| curva_sud92 |
| | Gianni RiveraGiovanni Rivera detto Gianni (Alessandria, 18 agosto 1943) è un ex calciatore e politico italiano di ruolo mezzala e regista, campione europeo nel 1968 e vice-campione mondiale nel 1970 con la Nazionale italiana.
Soprannominato Golden boy, "ragazzo d'oro" del calcio italiano è stato il primo calciatore italiano a vincere, nel 1969, il Pallone d'oro Occupa la 19a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da IFFHS. Palmarès
Club Competizioni nazionali * Campionato italiano: 3
Milan: 1961-1962, 1967-1968, 1978-1979
* Coppa Italia: 4
Milan: 1966-1967, 1971-1972, 1972-1973, 1976-1977 Competizioni internazionali * Coppa dei Campioni: 2
Milan: 1962-1963, 1968-1969
* Coppa delle Coppe: 2
Milan: 1967-1968, 1972-1973
* Coppa Intercontinentale: 1
Milan: 1969
Nazionale
* Campionato d'Europa: 1
1968 Individuale * Pallone d'oro: 1
1969
* Capocannoniere della Serie A italiana: 1
1972-1973
* Capocannoniere della Coppa Italia: 2
Coppa Italia 1966-1967 (7 gol) Coppa Italia 1970-1971 (7 gol) Caratteristiche tecniche
Il suo gioco, basato su una innovativa visione strategica e caratterizzato da soluzioni d'attacco imprevedibili e fantasiose, ha anticipato i tempi e la sua personalità lo portava a modernizzare e rinnovare la figura professionale del calciatore. Queste sue virtù gli hanno tuttavia creato difficoltà nella sua esperienza con la nazionale di calcio e gli hanno attirato numerose critiche dai tradizionalisti del gioco duro e sostenitori del "catenaccio", famosa soprattutto quella del giornalista sportivo Gianni Brera, che lo riteneva troppo raffinato e tattico, poco disposto al sacrificio atletico e troppo leggero nel gioco di copertura, definendolo "Abatino". [1] È ricordato come uno dei migliori e più eleganti giocatori della storia del calcio italiano. Dotato di un fisico tutt'altro che possente, la sue armi vincenti erano l'eleganza, la straordinaria visione di gioco, la capacità di rifornire gli attaccanti con passaggi imprevedibili e di millimetrica precisione. La sua predilezione come rifinitore non gli ha comunque impedito di esaltare anche le doti offensive e balistiche, tanto da risultare capocannoniere nel campionato 1972-73, mantenendo discrete medie realizzative per tutta la carriera agonistica.
Carriera
Club
Scoperto da Franco Pedroni, ex difensore del Milan e vice-allenatore dell'Alessandria, nel 1959 esordì in Serie A – a sedici anni non ancora compiuti – con la maglia della formazione piemontese nella partita Alessandria-Inter terminata 1-1.
Con il Milan, in cui militò dal 1960 per 19 stagioni, giocò complessivamente 658 partite segnando 164 gol, pur non essendo un attaccante puro, ma un "regista" e vincendo, nel 1973, la classifica cannonieri, a pari merito con Paolo Pulici e Giuseppe Savoldi, con 17 gol segnati.
Con i rossoneri di Milano centrò tre titoli nazionali (1962, 1968 e 1979), quattro Coppe Italia (1967, 1972, 1973 e 1977), due Coppe dei Campioni (1963 e 1969), una Coppa Intercontinentale (1969) e due Coppe delle Coppe (1968 e 1973).
Fu il primo italiano ad aggiudicarsi il Pallone d'oro (1969), dopo avere vinto quello d'argento nel 1963 alle spalle del portiere sovietico Lev Jašin.
Fu convocato in tre occasioni in formazioni internazionali: la prima volta nel 1967 in occasione di una gara celebrativa per il portiere Ricardo Zamora (Selezione Internazionale-Spagna 3-0), la seconda nel 1972 giocata in onore del tedesco Uwe Seeler (Resto d'Europa-Amburgo 7-3), e l'ultima nel 1975 in omaggio al belga Paul Van Himst (Selezione Mondiale-Anderlecht 3-8).
Fu capitano del Milan per 12 stagioni; nel 1968 fu tra i soci fondatori dell'Associazione Italiana Calciatori, nata per iniziativa dell'ex calciatore ed avvocato Sergio Campana, insieme ad altri importanti giocatori dell'epoca come Giacomo Bulgarelli, Giancarlo De Sisti, Sandro Mazzola, Antonio Juliano e altri. Un giovane Rivera nei primi anni '60 Schiaffino e Rivera nel 1960
Nazionale
In Nazionale, con la quale partecipò a ben quattro edizioni dei mondiali (1962, 1966, 1970 e 1974) e fu campione europeo nel 1968, disputò complessivamente 60 partite realizzando 14 reti. Esordì nel 1962 nell'incontro Belgio-Italia (1-3) e concluse la sua esperienza in azzurro al termine della sfortunata spedizione in Germania nel mondiale 1974.
Durante il Mondiale del 1970 fu protagonista, insieme ad Alessandro Mazzola, della famosa "staffetta" che nei piani dell'allenatore Ferruccio Valcareggi prevedeva l'ingresso di Rivera al posto di Mazzola all'inizio del secondo tempo delle partite. Rivera segnò il gol decisivo nella famosa semifinale contro la Germania Ovest (passata alla storia come la partita del secolo), ma giocò solo gli ultimi sei minuti della finale persa con il Brasile, nella quale sostituì Roberto Boninsegna.
Vanta inoltre una presenza con la nazionale B, in cui esordì il 6 maggio 1962, e 9 presenze con 6 reti nella Under-21, in cui esordì il 13 maggio dello stesso anno.
Dopo il ritiro
Ritiratosi dall'attività sportiva all'indomani della conquista del decimo scudetto del Milan nel 1979, è stato vicepresidente del Milan fino al 1986, quando i dissapori con il neo-presidente Silvio Berlusconi determinarono la risoluzione del rapporto con la società.
Carriera politica
Dal 1987 è attivo nel campo politico. Esponente della Democrazia Cristiana nel 1994, in seguito allo scioglimento della DC aderisce al Patto Segni con il quale diviene deputato alla Camera. È stato presidente del Patto Segni e segretario alla Presidenza della Camera (1994-1996), sottosegretario alla Difesa nei governi dell'Ulivo (1996-2001). Nel corso della legislatura ha lasciato il movimento di Mario Segni per aderire prima a Rinnovamento Italiano poi a i Democratici di Prodi, con i quali è entrato nel partito della Margherita.
Attualmente è deputato del Parlamento europeo, subentrato nell'aprile 2005 a Mercedes Bresso, eletta nel frattempo presidente della Regione Piemonte. Rivera era stato candidato alle elezioni europee del 2004 per la lista di Uniti nell'Ulivo nella circoscrizione nord-ovest, ricevendo 45 mila preferenze. Nel gruppo dei Non Iscritti, nel febbraio 2008 ha aderito al movimento politico centrista Rosa per l'Italia.
È membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, nonché consigliere per le politiche sportive del Comune di Roma (dal 2001).
Il suo nome è stato fatto fra quelli candidabili alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio dopo le dimissioni di Franco Carraro, avvenute a causa dello scandalo scoppiato nel calcio dopo le intercettazioni telefoniche su Luciano Moggi e le successive inchieste operate dalle Procure di Napoli e Torino.
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