27




CITAZIONE (Taranto20 @ 7/10/2010, 14:42)
Senza parole, uno schifo di uomo, non merita neanche di respirare....speriamo che Giustizia venga fatta...non come sempre che dopo qualche anno fanno uscire i criminali dalla prigione come se niente fosse....Povera ragazza, e pensare che stava tranquillamente andando dalla cugina per andare poi a mare....Spero che la sua anima possa riposare finalmente in pace.

ma come fa ad esistere certa gente...
 
Top
Manuel Rui Costa
view post Posted on 7/10/2010, 15:02




Uno dei casi in cui sarei favorevole alla pena di morte,quest'uomo non merita di vivere un giorno di più.
 
Top
view post Posted on 7/10/2010, 16:06
Avatar

l'ultimo samurai

Group:
Admin
Posts:
37,267

Status:


R.I.P Sarah

CITAZIONE (Manuel Rui Costa @ 7/10/2010, 16:02)
Uno dei casi in cui sarei favorevole alla pena di morte,quest'uomo non merita di vivere un giorno di più.

in galera non credo vivrà bene......lì c'è gente(detenuti) che sono molto ma molto contrari a questo tipo di crimine, per di più se è stato fatto ai danni di un'anima innocente qual'era Sarah, quindi credo che gli faranno passare delle pene amare
 
Top
Mary~
view post Posted on 7/10/2010, 16:33




Tanto schifo. tanto, tanto schifo.
 
Top
..::Alex15.95::..
view post Posted on 7/10/2010, 16:40




Vedete un pò dove siamo arrivati...zii che uccidono nipoti...una cosa schifosa!

 
Top
Zlatan Ibrahimovic
view post Posted on 7/10/2010, 17:09




CITAZIONE (leo89 @ 7/10/2010, 17:06)
R.I.P Sarah

CITAZIONE (Manuel Rui Costa @ 7/10/2010, 16:02)
Uno dei casi in cui sarei favorevole alla pena di morte,quest'uomo non merita di vivere un giorno di più.

in galera non credo vivrà bene......lì c'è gente(detenuti) che sono molto ma molto contrari a questo tipo di crimine, per di più se è stato fatto ai danni di un'anima innocente qual'era Sarah, quindi credo che gli faranno passare delle pene amare

quoto leo, hai perfettamente ragione
 
Top
view post Posted on 7/10/2010, 18:50

Milanista Eterno

Group:
Admin
Posts:
25,865

Status:


CITAZIONE (Manuel Rui Costa @ 7/10/2010, 16:02)
Uno dei casi in cui sarei favorevole alla pena di morte,quest'uomo non merita di vivere un giorno di più.

 
Top
Gigo il rossonero
view post Posted on 7/10/2010, 19:53




Gli farei provare cosa significa soffrire...
 
Top
Zlatan Ibrahimovic
view post Posted on 7/10/2010, 20:02




CITAZIONE (Gigo il rossonero @ 7/10/2010, 20:53)
Gli farei provare cosa significa soffrire...

io lo brucerei con l'acido
 
Top
Mary~
view post Posted on 7/10/2010, 20:30




ma stiamo scherzando? lui deve vivere. deve vivere mangiato dagli incubi, dal rimorso, dagli insulti. la sofferenza psicologica è quella vera, e quella che serve per queste bestie.
 
Top
44 replies since 7/10/2010, 11:03   372 views
  Share