| Superbike: Tom Sykes domina in gara 1 a Portimao Corsa strategica per Guintoli, 2° sul podio con Baz. Battuto Melandri, che sbaglia la gomma e chiude 4°
Tom Sykes (Kawasaki) vince la prima manche della Superbike a Portimao, 3° successo consecutivo, dominando la corsa fin dai primi giri. Fa invece gara strategica Guintoli (Aprilia), che nel finale agguanta il 2° posto. Duello fino all'ultimo giro tra Baz (Kawasaki, 3°) e Melandri (Aprilia, 4°), con Rea (Honda, 5°) più staccato. Volata per Lowes (Suzuki, 6°) che beffa Giugliano (Ducati, 7°) e Laverty (Suzuki, 8°). Canepa (Ducati EVO) chiude 13°.
Sykes parte bene, ma è Rea che gira per primo, con Melandri che si infila tra i due. Proprio Marco sceglie, all'anteriore e al posteriore, una gomma più dura rispetto agli altri. Ne escono quattro giri tirati, fin troppi per Sykes, che dopo essersi preso la testa della corsa inizia la sua fuga al galoppo. Lasciando Melandri in lotta con Rea, Baz, Guintoli e Davies. Nulla è scritto e tutti sgomitano per guadagnare posizioni. Al punto che Baz passa e poi resiste all'attacco di Rea, tenendogli testa girando all'esterno con grande coraggio per ben 3 curve!
Metà gara e Guintoli cambia passo, attaccando prima Rea, poi Melandri e Baz, e portandosi in seconda piazza. Posizioni che quindi variano veloci, mentre viene esposta la bandiera bianca per qualche goccia di pioggia. Cosa che non intimorisce Sykes che amministra bene la situazione. Intanto, in coda al trenino, è arrivato anche Haslam che prova ad infilarsi su Davies, che però non si accorge della Honda e chiude. Contatto inevitabile, come la scivolata.
Al comando Sykes gestisce ormai il vantaggio, tenendo Guintoli a 2" di distanza. Detto che il francese dell'Aprilia deve guardarsi le spalle dalla Kawasaki del connazionale, Baz, è Melandri che prova a giocarsi il tutto per tutto per il podio. Ma la scelta della gomma dura a questo punto sembra non pagare, innescando movimenti e oscillazioni sulla sua Aprilia. Più staccato dietro c'è Rea, mentre Giugliano è lontano ben 13", in lotta con le Suzuki di Laverty e Lowes.
Nel finale i riflettori sono tutti per l'assalto di Melandri al terzo posto, difeso alla grande da Baz. Marco ci prova in tutti i modi, ma ormai la RSV4 sembra "impiccata" e Loris tiene le distanze. Sykes taglia il traguardo, centrando le 21 vittorie in carriera in SBK come Biaggi. Guintoli si prende un meritato 2° posto, Baz completa il podio vanificando l'impengo di Melandri, 4°. Nelle retrovie Giugliano (7°) getta il cuore oltre l'ostacolo, ma nella volata viene beffato da Lowes, 6°. Laverty invece ne esce battuto, 8°.
PORTIMAO - RISULTATI GARA1 1. Sykes (Kawasaki) 20 giri/91.840 km in 34'45.568 media 158.529 km/h; 2. Guintoli (Aprilia) 2.539; 3. Baz (Kawasaki) 3.175; 4. Melandri (Aprilia) 4.042; 5. Rea (Honda) 7.791; 6. Lowes (Suzuki) 14.772; 7. Giugliano (Ducati) 14.877; 8. Laverty (Suzuki) 14.941; 9. Salom (Kawasaki) 26.018; 10. Barrier (BMW) 26.032; 11. Haslam (Honda) 33.041; 12. Guarnoni (Kawasaki) 38.385; 13. Canepa (Ducati) 42.237; 14. Russo (Kawasaki) 47.908; 15. Andreozzi (Kawasaki) 1'03.502; 16. Yates (EBR) 1 Lap; 17. Rizmayer (BMW) 1 Lap;18. Davies (Ducati) 5 Laps; NC. Staring (Kawasaki); RT. Sebestyen (BMW); RT. Morais (Kawasaki); RT. Elias (Aprilia); RT. Foret (Kawasaki); RT. May (EBR); SH. Badovini (Bimota) 34.442; SH. Iddon (Bimota) 38.246.
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Superbike: Jonathan Rea trionfa nel diluvio di gara2 a Portimao Le Ducati di Giugliano e Davies sul podio. Pasticcio in casa Aprilia, con Guintoli che abbatte Melandri durante la lotta per il podio. Male Sykes, solo 8°
Jonathan Rea (Honda) torna il successo, dominando con coraggio la gara 2 di Portimao, corsa sotto il diluvio. Sul podio le Ducati di Giugliano e Davies, al traguardo davanti a Lowes (Suzuki), Haslam (Honda) e Baz (Kawasaki). Pasticcio di Guintoli (Aprilia), 7° dopo la scivolata che ha coinvolto anche Melandri (Aprilia), ritirato. Solo 8° Sykes (Kawasaki), che però resta leader del mondiale con 284 punti, proprio davanti a Guintoli (241).
Gara ridotta a 18 giri a causa della pioggia battente. L'acqua sull'asfalto portoghese è davvero abbondante e al passaggio delle moto si alzano nuvoloni d'acqua importanti, che rendono difficile la visibilità dei piloti. Ma sotto il semaforo parte come una molla Rea, che si porta subito al comando della corsa, seguito da Sykes e Davies. Si accodano le Aprilia di Melandri e Guintoli, marcate da Baz, Haslam e Giugliano.
Dopo i primi adrenalinici passaggi è Melandri che sferra l'attacco su Davies, innescando un bel testa a testa tra Aprilia e Ducati, in cui Guintoli non ha intenzione di fare lo spettatore. Ne esce una bagarre ricca di tentativi, azzardi e dritti, da parte dei due ragazzi con le RSV4, con Chaz bravo a resistere. Finché Sylvain non si butta dentro, prendendosi già qualche rischio, ma anche il terzo posto. Imitato poi da Marco, che però fa più fatica a completare la manovra, restando davanti solo dopo un'impegnativa serie di curve. Intanto al comando Rea viaggia come un motoscafo, girando mediamente 1 secondo più veloce di Sykes che è il diretto inseguitore. Tom, che si ritrova in un attimo nel mirino delle Aprilia, proprio quando Melandri riesce anche sopravanzare Guintoli, salendo virtualmente sul podio. Alle loro spalle Giugliano trova il guizzo per infilare Davies, mentre pasticcia Haslam che finisce largo. Non piace invece l'acqua a Baz, che naviga in ottava piazza in compagnia di Lowes.
Tutto questo quando si avvicina la metà gara e Melandri si attacca alla coda di Sykes: senza indugi lo infila con grande decisione. Ma alle spalle della Kawasaki arriva anche Guintoli, che a sua volta passa l'inglese senza fatica. Il 33 di Melandri fa surf tra le pozzanghere di Portimao, girando più veloce di tutti e andando a cercare la Honda di Rea, davanti per +3". La cavalcata del ravennate è furibonda e funziona anche da traino per Guintoli, in un tandem d'assalto verso la vetta. Dietro Giugliano si prende la quarta piazza, passando anche lui Sykes, in crisi, che resta a vedersela con un ritrovato Haslam.
Quattro giri al termine e, nel diluvio, Melandri prende la scia della Honda di Rea, ma non affonda il colpo subito sul rettilineo. Troppa acqua e Marco prepara con calma l'attacco. Ignaro della sconsideratezza del compagno di box, che invece s'infila nel momento e nel modo sbagliato, firmando un epico strike. Un erroraccio che butta al vento il podio Aprilia. Sylvain prova a ripartire e rientra 8°, mentre Marco esce a piedi dalla pista, dopo essere stato leggermente colpito dalle due RSV4.
Una situazione che apre la porta a Giugliano, promosso sul podio, dietro a Rea e davanti a Sykes. Ma Tom sul bagnato oggi proprio non va e Haslam torna a farsi sotto, sfilandogli la terza piazza. Cosa che fanno progressivamente anche Lowes e Davies. Sykes è così 6°, marcato pure da Baz e Guintoli. E' quiondi un finale tirato, che non perdona il leader della classifica iridata, ripreso e passato, fin giù all'ottava piazza.
Trionfa invece Rea, fiero come un hovercraft, con le Ducati di Giugliano e Davies che festeggiano un podio meritato per costanza. Guintoli limita i danni - i suoi - chiudendo 7°, ma restando 2° nel mondiale. Degna di nota, infine, la volata con cui Badovini batte Laverty privandolo del 9° posto. Peccato che la Bimota EVO sia ancora "fuori classifica" in attesa dell'omologazione, si spera imminente.
PORTIMAO - RISULTATI GARA2 1. Rea (Honda) 18 giri/82.656 km in 34'55.154 media 142.024 km/h; 2. Giugliano (Ducati) 6.817; 3. Davies (Ducati) 8.676; 4. Lowes (Suzuki) 9.740; 5. Haslam (Honda) 11.289; 6. Baz (Kawasaki) 11.808; 7. Guintoli (Aprilia) 14.169; 8. Sykes (Kawasaki) 17.164; 9. Laverty (Suzuki) 26.406; 10. Elias (Aprilia) 30.168; 11. Barrier (BMW) 41.820; 12. Morais (Kawasaki) 47.434; 13. Guarnoni (Kawasaki) 50.045; 14. Staring (Kawasaki) 1'17.436; 15. Russo (Kawasaki) 1'24.500; 16. Andreozzi (Kawasaki) 1'30.563; 17. Salom (Kawasaki) 1'34.242; 18. Canepa (Ducati) 1'34.647; 19. Rizmayer (BMW) 1'47.422; RT. Melandri (Aprilia); RT. May (EBR); RT. Yates (EBR); NS. Sebestyen (BMW); SH. Badovini (Bimota) 26.263; SH. Iddon (Bimota) 33.831.
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