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| Serie A - Tre opzioni per rilanciare il Milan
Il Milan è in pericolo? No, assolutamente no. Almeno, è quello che emerso dopo il summit di Arcore dove la famiglia Berlusconi ha fatto il punto della situazione in seguito all’ormai celebre “lodo Mondadori”. La Fininvest dovrà staccare a breve un assegno da 560 milioni di euro per risarcire la Cir, un duro colpo per il presidente del Consiglio e per tutto il suo impero che ovviamente comprende anche il club rossonero. Nonostante le presunte resistenze di Marina – la figlia più grande e presidente Mondadori – il Milan non sarà venduto anche se nelle prossime settimane bisognerà scegliere una delle tre opzioni analizzate durante la riunione di Arcore.
L’INGRESSO DI SOCI ARABI – Inizialmente come la più accreditata, l’apertura a nuovi investitori ha in realtà perso terreno nelle ultime settimane. L’idea iniziale, prevedeva l’ingresso di nuovi soci – arabi, nello specifico gli stessi che già sostengono il Milan con la sponsorizzazione di Emirates – a cui vendere circa il 30% delle quote societarie del club.
QUOTAZIONE IN BORSA AD HONG KONG – Questa è sicuramente la più complicata o comunque quella più difficile da intraprendere. Seguendo la strada già tracciata da Prada, ma che potrebbe interessare anche altri grandi club europei a cominciare dal Manchester United, il Milan potrebbe quotarsi alla Borsa di Hong Kong cercando di ottenere così nuovi introiti asiatici da poter poi reinvestire sul mercato. Soluzione vagliata già da diversi dirigenti della famiglia Berlusconi che da settimane stanno cercando di trovare le soluzioni migliori in vista della prossima e probabilmente riunione in cui andrà presa una soluzione definitiva.
LO SCORPORO DALLA FININVEST – L’ultima opzione, la più percorribile a oggi, è quella dello scorporo del Milan dal gruppo Fininvest. Una soluzione che non convince ancora tutti, Marina in testa, anche perché con questa soluzione il club rossonero sarebbe esclusivamente dipendente dal portafogli personale della famiglia Berlusconi. Anche per questo, tornando a parlare di calcio giocato, il mercato rossonero è attualmente congelato in entrata: tutto fermo, prima bisogna capire verso quale soluzione si orienterà il presidente del Consiglio. L’ultima parola, infatti, spetta sempre a lui…
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