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Israele dichiara lo stato di guerra

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view post Posted on 11/10/2023, 12:13
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Milanista Esperto

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Questo è un motivo per cui adoro i forum e odio i social Network.

Bellissima discussione che logicamente condivido.
 
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view post Posted on 11/10/2023, 12:17
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (TheKombo @ 11/10/2023, 12:58) 
"Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?"

Quanti siete? Un fiorino!
 
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view post Posted on 11/10/2023, 12:22
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Rossonero a vita...

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CITAZIONE (Andrea garavelli @ 11/10/2023, 11:03) 
Non v’è ragione di dubitare che sia esistito Gesu’ Cristo. A testimoniarlo ci sono sia i vangeli riconosciuti dalla chiesa, sia quelli apocrifi. Se mai nella narrazione di alcuni episodi si è abusato della fantasia ma quello fa parte della propaganda ideologica.
Presumo che Gesu’ fosse una persona sicuramente eccezionale, carismatico e di vedute molto avanzate per quei tempi, un socialdemocratico di duemila anni fa.
Ma a divinizzarlo ci hanno pensato gli apostoli e la chiesa successivamente. D’altronde tutte le religioni per radicarsi hanno sfruttato il bisogno di trascendenza, di mistero, di spirituale e di esoterico degli uomini. E credo tutte siano originate da figure carismatiche con visioni sociali molto positive ed avanzate. Poi gli addetti ai lavori ci hanno costruito attorno i rituali, avvolgendoli di mistero, che qualcuno chiama minchiate. Quindi dire che sono tutte minchiate non mi pare giusto perché significa rinnegare i principi sui quali si fondano. Non va dimenticato il contesto sociale non paragonabile con l’attuale in cui sono nate. Non va neppure sottovalutato quanto la religione abbia influenzato la cultura, la civiltà e lo sviluppo etico e sociale di un popolo.
Ovvio che raggiunto il livello di cultura, civiltà e democrazia dell’attuale mondo occidentale, certe idee, certi principi e certi comportamenti sono talmente radicati che neppure ci rendiamo conto che derivano dal substrato del cristianesimo, del quale invece riconosciamo, proprio perché stona con la modernità, quello che resta, cioè il rituale, le cosiddette minchiate. In realtà si potrebbe aprire un dibattito sull’utilità delle minchiate ma non è il caso.
Ma se togliamo le minchiate restano i principi che non sono altro che regole di convivenza sociale, che dopo duemila anni sono fortemente radicate, quasi da sembrare innate, ma non è così. Basta pensare che 200 anni fa era normale lo schiavismo e 400 anni fa l’inquisizione contro la stregoneria per capire che certi principi non sono innati ma seguono l’evolvere della società.
Ma da questi buoni principi estrapolare l’esistenza di un entità pensante superiore, l’esistenza di un aldilà con o senza 7 vergini, l’esistenza di un inferno o paradiso sulla base di un giudizio universale che punisce o premia il comportamento terreno mi pare un tantino poco razionale.
Letterati, filosofi, scienziati si sono cimentati nel tentativo di razionalizzare l’esistenza di Dio ma nessuno mi ha mai convinto. Lo stesso Kant rigorosissimo nelle sue analisi, quando ci prova si arrampica sui vetri. Nessuno ha dimostrato che c’è un fine deterministico nel l’evoluzione dell’universo e nessuno ha razionalmente negato che l’universo si sia evoluto in maniera casuale e che casualmente sia scattata la scintilla che ha originato cellule viventi che si sono evolute fino all’uomo moderno e che tutto quello che c’è di non razionalmente spiegabile nel cervello umano non sia altro che il risultato di reazioni chimiche randomiche che si trasmettono geneticamente.
Scusatemi se vi ho tediati

Storicamente è risaputo che Cristo era palestinese, ovviamente era ebreo. La raffigurazione biondo con gli occhi azzurri dall'aria placida è "cristiana" (come dici tu gestita insieme seguito da Romani, che si appropriarono del cristianesimo).
Gli apocrifi lo descrivono come scuro, tarchiato, anche iroso e colleroso. Gli apocrifi (il quinto di Tommaso) sono terribili per un cattolico, minano molte convinzioni ma nella maturazione (leggi vecchiaia) li trovo comunque utili al mio credo.

La Maddalena li ha anche un altro ruolo per dire... O la crocifissione ad esempio era una tipica punizione romana e non certo ebrea. Quindi le persecuzioni fatte agli ebrei con l'accusa "avete ucciso il Cristo" sono prive di senso storico, ma la storia è stata riscritta.. da Roma e poi dalla Chiesa. Del resto Roma occupava Israele, o quello che era.. Non dimentichiamolo.

Ci vuole tempo per parlarne, ora non ne ho ma certo è che sono scritti storicamente da persone in periodi anche leggermente diversi e tradotti con tutti i limiti.

la chiesa non ha mai riconosciuto il V, ma si trova in rete acuistabile.


CITAZIONE (Dand @ 11/10/2023, 13:17) 
CITAZIONE (TheKombo @ 11/10/2023, 12:58) 
"Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?"

Quanti siete? Un fiorino!

ci sta anche un "Viaggi di Nozze" di Verdone

che famo, nd'annamo? asstronzi...
 
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view post Posted on 11/10/2023, 13:32
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Milanista Incallito

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CITAZIONE (Dand @ 11/10/2023, 13:17) 
CITAZIONE (TheKombo @ 11/10/2023, 12:58) 
"Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?"

Quanti siete? Un fiorino!

😂😂😂
Meraviglioso
 
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view post Posted on 12/10/2023, 13:32
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Dand @ 11/10/2023, 07:17) 
CITAZIONE (TheKombo @ 11/10/2023, 12:58) 
"Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?"

Quanti siete? Un fiorino!

Grande citazione, Dand!
 
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view post Posted on 14/10/2023, 17:04
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Milanista Eterno

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io penso, molto semplicemente, che come schifo si equivalgono . Però va ricordato che hamas è un gruppo terrorista nemico della democrazia, come tutti i terrorismi, e nemico anche del popolo palestinese e sta compiendo atti orribili, ma anche i bombardamenti isralieni sui civlii e il divieto d aiuti umanitari fino al rilascio degli ostaggi non è da meno,e sono sempre gli innocenti che ci rimettono. Banale da dire, ma se nessuno ci arriva banale non , la guerra è una sconfitta per tutti (citando papa francesco). La guerra in quello zone va avanti da secoli, dai tempi di Gesù per quanto ne so, e la situazione dopo la seconda guerra mondiale, quando sono tornati in palestina dopo la shoa non ha aiutato. Vi consiglio di leggere vogliamo vivere qui tutte e due, ha un pò di anni ma merita come libro.

fa specie che sul top sulla guerra in israele, territorio dove è nato il re della pace per chi è cristiano, si parli anche di fede

io non condivido quei gruppo studenteschi, a sinistra , che paragonano la resistenza israeliana a quella partigiana

se potete registrarvi sul sito di rtl consiglio di recuperare la puntata di Giletti 102.5, fatta molto bene dal Bravo Giletti, molto interessante.

sulla fede consiglio un prete youtuber, abbastanza famosa, Don Alberto Ravagnati, merita.


«IL MONDO ORA PIANGE PER LA GUERRA MA DOV'ERA QUANDO BISOGNAVA RISOLVERE IL CONFLITTO MEDIORIENTALE?»


«Ho voluto chiamarlo “appello al mondo” perché non basta che i Paesi esprimano la propria (giusta) condanna della violenza e la (giusta) solidarietà per le vittime, sia israeliane che palestinesi, ma serve una presa di coscienza da parte della Comunità internazionale perché risolva il problema del conflitto mediorientale al più presto».

Sono le parole accorate di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa che si trova a Gerusalemme: «In 34 anni che sono qui non ho mai visto nulla di simile, la carneficina di israeliani e palestinesi, la ferocia e l’umiliazione verso i morti, la violenza verso gli ostaggi», dice al telefono, «ho vissuto la Prima e la Seconda Intifada ma mai ho visto quello che sto vedendo adesso. E il peggio purtroppo deve ancora venire».

Faltas è direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa e direttore della Casa Nova di Gerusalemme. È stato viceparroco a Betlemme, parroco a Gerusalemme e responsabile dello Status Quo della Basilica della Natività. Determinante fu la sua mediazione tra palestinesi e israeliani durante l’assedio alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002.
Faltas vuole lanciare un “Appello al mondo” per chidergli di fermare la guerra: «Da ottobre 1973 a ottobre 2023 sono passati cinquanta anni dalla guerra di Yom Kippur, tra Israele ed Egitto, e da allora mai abbiamo visto in questa terra una violenza come in questi giorni», racconta, «siamo stati tutti colti di sorpresa, nessuno si aspettava una guerra così devastante che in un solo giorno ha fatto più di 700 morti israeliani e 2200 feriti, e circa lo stesso numero di palestinesi di Gaza».

«Abbiamo sentito la voce del mondo intero che ha inviato messaggi di vicinanza e la condanna a questa guerra sia agli Israeliani che ai Palestinesi. Purtroppo penso che questa guerra sia l’apice e l’epilogo di un disinteresse, da parte di tutti, in questi lunghi anni, di risolvere il problema del conflitto mediorientale», sottolinea Faltas, «chiedo alla Comunità internazionale di intervenire subito, di trovare una soluzione affinché sia estirpato radicalmente il cancro della violenza e della guerra. Questa guerra sta mettendo ancora più in pericolo le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi. Vi prego di non aspettare! La guerra attuale potrebbe essere lunga, senza via d’uscita, le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo».

Faltas chiama in causa la Comunità internazionale che, dice, «è chiamata oggi a fare uno sforzo molto più grande per riprendere i fili e tentare di arrivare a una soluzione pacifica che è l’unica strada da percorrere per evitare il ripetersi di conflitti. Gerusalemme è sempre contesa e inevitabilmente diventa il cuore del conflitto! Hamas ha definito questa guerra “Il diluvio di Al-Aqsa” riportando l’attenzione sul nome di Gerusalemme. I nostri cuori sono ricolmi di tristezza a vedere tutti questi morti per strada, nelle loro auto, nelle loro case. Ci troviamo a vivere in una situazione inimmaginabile».

«Chiedo alla Comunità internazionale che agisca con forza e determinazione, non importa per chi simpatizza, abbiamo bisogno di un intervento mirato e concreto che riporti la pace in questa Terra», conclude, «basta guerra, basta morte, vogliamo tornare a vivere! Vogliamo la Pace! Vogliamo Gerusalemme città libera e santa per l’umanità! Papa Francesco ha ricordato nel suo messaggio all'Angelus che “la giustizia è premessa di Pace e ogni guerra è una sconfitta».

famiglia cristiana
 
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view post Posted on 14/10/2023, 19:25
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CITAZIONE (tamba-rossonero @ 14/10/2023, 18:04) 
io penso, molto semplicemente, che come schifo si equivalgono . Però va ricordato che hamas è un gruppo terrorista nemico della democrazia, come tutti i terrorismi, e nemico anche del popolo palestinese e sta compiendo atti orribili, ma anche i bombardamenti isralieni sui civlii e il divieto d aiuti umanitari fino al rilascio degli ostaggi non è da meno,e sono sempre gli innocenti che ci rimettono. Banale da dire, ma se nessuno ci arriva banale non , la guerra è una sconfitta per tutti (citando papa francesco). La guerra in quello zone va avanti da secoli, dai tempi di Gesù per quanto ne so, e la situazione dopo la seconda guerra mondiale, quando sono tornati in palestina dopo la shoa non ha aiutato. Vi consiglio di leggere vogliamo vivere qui tutte e due, ha un pò di anni ma merita come libro.

fa specie che sul top sulla guerra in israele, territorio dove è nato il re della pace per chi è cristiano, si parli anche di fede

io non condivido quei gruppo studenteschi, a sinistra , che paragonano la resistenza israeliana a quella partigiana

se potete registrarvi sul sito di rtl consiglio di recuperare la puntata di Giletti 102.5, fatta molto bene dal Bravo Giletti, molto interessante.

sulla fede consiglio un prete youtuber, abbastanza famosa, Don Alberto Ravagnati, merita.


«IL MONDO ORA PIANGE PER LA GUERRA MA DOV'ERA QUANDO BISOGNAVA RISOLVERE IL CONFLITTO MEDIORIENTALE?»


«Ho voluto chiamarlo “appello al mondo” perché non basta che i Paesi esprimano la propria (giusta) condanna della violenza e la (giusta) solidarietà per le vittime, sia israeliane che palestinesi, ma serve una presa di coscienza da parte della Comunità internazionale perché risolva il problema del conflitto mediorientale al più presto».

Sono le parole accorate di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa che si trova a Gerusalemme: «In 34 anni che sono qui non ho mai visto nulla di simile, la carneficina di israeliani e palestinesi, la ferocia e l’umiliazione verso i morti, la violenza verso gli ostaggi», dice al telefono, «ho vissuto la Prima e la Seconda Intifada ma mai ho visto quello che sto vedendo adesso. E il peggio purtroppo deve ancora venire».

Faltas è direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa e direttore della Casa Nova di Gerusalemme. È stato viceparroco a Betlemme, parroco a Gerusalemme e responsabile dello Status Quo della Basilica della Natività. Determinante fu la sua mediazione tra palestinesi e israeliani durante l’assedio alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002.
Faltas vuole lanciare un “Appello al mondo” per chidergli di fermare la guerra: «Da ottobre 1973 a ottobre 2023 sono passati cinquanta anni dalla guerra di Yom Kippur, tra Israele ed Egitto, e da allora mai abbiamo visto in questa terra una violenza come in questi giorni», racconta, «siamo stati tutti colti di sorpresa, nessuno si aspettava una guerra così devastante che in un solo giorno ha fatto più di 700 morti israeliani e 2200 feriti, e circa lo stesso numero di palestinesi di Gaza».

«Abbiamo sentito la voce del mondo intero che ha inviato messaggi di vicinanza e la condanna a questa guerra sia agli Israeliani che ai Palestinesi. Purtroppo penso che questa guerra sia l’apice e l’epilogo di un disinteresse, da parte di tutti, in questi lunghi anni, di risolvere il problema del conflitto mediorientale», sottolinea Faltas, «chiedo alla Comunità internazionale di intervenire subito, di trovare una soluzione affinché sia estirpato radicalmente il cancro della violenza e della guerra. Questa guerra sta mettendo ancora più in pericolo le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi. Vi prego di non aspettare! La guerra attuale potrebbe essere lunga, senza via d’uscita, le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo».

Faltas chiama in causa la Comunità internazionale che, dice, «è chiamata oggi a fare uno sforzo molto più grande per riprendere i fili e tentare di arrivare a una soluzione pacifica che è l’unica strada da percorrere per evitare il ripetersi di conflitti. Gerusalemme è sempre contesa e inevitabilmente diventa il cuore del conflitto! Hamas ha definito questa guerra “Il diluvio di Al-Aqsa” riportando l’attenzione sul nome di Gerusalemme. I nostri cuori sono ricolmi di tristezza a vedere tutti questi morti per strada, nelle loro auto, nelle loro case. Ci troviamo a vivere in una situazione inimmaginabile».

«Chiedo alla Comunità internazionale che agisca con forza e determinazione, non importa per chi simpatizza, abbiamo bisogno di un intervento mirato e concreto che riporti la pace in questa Terra», conclude, «basta guerra, basta morte, vogliamo tornare a vivere! Vogliamo la Pace! Vogliamo Gerusalemme città libera e santa per l’umanità! Papa Francesco ha ricordato nel suo messaggio all'Angelus che “la giustizia è premessa di Pace e ogni guerra è una sconfitta».

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speriamo che i potenti del mondo si mettano d'accordo per una questione apparentemente irrisolvibile

 
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CITAZIONE (GU.VA.RI. @ 14/10/2023, 20:25) 
CITAZIONE (tamba-rossonero @ 14/10/2023, 18:04) 
io penso, molto semplicemente, che come schifo si equivalgono . Però va ricordato che hamas è un gruppo terrorista nemico della democrazia, come tutti i terrorismi, e nemico anche del popolo palestinese e sta compiendo atti orribili, ma anche i bombardamenti isralieni sui civlii e il divieto d aiuti umanitari fino al rilascio degli ostaggi non è da meno,e sono sempre gli innocenti che ci rimettono. Banale da dire, ma se nessuno ci arriva banale non , la guerra è una sconfitta per tutti (citando papa francesco). La guerra in quello zone va avanti da secoli, dai tempi di Gesù per quanto ne so, e la situazione dopo la seconda guerra mondiale, quando sono tornati in palestina dopo la shoa non ha aiutato. Vi consiglio di leggere vogliamo vivere qui tutte e due, ha un pò di anni ma merita come libro.

fa specie che sul top sulla guerra in israele, territorio dove è nato il re della pace per chi è cristiano, si parli anche di fede

io non condivido quei gruppo studenteschi, a sinistra , che paragonano la resistenza israeliana a quella partigiana

se potete registrarvi sul sito di rtl consiglio di recuperare la puntata di Giletti 102.5, fatta molto bene dal Bravo Giletti, molto interessante.

sulla fede consiglio un prete youtuber, abbastanza famosa, Don Alberto Ravagnati, merita.


«IL MONDO ORA PIANGE PER LA GUERRA MA DOV'ERA QUANDO BISOGNAVA RISOLVERE IL CONFLITTO MEDIORIENTALE?»


«Ho voluto chiamarlo “appello al mondo” perché non basta che i Paesi esprimano la propria (giusta) condanna della violenza e la (giusta) solidarietà per le vittime, sia israeliane che palestinesi, ma serve una presa di coscienza da parte della Comunità internazionale perché risolva il problema del conflitto mediorientale al più presto».

Sono le parole accorate di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa che si trova a Gerusalemme: «In 34 anni che sono qui non ho mai visto nulla di simile, la carneficina di israeliani e palestinesi, la ferocia e l’umiliazione verso i morti, la violenza verso gli ostaggi», dice al telefono, «ho vissuto la Prima e la Seconda Intifada ma mai ho visto quello che sto vedendo adesso. E il peggio purtroppo deve ancora venire».

Faltas è direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa e direttore della Casa Nova di Gerusalemme. È stato viceparroco a Betlemme, parroco a Gerusalemme e responsabile dello Status Quo della Basilica della Natività. Determinante fu la sua mediazione tra palestinesi e israeliani durante l’assedio alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002.
Faltas vuole lanciare un “Appello al mondo” per chidergli di fermare la guerra: «Da ottobre 1973 a ottobre 2023 sono passati cinquanta anni dalla guerra di Yom Kippur, tra Israele ed Egitto, e da allora mai abbiamo visto in questa terra una violenza come in questi giorni», racconta, «siamo stati tutti colti di sorpresa, nessuno si aspettava una guerra così devastante che in un solo giorno ha fatto più di 700 morti israeliani e 2200 feriti, e circa lo stesso numero di palestinesi di Gaza».

«Abbiamo sentito la voce del mondo intero che ha inviato messaggi di vicinanza e la condanna a questa guerra sia agli Israeliani che ai Palestinesi. Purtroppo penso che questa guerra sia l’apice e l’epilogo di un disinteresse, da parte di tutti, in questi lunghi anni, di risolvere il problema del conflitto mediorientale», sottolinea Faltas, «chiedo alla Comunità internazionale di intervenire subito, di trovare una soluzione affinché sia estirpato radicalmente il cancro della violenza e della guerra. Questa guerra sta mettendo ancora più in pericolo le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi. Vi prego di non aspettare! La guerra attuale potrebbe essere lunga, senza via d’uscita, le fragili speranze di pace che sembravano delinearsi un po' all'orizzonte stanno andando completamente in fumo».

Faltas chiama in causa la Comunità internazionale che, dice, «è chiamata oggi a fare uno sforzo molto più grande per riprendere i fili e tentare di arrivare a una soluzione pacifica che è l’unica strada da percorrere per evitare il ripetersi di conflitti. Gerusalemme è sempre contesa e inevitabilmente diventa il cuore del conflitto! Hamas ha definito questa guerra “Il diluvio di Al-Aqsa” riportando l’attenzione sul nome di Gerusalemme. I nostri cuori sono ricolmi di tristezza a vedere tutti questi morti per strada, nelle loro auto, nelle loro case. Ci troviamo a vivere in una situazione inimmaginabile».

«Chiedo alla Comunità internazionale che agisca con forza e determinazione, non importa per chi simpatizza, abbiamo bisogno di un intervento mirato e concreto che riporti la pace in questa Terra», conclude, «basta guerra, basta morte, vogliamo tornare a vivere! Vogliamo la Pace! Vogliamo Gerusalemme città libera e santa per l’umanità! Papa Francesco ha ricordato nel suo messaggio all'Angelus che “la giustizia è premessa di Pace e ogni guerra è una sconfitta».

famiglia cristiana

x Tamba: condivido 100%..
speriamo che i potenti del mondo si mettano d'accordo per una questione apparentemente irrisolvibile

La questione appare irrisolvibile perché se dopo 75 anni dalla nascita di Israele siamo a questo punto forse è irrisolvibile. Facile chiedere che qualcuno la risolva ma viene spontaneo chiedere come? E poi chiedere chi? La storia degli ultimi anni e l’attualità di questi giorni mostrano l’esistenza di un terrorismo diffuso ed incontrollabile. La nazione più potente del mondo l’ha subito pesantemente in casa propria, dimostrando che nessuno è abbastanza potente. La reazione alla ferocia dell’attacco di hamas sono state parole di sgomento e di sdegno da parte dei più ma sono anche stati gli innumerevoli tentativi di emulazione in tutti i paesi occidentali e le manifestazioni antiebraiche che ci fanno tornare ai tempi dell’Europa prima della seconda guerra mondiale, quando era diffuso il razzismo antisemita e non solo in Germania. Perché la realtà è che il razzismo antisemita è latente ma persiste e che piace tanto l’ebreo dei campi di concentramento da utilizzare come bandiera contro il razzismo ma non piace l’ebreo che si difende.
A nessuno piace la guerra, forse a qualche testa calda, ma a volte la guerra è l ‘unica opzione. Chiedere la pace senza proporre soluzioni sicure e come creare e garantire sicurezza è retorica. E poi quali sono i potenti che dovrebbero farlo? Quellii che si contendono il Dombass e la Crimea o Quelli che si contendono Taiwan?
 
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view post Posted on 15/10/2023, 07:17
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il piccolo Buddha

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tante parole o aria fritta.
Guardiamo la realtà dei fatti:
stato-israele-confini

Al netto di tutto questa immagine vale più di mille parole.


Poi passiamo a ciò che è successo recentemente. Attacco terroristico di Hamas uccide 300 civili.
Ripercussioni israeliane morte 2000 persone. Tutti terroristi di Hams ovviamente :D anzi tutti supporter!

L'obbiettivo israeliano è inequivocabile. Radere al suolo e cacciare o ammazzare ogni palestinese.
Il tutto col supporto americano e dell'Occidente.

Poi ci si chiede perchè non piace Israele e ci sono manifestazioni pro Palestina da 30anni.

Ah dimenticavo a quanto è quotatata l'annessione della parte Nord di Gaza da parte di Israele?
1.000001



ottimi spunti almeno mentre sto ascoltando fino al minuto 9
:D
 
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view post Posted on 15/10/2023, 07:51
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"L'obbiettivo israeliano è inequivocabile. Radere al suolo e cacciare o ammazzare ogni palestinese.
Il tutto col supporto americano e dell'Occidente"

Valerio con tutto il rispetto, va a cagher
 
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view post Posted on 15/10/2023, 08:06
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CITAZIONE (Andrea garavelli @ 15/10/2023, 00:55) 
CITAZIONE (GU.VA.RI. @ 14/10/2023, 20:25) 
x Tamba: condivido 100%..
speriamo che i potenti del mondo si mettano d'accordo per una questione apparentemente irrisolvibile

La questione appare irrisolvibile perché se dopo 75 anni dalla nascita di Israele siamo a questo punto forse è irrisolvibile. Facile chiedere che qualcuno la risolva ma viene spontaneo chiedere come? E poi chiedere chi? La storia degli ultimi anni e l’attualità di questi giorni mostrano l’esistenza di un terrorismo diffuso ed incontrollabile. La nazione più potente del mondo l’ha subito pesantemente in casa propria, dimostrando che nessuno è abbastanza potente. La reazione alla ferocia dell’attacco di hamas sono state parole di sgomento e di sdegno da parte dei più ma sono anche stati gli innumerevoli tentativi di emulazione in tutti i paesi occidentali e le manifestazioni antiebraiche che ci fanno tornare ai tempi dell’Europa prima della seconda guerra mondiale, quando era diffuso il razzismo antisemita e non solo in Germania. Perché la realtà è che il razzismo antisemita è latente ma persiste e che piace tanto l’ebreo dei campi di concentramento da utilizzare come bandiera contro il razzismo ma non piace l’ebreo che si difende.
A nessuno piace la guerra, forse a qualche testa calda, ma a volte la guerra è l ‘unica opzione. Chiedere la pace senza proporre soluzioni sicure e come creare e garantire sicurezza è retorica. E poi quali sono i potenti che dovrebbero farlo? Quellii che si contendono il Dombass e la Crimea o Quelli che si contendono Taiwan?

breve premessa:
errore mio intervenire su un tema molto delicato e al contempo non attinente con le discussioni del forum che ci ospita

ho scritto perche' Tamba ha citato padre Faltas ma specialmente il libro che nella sua semplicita' mi colpi'

come si risolve dopo 75 anni...?

non so se si risolve ma l'unico modo per tentare
l' hai letto nel post di Tamba che cita padre Faltas,

mi sembra l'unica strada ma non devo essere certo io a convincerti...
 
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view post Posted on 15/10/2023, 08:25
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (TheKombo @ 15/10/2023, 08:51) 
"L'obbiettivo israeliano è inequivocabile. Radere al suolo e cacciare o ammazzare ogni palestinese.
Il tutto col supporto americano e dell'Occidente"

Valerio con tutto il rispetto, va a cagher

beh quella che è l'evoluzione dal 48 ad oggi dello stato di Israele è inequivocabile

Anche il dire andate a Sud mentre loro invadono militarmente non mi pensare che anche post restituiscano o permettano il ritorno dei civili :joy:

Poi possiamo anche credere alla favole ma la realtà di questi decenni è questa e non quella che ti auspichi :D

Israele ha come piano di fondo quello di far sparire la Palestina dai "suoi confini" cosi che possano poi concentrarsi sul difendere solo quelli esterni.
 
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view post Posted on 15/10/2023, 08:28
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Esistono 3 strade,

1 Si ammazzano tuti i palestinesi

2 Si ammazzano tutti gli ebrei

Queste due soluzioni sarebbero le più semplici e permetterebbero che nessuno più reclami la Palestina.

3 Palestinesi e Ebrei si ricordano di non essere animali e di vantarsi di adorare un Dio di pace e amore, quindi creano un confederazione in cui entrambi i popoli convivano con pari diritti e doveri.
Gli ebrei ci guadagnano di poter vivere in serenità nella terra che (loro) ritengono appartenergli.
I Palestinesi oltre a poter continuare a vivere nella terra che gli appartiene, potrebbero beneficiare della tecnologia e finanza Ebrea.

Questa ultima soluzione mi pare noiosa, umanistica e probabilmente troppo buonista agli occhi del Dio che entrambi adorano, anche se con diversa dottrina.
 
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view post Posted on 15/10/2023, 08:35
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CITAZIONE (Valerio. @ 15/10/2023, 09:25) 
CITAZIONE (TheKombo @ 15/10/2023, 08:51) 
"L'obbiettivo israeliano è inequivocabile. Radere al suolo e cacciare o ammazzare ogni palestinese.
Il tutto col supporto americano e dell'Occidente"

Valerio con tutto il rispetto, va a cagher

beh quella che è l'evoluzione dal 48 ad oggi dello stato di Israele è inequivocabile

Anche il dire andate a Sud mentre loro invadono militarmente non mi pensare che anche post restituiscano o permettano il ritorno dei civili :joy:

Poi possiamo anche credere alla favole ma la realtà di questi decenni è questa e non quella che ti auspichi :D

Israele ha come piano di fondo quello di far sparire la Palestina dai "suoi confini" cosi che possano poi concentrarsi sul difendere solo quelli esterni.

Mi duole ripetermi, prendi un bel libro di storia e vatti a rivedere come e perché si sono ampliati i confini israeliani.
Magari tra le tante immaginette prese da Google o i video del "vedovo Berlusconiano" magari vai anche a controllare quanti palestinesi entrano e lavorano ogni giorno in Israele...."eh ma vogliono cacciarli".
Israele vuole eliminare quelle bestie (e mi scuso con le bestie) di Hamas, i veri primi nemici dei palestinesi e della Palestina e tocca leggere certi commenti 🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️
 
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view post Posted on 15/10/2023, 09:07
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il piccolo Buddha

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CITAZIONE (TheKombo @ 15/10/2023, 09:35) 
CITAZIONE (Valerio. @ 15/10/2023, 09:25) 
beh quella che è l'evoluzione dal 48 ad oggi dello stato di Israele è inequivocabile

Anche il dire andate a Sud mentre loro invadono militarmente non mi pensare che anche post restituiscano o permettano il ritorno dei civili :joy:

Poi possiamo anche credere alla favole ma la realtà di questi decenni è questa e non quella che ti auspichi :D

Israele ha come piano di fondo quello di far sparire la Palestina dai "suoi confini" cosi che possano poi concentrarsi sul difendere solo quelli esterni.

Mi duole ripetermi, prendi un bel libro di storia e vatti a rivedere come e perché si sono ampliati i confini israeliani.
Magari tra le tante immaginette prese da Google o i video del "vedovo Berlusconiano" magari vai anche a controllare quanti palestinesi entrano e lavorano ogni giorno in Israele...."eh ma vogliono cacciarli".
Israele vuole eliminare quelle bestie (e mi scuso con le bestie) di Hamas, i veri primi nemici dei palestinesi e della Palestina e tocca leggere certi commenti 🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️

quali sono i fatti?
Palestina-Israele 1950 e Palestina-Israele 2023?
il resto è aria fritta
 
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140 replies since 8/10/2023, 23:00   2288 views
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