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| Alla fine giusto che sia andata così, il Milan ha commesso troppi errori, sia in difesa che in attacco, per meritare la vittoria o anche soltanto il pareggio, anche se ha creato tanto, più della Fiorentina. Girano le scatole perché con lo scontro diretto tra Inter e Napoli questa poteva essere l’occasione per allungare sull’una o sull’altra. Altre considerazioni. 1. Nemmeno io sono preoccupato per il gioco espresso e anche a me preoccupano di più gli infortuni a ripetizione che impediscono a questa squadra di sfruttare a pieno il proprio potenziale. Non è soltanto questione di giocare una partita senza tizio o senza caio, ma soprattutto che quando tizio e caio rientrano non sono più i soliti di prima. Vedi Diaz. 2. Un’altra cosa che mi preoccupa, oltre agli infortuni, è il numero di gol che subiamo e soprattutto che subiamo nella prima parte di match. Ma quante volte quest’anno abbiamo dovuto recuperare una situazione di svantaggio? Non c’entra Tatarusanu, è proprio questione di impostazione difensiva, c’è qualcosa da aggiustare. 3. Su Tomori: è lui il giocatore più importante della difesa. Gli altri li puoi anche ruotare, ma nessuno ha la sua velocità e stasera, al di là dell’errore di Gabbia sul primo gol, con lui in campo non sarebbe finita così perché la Fiorentina prendeva in velocità i due centrali nostri creando problemi. Vedi il gol del 3-0 di Vlahovic 4. Su Ibra: ormai è diventata una costante che sia protagonista di prestazioni tanto irritanti quanto decisive. Ti incazzi perché è lento nei movimenti, cerca giocate assurde, si mangia gol… e poi segna gol pesanti quando meno te lo aspetti e quando ormai hai finito il repertorio delle bestemmie. 5. Su Theo: che sia forte lo sappiamo, anzi: che sia praticamente imprescindibile per il tipo di gioco che fa, ma francamente avrebbe rotto gli zebedei con questi errori di leggerezza difensiva nella propria area. Fosse la prima volta, ma ormai sono tante e tante le volte in cui combina di queste robe. 6. Su Gabbia: quando fece il campionato alla Lucchese uno dei suoi punti deboli erano le situazioni ingarbugliate nella propria area di rigore, specialmente sui calci d’angolo, dove capitava che sbagliasse la lettura difensiva. Da allora ha giocato troppe poche partite per aver fatto progressi in questa sua lacuna.
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