| Milan, Bonaventura strega Inzaghi Pippo a Galliani: "Hai preso un campione". E ripensa la squadra per trovare spazio a Jack e Torres
Invia ad un amico OkNotizie Stampa AAA 7 Settembre 2014 Bonaventura, foto acmilan.com L'altra faccia della medaglia dei "giorni del Condor", come Adriano Galliani ha ribattezzato ironicamente la sua capacità di chiudere colpi nelle ultime ore del mercato, è ritrovarsi come Inzaghi, dopo un paio di mesi di lavoro, a dover ripensare il suo Milan, ricominciando da capo. Il test di ieri ha infatti presentato al tecnico rossonero due "problemini" mica troppo facili da risolvere: dove piazzare Torres e Bonaventura? E allora sotto con i pensieri, lo studio tattico, l'analisi delle possibilità.
Il punto è banalmente questo: di Torres si sapeva e Pippo, quindi, un centravanti se lo aspettava e lo aspettava. Insomma, il Menez falso nove presentato contro la Lazio - e molto positivo, ben inteso - era una soluzione, diciamo così, d'emergenza. Provvisoria. Che potrà magari anche venir nuovamente utile, ma pur sempre provvisoria. Il che, tradotto, significa che il Milan era pensato con un centravanti e due esterni larghi. E che quindi un posto per il Nino era previsto. C'era Balotelli, ora c'è Torres. Meno prevedibile, o almeno non del tutto previsto da Inzaghi, era Bonaventura. Nell'ultimo giorno di mercato Pippo si attendeva eventualmente Biabiany e per lui uno spazio si poteva trovare sulla destra come alternativa a Honda. Bonaventura, invece, arrivato sul gong del mercato, non era immaginato dall'allenatore nello scacchiere rossonero e, soprattutto, non era immaginabile che Inzaghi ne rimanesse così stregato. Il "hai preso un campione" detto dal tecnico a Galliani è l'anticamera di una rivoluzione tattica che dovrà permettere a SuperPippo di poter utilizzare appunto "il campione" senza rinunciare a chi, El Shaarawy in testa, ha fatto fin qui benissimo.
E allora tocca ragionarci su, per ora ipotizzando soluzioni, come il 4-2-3-1, che possano permettere a Inzaghi di buttare nella mischia tutti i suoi attaccanti. Bonaventura ieri ha giocato molto bene sia da esterno nel centrocampo a quattro che nel tridente del 4-3-3. Sempre a sinistra, perché quella è la sua posizione, e sempre mettendo in mostra doti che a Bergamo conoscono bene da un paio di stagioni: qualità tecniche eccellenti, corsa, intensità, tempismo negli inserimenti e, di conseguenza, discreto fiuto del gol. Insomma, un centrocampista offensivo completo, di quelli che, in genere, sono irrinunciabili per qualunque squadra. Logico, quindi, che si farà di tutto per trovargli uno spazio e che quel di tutto potrebbe anche essere la virata al 4-4-2, modulo nel quale Bonaventura si trova al meglio.
Il 4-4-2 è anche la soluzione preferita a Torres - non a caso anche ieri è andato in gol appena si è passati dalle tre alle due punte -, ma sacrifica un po' El Shaarawy che, in linea teorica, dovrebbe essere il secondo attaccante. L'esterno destro potrebbe farlo uno tra Menez e Honda (probabilmente anche a seconda delle partite e comunque Inzaghi ha già chiarito di aver bisogno di molti cambi sulle fasce), i due centrali, oggi, dovrebbero e potrebbero essere De Jong e Van Ginkel in attesa che torni Montolivo. A meno che, ma è altamente improbabile, SuperPippo non prenda a pensare anche alla difesa a tre.
A Parma, intanto, alla ripresa del campionato, è quasi certo che Torres possa partire dall'inizio. In che modulo e con quali compagni è tutto da vedere. Il rebus tattico è ancora da risolvere.
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