| Ha vinto l'identità, ha vinto la serietà, certo i campioni, certo Leao, ma non la fai una torta così buona se non c'è un ripieno di questo livello. E' uno degli scudetti più belli della mia vita, lo paragono al primo di Sacchi. Pari. Speriamo sia ugualmente l'inizio di una epopea mondiale come fu quello. Stiamo facendo grandissimo calcio da 2 anni e mezzo, questo scudetto è stato vinto contro tutto e contro tutti, da lacrime. A tratti ho pianto, la commozione è stata troppo forte anche per me,vecchio cuore rossonero, troppa era stata la rabbia nel vedere quelle schifose ingiustizie nei nostri confronti, soprattutto in tempo di quella roba inspiegabile che è ormai la var. Troppa la delusione nel vedere una rosa sempre cannata da infortuni continui. Ma poi la magia è stata incredibile, tutto è andato dove doveva andare. Se ci pensate è successo realmente di tutto, di tutto, non è mancata neanche la malattia grave da parte di un membro dello staff (Gazidis) che per fortuna è stata al momento sconfitta, non sono mancati thrilling come il derby ribaltato e la vittoria con la Lazio,una var che non ha visto episodi inspiegabili come quello con l'Atletico o il rigore per il Toro contro l'Inter, quel fischio di Serra, i fuorigiochi geografici, un intero girone di ritorno senza rigori. Ma poi tante altre cose, insomma una roba incredibile. Quanto è bello essere milanisti. Leao è Gullit, è stato lo stesso impatto devastante.
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