AC Milan Forum [Milan Forum, Partite Milan, Foto Milan, Scommesse Milan, Storia Milan e molto altro...]

Il gap tra Milan e Juventus ? chi superiore all' altro?

« Older   Newer »
  Share  
sanasi77
view post Posted on 11/6/2012, 12:30




Be nocerino piu forte di vidal non si puo proprio sentire dai....nocerino allo stato attuale farebbe panchina alla juve...non giocherebbe ne al posto di marchisio ne di vidal...e nemmeno di pirlo...sono d' accordo con deglia sul fatto che marchisio sia da 7 e nocerino da 6...pero preferisco uno da 7 che da 6 se proprio devo scegliere...e cmq nessuno dei due e' campione sia chiaro...due giocatori tra il buono e l' ottimo quello si
 
Top
view post Posted on 11/6/2012, 12:34
Avatar

Milanista Eterno

Group:
ACM Premium Member
Posts:
20,568

Status:


Si Sanasi sono daccordo, alla Juve Nocerino farebbe panchina, sarebbe la riserva di Marchisio come in nazionale, però tra uno da 7 e uno da 6 non c'è la stessa differenza che tra uno da 6 e uno da 9 per dire (Matri Ibra o Bonucci Thiago Silva) Vidal io per esempio lo paragono a Boateng come valore anche se sono leggermente differenti...
 
Top
view post Posted on 11/6/2012, 12:45
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Admin
Posts:
30,285

Status:


ora che va via tiago sicuramente siamo ancora superiori alla juve hahahaha ma per favore ragazzi
 
Top
ramark
view post Posted on 11/6/2012, 15:17




Sarebbe uno scandalo non vendere Thiago per 50 milioni di euro, ma è pacifico che per almeno un paio d'anni la juve rivincerebbe tutto in Italia. Su una cosa comunque credo, che Pirlo non reggerà un'altra stagione a questi livelli, ormai è cotto/stracotto e in campo ormai cammina come uno zombie.
 
Top
view post Posted on 11/6/2012, 16:28

El Milan e poeu pù

Group:
Member
Posts:
7,747

Status:


CITAZIONE (ramark @ 11/6/2012, 16:17) 
Sarebbe uno scandalo non vendere Thiago per 50 milioni di euro, ma è pacifico che per almeno un paio d'anni la juve rivincerebbe tutto in Italia. Su una cosa comunque credo, che Pirlo non reggerà un'altra stagione a questi livelli, ormai è cotto/stracotto e in campo ormai cammina come uno zombie.

e invece saprebbe uno scandalo venderlo, anche per 50 milioni, perchè quei soldi andrebbero solamente a ripianare il bilancio e non sarebbero reinvestiti in altri acquisti. è questo che non si riesce a capire. silvio ha chiuso, spero che se ne vada al più presto!
 
Top
Brancamenta
view post Posted on 12/6/2012, 19:01




CITAZIONE (Manuel Rui Costa @ 11/6/2012, 02:00) 
Dai su,a me non sembra proprio ci sia tutta sta differenza...

Marchisio lascia il segno

Il centrocampista azzurro ha preceduto Cesc Fàbregas, Andrés Iniesta e Xavi Hernández nel Castrol Edge Index in occasione del pareggio di Danzica tra le due utlime vincitrici del titolo mondiale.


Claudio Marchisio si è aggiudicato il duello a centrocampo contro gli illustri avversari della Spagna. L'Italia ha iniziato il proprio cammino a UEFA EURO 2012 pareggiando a Danzica contro i campioni in carica.

Cesc Fàbregas (8.99), autore del gol della Spagna, e Andrés Iniesta (8.3) si sono dovuti accontentare del secondo e terzo gradino del podio del Castrol Edge Index alle spalle del centrocampista della Juventus. Marchisio, 26 anni, schierato in un centrocampo a cinque, ha totalizzato un punteggio di 9.15, grazie a una prestazione in cui ha sfoggiato tutto il suo repertorio.
Marchisio ha inquadrato due volte la porta, più di ogni altro compagno di squadra, impegnando nel primo caso Iker Casillas con un tiro da fuori poco prima dell'intervallo. Marchisio ha realizzato 9 gol in questo campionato con la sua squadra di club, stabilendo il suo record personale.
Ha dato una mano ai difensori azzurri impegnati contro un tridente spagnolo senza una prima punta classica. Oltre a respingere una conclusione insidiosa di Xavi Hernández, il centrocampista nato a Torino ha ripiegato con efficacia ogni volta che la Spagna ripartiva.
Il suo sforzo appare evidente dai metri percorsi – 12.179 – inferiori soltanto a quelli del compagno di club Emanuele Giaccherini.

Castrol Edge Index: Spagna – Italia

1. Claudio Marchisio (ITA) 9.15

2. Cesc Fàbregas (ESP) 8.99

3. Andrés Iniesta (ESP) 8.3

4. Xabi Alonso (ESP) 8.24

5. Sergio Ramos (ESP) 8.18

©UEFA.com
 
Top
view post Posted on 15/6/2012, 12:14
Avatar

Milanista Eterno

Group:
Admin
Posts:
30,285

Status:


Editoriale - Il Milan con coraggio blocca Thiago Silva, ma i problemi restano: per colmare il gap con la Juve serve un miracolo

La cessione del brasiliano rappresentava in via Turati l'unica opportunità per avviare la ricostruzione: cedere un pezzo – pur importante – per tappare più falle.

Ci eravamo già espressi sull'argomento: eravamo tra quelli che per 45-50 milioni avremmo impacchettato, fatto un bel fiocchetto e accompagnato personalmente in Francia il centrale brasiliano. Non tanto perché non lo stimiamo, ma semplicemente per un'analisi razionale della situazione: il Milan perde Nesta, Zambrotta, Van Bommel, Seedorf, Gattuso, Aquilani, Maxi Lopez e Inzaghi e, al momento, compensa parzialmente con gli arrivi di Montolivo e Traoré. Non bisogna essere matematici della Sorbona per capire che qualcosa non quadra e non c'è bisogno di sventolare come spauracchio l'ecatombe di infortuni dello scorso anno per rendere evidente ciò che è già lapalissiano: stando così le cose, la rosa è assolutamente inadeguata.

In difesa, arriverà quasi certamente Acerbi: ottimo prospetto (Sorrentino, quando il centrale del Chievo non era ancora esploso, aveva parlato così del proprio compagno ai microfoni di Goal.com: “Se non va in Nazionale, lo prendo a calci nel sedere”) ma - con tutto il rispetto - il difensore controllato dal Genoa non è Nesta. Almeno non ancora. Dietro, oggi i rossoneri giocherebbero con Abate, Mexes, Thiago Silva e Mesbah, poi Acerbi, Yepes, Di Sciglio, Bonera, Antonini ed eventualmente Emanuelson. In mezzo l'arrivo di Montolivo copre la partenza di Aquilani, Muntari dovrebbe essere il nuovo Van Bommel fatto in casa, ci si augura che la vena realizzativa di Nocerino non si esaurisca mai e che Flamini e Ambro tornino ad essere guerrieri d'annata.

Al momento, il centrocampo titolare è così composto: Muntari o Ambro vertice basso, Montolivo e Nocerino mediani incursori. Gli altri – incluso Emanuelson e Boateng all'occorrenza – pronti alla bisogna. Davanti restano la certezza Ibra, la speranza Cassano e l'incostanza di Robinho, con il diamante grezzo Boateng alle spalle e la pepita d'oro El Shaarawy che attende solo di essere lucidata e modellata da Mastro Allegri. Con l’incognita Pato, ovviamente, che è un po’ l’emblema di una squadra che – allo stato attuale – regala innegabilmente più dubbi che verità. Una rosa che nel complesso non si può giudicare insufficiente, ma che l'anno scorso – pur più ampia - non è bastata né dal punto di vista quantitativo, né da quello qualitativo, per avere la meglio di una Juve diffusamente ritenuta inferiore, almeno a livello di singoli.


La cessione di Thiago rappresentava l'unica opportunità per avviare la ricostruzione
Dunque, come può una rosa impoverita numericamente e tecnicamente, colmare il gap l'anno prossimo? Più che un'impresa servirebbe un miracolo. E questo per parlare solo dell’Italia, dove Inter, Napoli, Lazio e Roma torneranno alla carica per le posizioni di vertice e la Juve, con l’attuale campagna acquisti, sta cercando di creare un solco (del baratro con le potenziali concorrenti europee, non vale neanche parlarne: a sensazione, continuando così le cose, per le nostre squadre, l’Europa rappresenterà un calvario anche l’anno prossimo, perché troppa la differenza con le avversarie inglesi, spagnole e anche tedesche).

Appena chiusa la trattativa Thiago Silva, Galliani si è affrettato a dire: “Il nostro mercato è praticamente fatto, siamo a posto così”. Noi, lo ribadiamo, non ne siamo affatto convinti. Senza una precisa volontà, ma - visti i tempi che corrono - anche una possibilità di investire, la cessione del brasiliano rappresentava l'unica opportunità per avviare la ricostruzione: cedere un pezzo – pur importante – per tappare più falle. Una barca malmessa, affonda pure se al comando c'è un capitano d'eccezione. Più lentamente, forse, ma va a picco uguale.

Il Milan per Berlusconi è un affare di cuore e storicamente le decisioni in Via Turati son prese più di pancia, che di testa. Spesso – soprattutto in passato – questo ha pagato, a volte – in particolare ultimamente – no. E i casi Kakà e Pato avrebbero dovuto insegnare qualcosa...


http://www.goal.com/it/news/787/editoriali...iago-silva-ma-i
 
Top
51 replies since 6/6/2012, 18:57   565 views
  Share