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| Dopo le partite d'andata Biasin aveva scritto su Twitter: "I 90’ di ieri possono piacere a un amante della tattica e della “logica di campo”? Certo che no, sembrava una vera e propria partita alla PlayStation.
Ma il punto è esattamente questo: il calcio sta andando verso il puro intrattenimento, una serie di highlights continui, un tacito accordo tra squadre ad altissimo livello per cercare di non annoiare il pubblico che altrimenti… scappa.
È questo “vero calcio”? Forse no (e un filo di “accortezza tattica” non guasterebbe), ma il processo appare irreversibile."
Ora, ovviamente c'è un non scritto: conoscendolo, Biasin vuole farci capire che Simone Inzaghi sì che un allenatore che guarda la fase offensiva e quella difensiva, mica come gli altri, che quindi gli sono intrinsecamente inferiori.
Però non ha tutti i torti: ormai in Europa è tutto un "ATTACCAREEEEEEEEEEEE!" di berlusconiana memoria, e che vinca chi fa un gol più dell'avversario. Bello, eh. Divertente, eh. Ma poi basta che arrivi uno un po' furbo e con una buona squadra, in grado di sistemare la fase difensiva e arriva in finale.
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