| Abbiamo vinto grazie a un errore difensivo del Verona. Abbiamo giocato male. Il primo responsabile della prestazione mediocre, mi spiace dirlo perché lo ammiro come persona e come tecnico, è Pioli e per spiegarlo faccio un nome: Krunic. Non ha giocato male, ha fatto il suo. Ma il “suo” è un “suo” fatto di grande intelligenza tattica, di letture difensive, di chiusura di linee di passaggio avversarie. Oggi avevamo bisogno di qualcosa di più in fase di regia, anche perché a Reijnders, nonostante ci fossero tre attaccanti, veniva chiesto di stare vicino a Giroud in fase di inizio della manovra per prendere le sue spizzate di testa. Cioè, te scendi in campo con tre attaccanti e due soli mediani e di questi due mediani ne hai uno che non è un regista classico che fa i lanci alla Pirlo, ma uno che “lega” difesa e centrocampo; e l’altro centrocampista centrale, che queste doti di regia le avrebbe, deve fare l’incursore, deve fare il sostegno alla punta in fase di costruzione (invece di essere lui a costruire!) e il marcatore dell’avversario in fase difensiva. Poi ti chiedi per quale motivo fai una serie lunga e snervante di passaggetti sterili e la tua manovra non è fluida? Krunic funziona bene in un centrocampo a tre, dove dai a Reijnders i compiti del costruttore e a Loftus Cheek quelli dell’incursore, come è stato nelle prime tre giornate.
Poi ormai diciamolo. Puoi giocare con il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 3-4-3... ma ormai i nostri avversari lo sanno: siamo quelli che marcano a uomo, fanno pressing, e affidano il 90% della manovra offensiva all’1v1 e alle conduzioni di Leao o di Loftus Cheek o di Theo.
Non lo so, a me pare che siamo più forti dell’anno scorso, ma mi pare anche che con questo modo di giocare ormai si sia arrivati a una sorta di “salto dello squalo” (cit. Happy Days), ossia quel punto in cui non puoi più migliorare, hai già dato quello che potevi dare e per quante genialate tu ti possa inventare però sei nella fase discendente.
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