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Cafu

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Gigo il rossonero
view post Posted on 20/8/2009, 12:01




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Inizi

A 7 anni Cafu entrò nelle giovanili del Nacional e poi passò a quelle della Portuguesa e dell'Itaquaquecetuba, dove guadagnò il suo soprannone Cafu per la grande velocità che ricordava quella dell'ala brasiliana Cafuringa. Giocò anche a calcio a 5 per un paio d'anni.

Nei primi anni '80 fu rifiutato dalle giovanili di varie squadre fino a quando, nel 1988, entrò nelle giovanili del San Paolo e con cui vinse il torneo giovanile della Coppa San Paolo.

San Paolo

Dal 1988 al 1994 giocò nella Serie A brasiliana con il San Paolo, col quale vinse due scudetti (1991 e 1992) e due Coppe Libertadores nel 1992 e nel 1993. A dicembre 1993 conquistò a Tokyo la Coppa Intercontinentale, giocando contro il Milan, sua futura squadra.

Nel 1994 venne nominato Calciatore sudamericano dell'anno.

La Spagna e il ritorno in Brasile

Nel 1995, dopo aver iniziato la stagione nella Juventude, si trasferì in Spagna al Real Saragozza, con cui vinse la Coppa delle Coppe e in cui disputò 16 partite.

Nel giugno 1995, però, tornò in patria nel Palmeiras, con cui giocò due anni (19 partite la prima stagione, 16 la seconda).

La Roma

Nel 1997 fu acquistato dalla Roma, con cui rimase per sei stagioni, fino al 2003. Con i capitolini vinse lo scudetto nel 2001 e la Supercoppa italiana nel 2001.

Il Milan

Nel 2003, a 33 anni, dopo aver pensato di trasferirsi in Giappone con gli Yokohama Marinos, passò al Milan, con cui conquistò un altro scudetto, una Supercoppa Europea e un'altra Supercoppa Italiana.

Sempre con i rossoneri nella 2006-2007 ha vinto la Champions League, unico trofeo internazionale che non aveva ancora conquistato. Le confortanti prestazioni di fine campionato hanno convinto la dirigenza rossonera a rinnovare il contratto di Cafu anche per la stagione 2007-2008, nel corso della quale il giocatore ha vinto la Supercoppa europea e la Coppa del Mondo per club.

Il 16 maggio 2008, nel corso della trasmissione televisiva Segni Particolari in onda su Milan Channel, Cafu e il connazionale Serginho hanno annunciato l'addio al Milan[2] e il giorno seguente Cafu ha scritto una lettera aperta per salutare i suoi tifosi.[3] Il 18 maggio ha segnato uno dei gol con cui il Milan ha sconfitto per 4-1 l'Udinese nell'ultima giornata del campionato 2007-2008.

Nazionale

Cafu ha giocato nella Nazionale brasiliana dal 1990 al 2006, quando ha deciso di lasciarla, detenendone il primato delle presenze. Con essa ha vinto due mondiali (1994 e 2002), è stato una volta vicecampione del mondo nel 1998, ha conquistato due Coppe America nel 1997 e nel 1999 e la Confederations Cup nel 1997

Con la maglia della Nazionale detiene il record di tre finali consecutive dei mondiali disputate: nel 1994 contro l'Italia subentrando a Jorginho nel corso della partita, nel 1998 contro la Francia e nel 2002 contro la Germania.

È stato capitano della Nazionale di calcio brasiliana ai Mondiali di calcio del 2002 e del 2006.
 
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Massimo Troisi
view post Posted on 20/8/2009, 12:08




Gran giocatore magari lo clonassero a lui e Seginho!
 
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Gigo il rossonero
view post Posted on 20/8/2009, 12:21




CITAZIONE
Massimo Troisi Inviato il: 20/8/2009, 13:08
Gran giocatore magari lo clonassero a lui e Seginho!

Sarebbe bellissimo....
 
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view post Posted on 20/8/2009, 12:54
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Gigo il rossonero @ 20/8/2009, 13:01)
(IMG:http://www.pupia.tv/includes/tiny_mce/plug...n/caf%C3%B9.jpg)


I

Nei primi anni '80 fu rifiutato dalle giovanili di varie squadre fino a quando, nel 1988,

Ancora non l hanno licenziati a quegli osservatori???
 
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Karim Benzema 11
view post Posted on 20/8/2009, 15:16




Grande Pendolino.
 
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DiPla
view post Posted on 20/8/2009, 15:20




Peccato sia arrivato troppo tardi...complimenti alla Roma che ingaggio sicuramente uno dei terzini più forti dagli anni 90' ad ora.
 
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DebbIna_
view post Posted on 20/8/2009, 17:12




Il nostro pendolinoooooo...
uno che si mangiava la corsia destra.
Ora ne mancano di giocatori così.
lui e Sergio erano il motore della squadra, erano uno spettacolo davvero.
Onore a Cafu.
 
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view post Posted on 20/8/2009, 17:18
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (DebbIna_ @ 20/8/2009, 18:12)
Il nostro pendolinoooooo...
uno che si mangiava la corsia destra.
Ora ne mancano di giocatori così.
lui e Sergio erano il motore della squadra, erano uno spettacolo davvero.
Onore a Cafu.

:ahsisi:
 
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il.simo
view post Posted on 5/4/2010, 14:51




CITAZIONE (DebbIna_ @ 20/8/2009, 18:12)
Il nostro pendolinoooooo...
uno che si mangiava la corsia destra.
Ora ne mancano di giocatori così.
lui e Sergio erano il motore della squadra, erano uno spettacolo davvero.
Onore a Cafu.

quanto quoto sigh :ph34r:
 
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Redi7
view post Posted on 5/4/2010, 18:35




CITAZIONE (DebbIna_ @ 20/8/2009, 18:12)
Il nostro pendolinoooooo...
uno che si mangiava la corsia destra.
Ora ne mancano di giocatori così.
lui e Sergio erano il motore della squadra, erano uno spettacolo davvero.
Onore a Cafu.

Vedere Oddo e Zambrotta adesso mi fa venire voglia di piangere al solo ricordo di Cafu'...
Un signore.. un vero professionista, corsa e tecnica..
e poi non so come facesse a giocare con 3-4 chili di gomma da masticare in bocca :D
 
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il.simo
view post Posted on 6/4/2010, 15:19




il sorriso in persona...
quanto mi mancano lui e serginho, gli ultimi due nostri fenomeni sulle fasce
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 7/6/2011, 14:11




il Pendolino oggi compie 41 anni. auguri! :bandieraross:
 
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view post Posted on 7/6/2011, 23:04
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CON IL DIAVOLO IN CORPO

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Auguri campionissimo!!!Quanti ricordi su quella fascia cazzo!!
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 7/6/2015, 11:26




E oggi sono 45
 
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view post Posted on 31/8/2018, 08:27
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Milanista Eterno

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Cafu: "Milan-Roma, sognate. Totti e Maldini, che fate in cravatta?"
Il doppio ex che ha vinto lo scudetto con entrambe: "Strano vedere Gattuso e Di Francesco in panchina. A San Siro spero in un pareggio"


La linea che divide i sognatori dagli illusi è sottile. Marcos Evangelista de Moraes, al secolo Cafu, la percorre con la stessa sicurezza che esibiva sulla fascia destra, accelerando con le maglie di Roma, Milan e Brasile. La sfida di stasera a San Siro, per lui, non può essere soltanto la prima battaglia per la rincorsa a un posto in Champions. Perché, per dirla con le sue parole, “quando vesti rossonero o giallorosso hai il dovere di sognare lo scudetto, come mi è successo sia a Roma che a Milano”. “Pendolino” è stato il suo soprannome durante le undici stagioni italiane: il tempo è trascorso, l’alta velocità ora passa per treni di generazione più recente, ma di gente capace di dominare un intero lato di campo come faceva lui se ne trova pochina.


Come mai, secondo lei? Il terzino è passato di moda?
“In effetti è un momento poco brillante per chi gioca nel mio ruolo. A parte Marcelo e Carvajal non mi vengono in mente tanti nomi, nemmeno al Mondiale sono stato impressionato da qualcuno”.

Mondiale senza Italia, peraltro.
“Sì, ma è soltanto un episodio. Sono certo che dalla prossima edizione la vostra Nazionale si ripresenterà più agguerrita che mai, puntando sui giovani. E comunque non è che il Brasile mi abbia regalato gioie. Puoi avere tutti i solisti che vuoi, ma se non fai gruppo...”.

Va bene, va bene, non riapriamo quella ferita. Pensiamo a Milan-Roma, le sue squadre del cuore.
“Ho ricordi pazzeschi dei miei anni italiani. E poi avevo tanti compagni brasiliani, sia a Roma che a Milano”.

Non è più così. Milan e Roma si sono “debrasilianizzate”.
“Peccato, soprattutto perché la Roma in questo modo ha perso il numero uno assoluto”.

Alisson?
“Certo. Per me oggi è il miglior portiere del mondo. Ma capisco che ci sia un discorso economico da valutare”.

Il Milan adesso ce li ha in società, i suoi brasiliani.
“Con Leonardo non ho condiviso moltissimo, ma lo stimo. E Kakà è un volto che piace ai tifosi, nonostante non abbia ancora un ruolo chiaro”.

Le piace questa svolta rossonera così votata alla storia?
“Assolutamente sì. Era ora. Persone come Maldini non possono stare lontane dal calcio per così tanto tempo”.

Con lui e Gattuso, invece, i ricordi non le mancano.
“Rino allenatore è veramente una cosa strana, mi ci devo abituare. Ma sono felice per lui, come per Di Francesco sull’altra panchina. Non so per chi tifare”.

Davvero?
“Sì, spero che Milan-Roma finisca in parità. Ma non deve essere una scusa per non partecipare alla lotta scudetto”.

In Italia, però, la Juve sembra sempre più inavvicinabile...
“...e con Cristiano Ronaldo la distanza con le rivali si allarga, lo so. Tutto vero, ma non si può cominciare un campionato senza sognare di vincerlo. Tutte le grandi imprese nascono dalla volontà e dalla fiducia”.

Per il Milan è già stata un’impresa superare il momento delicato in società.
“La nuova proprietà mi sembra più solida. Sarò felice di pranzare con dirigenti e amici quando passerò da Casa Milan, vengo in Italia più o meno ogni tre mesi”.

Non starà pensando di entrare in società anche lei, vero?
“No, no, sono già in tanti (ride, ndr). E io ho già il mio posto nel calcio, come ambasciatore nel mondo per Fifa e Uefa. Però la Serie A la guardo sempre. Certo, vedere Maldini e Totti in tribuna a San Siro in giacca e cravatta sarà un bel colpo al cuore”.

Perché?
“Perché significa che ormai siamo dei vecchietti”.

Gazzetta
 
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24 replies since 20/8/2009, 12:01   797 views
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