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| LA PARTITA
All'inferno e ritorno, il Milan di Pioli - in piena emergenza - ha vissuto (e fatto vivere ai tifosi) una serata al cardiopalma. Dopo un primo tempo confusionario contro un ottimo Verona, chiuso sullo 0-2, i rossoneri con i cambi del tecnico e la forza dei nervi ha messo in campo una reazione incredibile fino al 3-2 finale e il record di punti dopo otto giornate nell'era dei tre punti a vittoria. Un successo fondamentale per come si era messa la sfida e per l'infermeria piena a Milanello, ma che non deve nascondere i problemi palesati prima dell'intervallo.
Il campo del resto ha raccontato due sfide completamente diverse prima e dopo il quarto d'ora di pausa. Al fischio d'inizio, con un Milan inedito schierato con Maldini trequartista, Touré terzino e Tatarusanu in porta, il Verona ha messo in campo tutta la grinta del proprio allenatore pressando i rossoneri a tutto campo e togliendo respiro alla coppia di centrocampisti centrali. Già al settimo è arrivato il vantaggio con Caprari imbeccato di testa da Veloso e al 24', con Kalinic bravo a farsi fare fallo in area da Romagnoli, il raddoppio di Barak dal dischetto. Del Milan poche tracce e confuse, con spunti dovuti a iniziative personali di Rebic (prima dell'infortunio) e Calabria.
Poi l'ingresso di Leao nel finale di tempo e la mossa all'intervallo di Pioli di rilanciare Krunic sulla trequarti e rispolverare Castillejo. Scacco matto, con rabbia e nervi. Trascinato da Leao sulla sinistra, ma anche dalla gamba dei neoentrati, il Milan ha messo all'angolo un Verona con la spia della riserva accesa intorno all'ora di gioco. Tempo per i rossoneri di trovare la giocata che ha riaperto il match grazie a Leao che dalla sinistra ha pescato in area il colpo di testa vincente di Giroud. Il gol ha acceso San Siro e dato la convinzione giusta ai ragazzi di Pioli di poter completare la rimonta. Detto fatto, ancora con una giocata di Leao al 76' che ha liberato in area Castillejo atterrato fallosamente da Faraoni; dal dischetto Kessie ha pareggiato. Due minuti dopo, con il Verona costantemente nella propria area, è arrivato anche il sorpasso con un cross debole dello stesso Castillejo deviato goffamente nella propria porta da Gunter.
L'ultimo quarto d'ora si è giocato senza schemi da una parte all'altra del campo. Leao e Ibrahimovic hanno sfiorato il poker più di quanto il Verona abbia rischiato di ristabilire la parità, anche se la conclusione di Barak nel finale deviata da Tatarusanu in angolo ha fatto gelare la bolgia del Meazza.
Sportmediaset
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