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Scandalo calcio scommesse in Italia

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view post Posted on 9/6/2011, 12:19
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Milanista Eterno

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CITAZIONE (Fantantò @ 8/6/2011, 16:12) 
CITAZIONE (Pamic @ 8/6/2011, 12:27) 
Io comunque sono molto preoccupato per il Milan...ho la bruttissima impressione che possiamo c'entrare anche noi...ovviamente spero di sbagliare.

Non penso proprio Pamic, non ne avremmo avuto motivo. Oggi ho letto di Cassano che aveva detto a Gillet (in occasione dell' 1-1 sofferto): "se aveste giocato così per tutto il campionato vi sareste salvati". E lì Gillet si era incazzato.. Che poi Bellavista sia coinvolto non vuol dire niente. Tralaltro la partita era stata scommessa con tanto di OVER, e direi che chiunque avrebbe puntato sull'over in quella gara (era un classico testa-coda che sarebbe dovuto finire a goleada...). Non mi pare una puntata improbabile, anzi è più che scontata.

Ma il risultato conferma che non c'è niente di strano.

Su totti: roma fiorentina, tanti gol... ma vi sembra molto strano? a me sembrava abbastanza ovvio.. non capisco perchè la stampa si ostini a cercare di mettere dentro personaggi famosi anchwe quando non c'entrano un cazzo.

tralaltro giocatori come totti che fanno soldi a palate che cazzo se ne fanno di 10.000 euro in più o meno? ma per favore...

Quoto
 
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view post Posted on 12/6/2011, 11:42

Milanista Eterno

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Scandalo scommesse: ecco i 44 protagonisti del calcio sporco
12:30 del 12 giugno

Quarantaquattro nomi, mica quattro gatti: alcuni eccellenti, altri sconosciuti. Sono gli indagati nell’inchiesta «Last Bet», nata dall’avvelenamento dei calciatori della Cremonese con benzodiazepine per poi espandersi, fino a coinvolgere la serie A. Erano quarantasette, ma tre dei primi quattro indagati (Ferrante, Bresciani e Pedrini) scompaiono nella richiesta di iscrizione del pm, datata 16 maggio. Il quarto era Paoloni, il portiere della Cremonese. Ecco, uno per uno, chi sono e quale ruolo attualmente ricoprono nell’inchiesta i protagonisti dell’inchiesta sul calcio sporco.
Massimo Erodiani. Per i pm, questo 36enne pescarese, ex portiere di calcio a 5 e titolare di un’agenzia di scommesse (formalmente intestata a Francesca La Civita, anch’essa indagata), è uno dei vertici dell’organizzazione. Sarebbe lui a tenere le fila dei giochi: gli vengono contestate diciassette partite in odore di combine. Da ieri Erodiani è ai domiciliari, come pure Marco Pirani. Il dentista 55enne, ex accompagnatore dell’Ancona, è per i pm un altro dei big dell’organizzazione: ha collaborato coi pm parlando di cinque società di A coinvolte, Cagliari, Lecce, Roma, Fiorentina e Genoa.

Molti dei suoi clienti sono nel mondo del calcio, e come Erodiani è considerato coinvolto in 17 match truccati. In contatto solo con lui il portiere di calcio a 5 Gianluca Tuccella, indagato per 6 incontri combinati. Marco Paoloni, 27enne portiere di Civitavecchia, cresciuto nella Roma, nell’ultima stagione gioca prima a Cremona e poi a Benevento. È accusato di aver somministrato sedativi ai compagni grigiorossi, e di essersi «venduto» (o di averci provato) un po’ di partite delle sue squadre, oltre che di aver tentato di organizzare altre combine, tra cui il flop di Inter-Lecce. Lui sostiene di aver soprattutto millantato, di non aver avvelenato nessuno e di non essersi venduto alcun match dei dieci che gli vengono contestati. Antonio Bellavista, ex centrocampista 33enne, cresciuto nel Bari, secondo gli inquirenti è l’«anello di congiunzione» tra l’organizzazione e due gruppi di scommettitori-finanziatori: gli «zingari» e i «bolognesi».

Per il pm, oltre a scommettere (anche col suo amico Fabio Daledo, indagato pure lui, con precedenti per scommesse clandestine con i cavalli) è coinvolto in prima persona in almeno 7 match combinati, ed è accusato di estorsione ai danni di Paoloni. Mauro Bressan. Già compagno di squadra di Bellavista al Bari, famoso per un favoloso gol segnato al Barcellona con la maglia della Fiorentina nel ’99, secondo i pm - che gli contestano un ruolo in almeno due partite truccate - è il referente del gruppo di scommettitori chiamati «zingari»: da due giorni è tornato libero. Almir Gegic. Attaccante 32enne non molto prolifico, compagno di squadra di Bressan nel Chiasso, secondo gli inquirenti è il leader degli «zingari» ed è coinvolto nella manipolazione di tre match. Vittorio Micolucci. Difensore dell’Ascoli, 28 anni, ex compagno di Bellavista a Bari, è in contatto con il dentista-scommettitore Pirani, e i pm gli contestano tre combine in serie B, due delle quali della sua squadra. Micolucci è protagonista di una intercettazione-choc, nella quale chiede scusa a Pirani per non essere riuscito a far perdere l’Ascoli contro l’Atalanta. Gianfranco Parlato è invece un collaboratore dell’Esperia Viareggio, 41enne ex difensore, ha giocato anche in serie A con la Reggiana.
Considerato dagli inquirenti una figuria «primaria» dell’inchiesta, avrebbe avuto un ruolo nella manipolazione di nove incontri di calcio. Anche a lui, che era in carcere, due giorni fa sono stati concessi i domiciliari Indagati anche i suoi fratelli Roberto e Valentino: avrebbero scommesso su «dritte» di Gianfranco, sapendo che erano combine. Giuseppe Signori. «Beppegol», 43 anni, uno dei bomber più prolifici di sempre della serie A, è finito nell’inchiesta perché ritenuto a capo dei finanziatori «bolognesi». Mai intercettato direttamente (ma fotografato in occasione di un summit a Bologna, in occasione del quale Signori scrive su un pizzino le condizioni per scommettere di «quelli di Singapore»), secondo il pm è coinvolto nella pianificazione di tre partite: Atalanta-Piacenza, Inter-Lecce e Benevento-Pisa. Nelle intercettazioni, tutti sembrano temerlo.

Cristiano Doni. Bandiera dell’Atalanta, il 38enne calciatore secondo i pm è «coinvolto pesantemente» dalle intercettazioni dei protagonisti dell’inchiesta, soprattutto per alcune gare giocate dagli orobici. Ma «mancano telefonate in cui sia lui stesso a sviluppare conversazioni», aggiungono gli inquirenti, che alla fine hanno deciso comunque di indagarlo. Stefano Bettarini. Il 39enne ex marito di Simona Ventura, che ha nel suo palmares anche una presenza in nazionale (e precedenti per scommesse), è indagato per due match ed è considerato dagli inquirenti un forte scommettitore: tantissime telefonate e soprattutto sms lo riguardano. Vincenzo Sommese. 34enne centrocampista, in forza all’Ascoli ma fuori rosa, Sommese è indebitato soprattutto con Pirani (al quale cede il quinto dello stipendio). Partecipa, secondo i pm, alla manipolazione di 8 match. Ivan Tisci. Ex centrocampista di Genoa, Vicenza e Pescara, quest’anno al Sapri, Tisci è in contatto con Erodiani e Bellavista, e per i pm collabora a tre combine. Si è ritirato dal calcio giocato il 2 giugno, con una partita amichevole a cui ha partecipato anche Bobo Vieri a Milano Marittima. Alex Perderzoli. Centrocampista di 27 anni in forza all’Ascoli, è in contatto solo con Parlato con il quale, secondo i magistrati, tratta la manipolazione di Livorno-Ascoli e Benevento-Cosenza. Carlo Gervasoni. Difensore 29enne, in forza quest’anno alla Cremonese e poi al Piacenza, oltre a essere parte lesa per l’«avvelenamento» di Cremonese-Paganese (si schianta in auto dopo aver assunto il Minias, per fortuna senza conseguenze) è uno degli ultimi a essere iscritti nel registro degli indagati: nel mirino soprattutto Atalanta-Piacenza.

Daniele Quadrini.

L’attaccante 30enne del Sassuolo, indagato perché avrebbe preso soldi per giocare a perdere in Siena-Sassuolo 4-0, è al centro di un giallo, insieme all’attaccante del Lecce Daniele Corvia (quest’ultimo tirato in ballo per Inter-Lecce, ma non indagato). Quadrini, secondo l’inchiesta, «tratta» la combine con Erodiani, presentato da Paoloni, parlando su Skype. Paoloni stesso, però, avrebbe ammesso di aver creato account fittizi per spacciarsi per Quadrini e per Corvia e convincere Erodiani che le combine erano fatte. Tanto che entrambi (Corvia e Quadrini) avevano presentato un esposto per estorsione settimane prima degli arresti. C’è però una conversazione intercettata tra Paoloni e Quadrini del 23 marzo, poco prima di Siena-Sassuolo, in cui il portiere gli chiede «se c’era margine di fare qualcosa» e i due decidono di sentirsi «sul computer». Michele Cossato. Il 41enne ex calciatore del Chievo e dell’Hellas è indagato perché avrebbe ricevuto indicazioni da Parlato sulla combine di Benevento-Cosenza, per scommettere a colpo sicuro. Claudio Furlan. Il 35enne portiere del Portogruaro è indagato perché, con Parlato, avrebbe «trattato» la combine di Benevento-Viareggio.

Daniele Deoma.

Ex calciatore nelle serie minori, il 39enne ds del Bellaria Deoma è indagato perché in contatto con il suo omologo ravennate, Buffone, «dal quale apprendeva gli eventi combinati sui quali scommettere». Giorgio Buffone. Ds del Ravenna, 56 anni, indagato con presidente e vicepresidente della stessa squadra, Gianni Fabbri e Antonio Ciriello, e con l’allenatore Leonardo Rossi (per la tentata combine di Alessandria-Ravenna, per la quale è indagato pure il presidente dei piemontesi, Giorgio Veltroni). Del Ravenna è indagato anche l’allenatore dei portieri, Nicola Santoni, coinvolto per Atalanta-Piacenza e Ravenna-Spezia. Buffone, anche lui da due giorni ai domiciliari, per i pm è «contatto» tra società e calciatori per la manipolazione di nove incontri. Legati a Buffone, e indagati, anche Ismet Mehmeti e Antonio Shytaj, albanesi, ritenuti dai pm i referenti per le scommesse all’estero del ds ravennate.

Manlio Bruni e Francesco Giannone. I due commercialisti di Beppe Signori sono considerati dagli inquirenti organici agli scommettitori «di Bologna», e vengono loro contestati 4 match combinati. Il primo, che era ai domiciliari, ora ha solo l’obbligo di firma. Il secondo è passato dal carcere ai domiciliari. Legati invece a Parlato sono Pietro Bassi (definito «informatore amico del Ds della Nocerina», che passa a Parlato in anticipo 4 risultati esatti, tra cui Brescia-Bologna), Fioravante Genovese, Giampaolo Tagliatti, Gaetano Ruotolo e gli ex calciatori Massimiliano Longhi (compagno di Parlato nel Matera) e Alessandro Ettori. Dell’«aliquota milanese» fanno parte, infine, Ivan Vittorio Berardi, 49enne, detto «Lupo», Giuseppe Padula, 39 anni, Pierluigi Andrea Pezzali, 44enne, e Andrea Gaiti, 36 anni.
Ma ci sono tanti «mister x» ancora non identificati. Come Fabio «il bello» di Milano. O come l’uomo che Bellavista dice agli zingari di aver «convinto» per 400mila euro. La lista, insomma, potrebbe allungarsi.

(Massimo Malpica, Gian Marco Chiocci per Il Giornale)
 
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view post Posted on 12/6/2011, 14:02
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Milanista Eterno

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Posso sapere come Sommesse, fuori rosa, abbia influenzato ben 8 partite?

 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 19/12/2011, 09:51




Operazione Last Bet, arrestato Doni!


In manette 17 persone, molte gare di Serie B e Lega Pro delle ultime due stagioni sarebbero state combinate. Oltre al nome illustre dell'ex capitano dell'Atalanta (già squalificato dalla Giustizia Sportiva), nella rete degli investigatori altri giocatori in attività ed ex


L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perchè, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta. Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia.

17 PERSONE SOTTO INCHIESTA -
Gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori in attività. L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona 'Last bet' che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.

TUTTO PARTE DA SINGAPORE -
Il vertice dell'organizzazione a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est: è la struttura dell'organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse, che ha portato all'arresto di 17 persone tra cui alcuni calciatori. Secondo la procura di Cremona, al vertice c'era un certo Eng Tan Seet, detto 'Dan', che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.

I dettagli dell'indagine della polizia sul calcioscommesse che ha portato all'arresto di 17 persone, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma nella questura di Cremona alle 10.30 All'incontro parteciperanno i magistrati e gli investigatori che hanno condotto l'inchiesta.

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ZiZiO_1911
view post Posted on 21/12/2011, 11:26




Calcio scommesse - L'inchiesta si allarga: sospette 22 partite di A

Le ammissioni di Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio, oggi tocca a Nicola Santoni sottoporsi all'interrogatorio, giovedì a Gigi Sartor e venerdì - per ultimo - a Cristiano Doni. La fase due dell'inchiesta di Cremona è a un punto di svolta.

Questa volta il calcio italiano trema davvero. Sono bastati i primi due interrogatori, svolti dalla procura di Cremona nella giornata di martedì, a dare l’impressione che la seconda fase del calcioscommesse possa aprire squarci ben più importanti della prima. Anche perché, questa volta, non mancano le ammissioni. Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio hanno già raccontato dettagli importanti.

E, ora, potrebbe essere il turno degli altri indagati. Quest’oggi tocca a Nicola Santoni, il preparatore dei portieri del Ravenna che, stando alle ricostruzioni del gip Salvini, sarebbe stato pagato da Cristiano Doni per non parlare. Un personaggio chiave che potrebbe inguaiare non poco il capitano atalantino. Anche per questo, Doni sarà interrogato per ultimo nella giornata di venerdì. Prima di lui anche Gigi Sartor, atteso giovedì.

In questo quadro di intercettazioni rese pubbliche e ammissioni durante interrogatori, arriva anche la lista delle partite sospette di Serie A, diffusa dal quotidiano “la Repubblica” nella sua edizione odierna. Un elenco da brividi di 22 match. Sarà soltanto l’inizio?

L’ELENCO DELLE PARTITE SOSPETTE DI SERIE A:

Catania-Chievo 1-1 (11/1/2011)

Napoli-Sampdoria 4-0 (30/1/2011)

Brescia-Chievo 0-3 (30/1/2011)

Brescia-Bari 2-0 (6/2/2011)

Genoa-Roma 4-3 (26/2/2011)

Brescia-Lecce 2-2 (27/2/2011)

Fiorentina-Roma 2-2 (20/3/2011)

Genoa-Lecce 4-2 (20/3/2011)

Bari-Chievo 1-2 (20/3/2011)

Brescia-Bologna 3-1 (2/4/2011)

Parma-Bari 1-2 (3/4/2011)

Chievo-Sampdoria 0-0 (3/4/2011)

Bologna-Napoli 0-2 (10/4/2011)

Chievo-Bologna 2-0 (17/4/2011)

Lecce-Cagliari 3-3 (17/4/2011)

Catania-Cagliari 2-0 (1/5/2011)

Lazio-Genoa 4-2 (14/5/2011)

Chievo-Udinese 0-2 (15/5/2011)

Catania-Roma 2-1 (15/5/2011)

Genoa-Cesena 3-2 (22/5/2011)

Lecce-Lazio 2-4 (22/5/2011)

Bologna-Bari 0-4 (22/5/2011)
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 30/12/2011, 12:03




Calcio scommesse - Sartor in sette ore "ha risposto al Gip"

Il legale ha spiegato che cosa è accaduto durante l'interrogatorio, affermando che non c'è alcun conto cifrato in Svizzera e non ci sono state confessioni: "Non c'era niente da confessare"

Ultima giornata dell'anno 2011 di interrogatori alla Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta Last Bet sul calcioscommesse. Oggi, davanti al pm Di Martino, è stata la volta dell'ex calciatore di Parma e Inter Luigi Sartor che a poche ore dall'arresto, davanti al gip Salvini nell'interrogatorio di garanzia, aveva scelto la strada della facoltà di non rispondere. Oggi, nelle sette ore trascorse in Procura, era in compagnia del proprio legale, Tuccari, ed ha "risposto" agli inquirenti senza peraltro - stando a quanto riferito dal suo legale - annunciare chissà cosa perché non c'è nulla da annunciare o rivelare.

"Ha spiegato e non ha confessato, perché non c'era niente da confessare" le parole di Tuccari. "Conti cifrati in Svizzera? Non ci sono conti cifrati in Svizzera", ha spiegato il legale, che si è detto "soddisfatto, come sempre quando in coscienza ritengo di aver fatto un lavoro al meglio delle mie possibilità. Sette ore? Non vi attaccate al dato assoluto -ha detto ai cronisti-, ci sono sette ore di cui due si scrive e cinque si parla". E sulla possibilità che Sartor possa passare il Capodanno a casa grazie agli arresti domiciliari, Tuccari ha detto:"Me lo auguro molto per lui". Si chiude dunque un 2011 che in direzione di questa inchiesta ha impresso un'accelerazione proprio nell'ultima parte. Si riprenderà nel 2012, esattamente giorno 11, quando davanti al pm Di Martino tornerà Cristiano Doni, attualmente agli arresti domiciliari in Alto Adige in casa della compagna Ingrid.

Intanto, oggi sul caso scommesse è nuovamente intervenuto il Presidente del Coni Gianni Petrucci, a Bormio per assistere alla gara di Coppa del mondo di sci. "La Figc sta collaborando con i magistrati di Cremona, siamo cautamente preoccupati ma la Figc sta lavorando bene" ha detto Petrucci, che ha rassicurato tutti sulla validità del campionato in corso. "E' tutto attendibile e tutto serio, su questo non sono preoccupato. Il campionato sta facendo il proprio corso regolarmente, non c'è alcuna preoccupazione in tal senso. La giustizia sportiva ha già preso dei provvedimenti, Palazzi si appresta a valutare nuova ulteriore documentazione che arriva dalla Procura di Cremona".

Petrucci invita comunque alla prudenza ed a quei tifosi che si dicono disamorati di questo calcio, tende una mano. "Bisogna accertare le cose, al momento anche io conosco solo le notizie che leggo sui giornali. Ringrazio la Procura di Cremona per il lavoro che sta facendo, nel mondo del calcio si è attivata con i mezzi a propria disposizione e mi attengo a questo". Non essendo un psicologo, Petrucci non si cimenta nel provare a spiegare cosa accade nella testa di un calciatore tanto ad indurlo a cercare di praticare questo tipo di attività illecita. "Non so, ognuno di noi il cervello lo deve mettere a disposizione per le cose normali, il mio giudizio ce l'ho e lo tengo per me. Non amo quelli, anche qualcuno che sta all'estero, che danno giudizi, io prendo atto di una realtà e non sono neppure per delle sentenze esemplari. Le leggi ci sono devono essere applicate in base alle regole che ci sono".

Italpress
 
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view post Posted on 30/12/2011, 12:45
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Milanista Eterno

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SCOMMESSE, SI MOLTIPLICANO I CASI
Gervasoni svela 40 giocatori e 20 match


Altro che casi isolati. La lista dei giocatori e delle gare sospette spuntate dalle indagini sul calcioscommesse è lunga e ben fornita: una quarantina di nomi e una ventina di match. Almeno stando a quanto dichiarato dall'ex del Piacenza, Carlo Gervasoni, al pm Di Martino, sia per conoscenza diretta sia per "sentito dire". Si va da Luciano del Chievo all'oggi atalantino Andrea Masiello (ex Bari), passando per il laziale Stefano Mauri.

Ma anche Ruopolo, Mastronunzio, Pellicori, Fissore, Pellissier, Ventola, Fontana, Bertani, Conteh, Guzman, Bentivoglio, Milanetto, Parisi, Marco Rossi, Rosati e altri più o meno conosciuti. Le partite? Quelle di Serie A sono del maggio 2011: Palermo-Bari 2-1, Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4. In B, sempre riferite alla scorsa stagione, AlbinoLeffe-Piaceza 3-3, Siena-Piacenza 2-3 e Atalanta-Piacenza 3-0 più Chievo-Novara 3-0 della scorsa Coppa Italia. Ma Piacenza, AlbinoLeffe e Mantova compaiono anche in altri match tra il 2009 e il 2010.

Insomma, troppi nomi e troppe partite per pensare a un caso, a un controllo marginale del mondo del calcio. E intanto arrivano le prime difese dei giocatori tirati in ballo. I tifosi della Lazio si schierano con Mauri ("giù le mani dalla Lazio e da Stefano", è il tam tam via internet), mentre da Verona filtra la difesa di Sergio Pellissier, entrato in alcune intercettazioni. "Mi fai sapere quanto mi fai prendere da queste cose?", era la frase detta al telefono che ha tirato in mezzo l'attaccante del Chievo. "Ma si trattava del colloquio coll'avvocato per una causa civile di risarcimento danni", la difesa del giocatore.

sportmediaset.it
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 31/12/2011, 12:07




Paoloni confessa "Mi sento un coglione"

L'uomo da cui ha preso il via "Last Bet" ha rovinato la sua famiglia, ma spiega che "avevo una dipendenza dal gioco delle scommesse". E per il futuro si augura di "ritornare a giocare a calcio. Nei miei confronti è stato istituito un processo mediatico"

"Spero che venga ridotta la mia squalifica: il calcio è stata una passione fin da bambino e dopo e' diventato un lavoro, ma ho passato 20 anni a parare un pallone e il mio sogno più grande oggi sarebbe quello di ritornare a giocare a calcio". Lo ha detto Marco Paoloni intervistato da Antonello Piroso durante la registrazione di "Ma anche no", in onda domenica 1 gennaio alle 14.00 su LA7. Ospite per la prima volta di una trasmissione televisiva, il giocatore che ha dato il via alle nuove inchieste sul calcioscommesse, oggi squalificato per cinque anni e con proposta di radiazione, afferma: "Mi auguro che tutta questa inchiesta finisca nel modo più giusto e che la verità venga fuori".

Una carriera stroncata quella del giovane portiere: "Ho buttato via una famiglia, un lavoro e degli amici solo per delle scommesse, ma ero in un mondo tutto mio - si difende - un mondo virtuale dove non contava il guadagno, ma l'adrenalina che provavo e mi faceva stare bene quando puntavo e che nessuno può capire se non ci è passato. Mi sento un coglione".

Accusato di associazione per illeciti e illeciti sportivi all'epoca in cui era portiere della Cremonese, Paoloni a soli 27 anni ripercorre nell'intervista con Piroso le tappe che lo hanno coinvolto nello nuovo scandalo del calcioscommesse. "Ho preso questo vizio nel 2008: avevo una dipendenza dal gioco delle scommesse e solo oggi che non faccio più parte di questo mondo riesco a vedere cos'è giusto e cos'è sbagliato. Ho cominciato con il poker online - ricorda - poi sono passato a scommettere su Internet sui risultati delle partite, prevalentemente degli sport americani, come l'Nba, poi del campionato italiano, spagnolo e straniero, cinese e giapponese".

Finché non ha incontrato il bookmaker di Ancona Massimo Erodiani: "Avevo delle discussioni con mia moglie perché giustamente vedeva che spendevo tanti soldi al gioco e io, per evitare altri litigi, ho iniziato a giocare con questa persona che avevo contattato tramite il dentista (l'odontoiatra Marco Pirani, ndr) e che aveva un'agenzia legale di scommesse e mi faceva giocare a credito. All'epoca consideravo questa possibilità un favore, ora la reputo un inganno".

Quanti soldi ha speso? chiede Piroso: "In tre anni circa 200 mila euro, prima per conto mio e poi a credito".

Tornando al suo rapporto con Erodiani, Paoloni ribadisce: "Gli dovevo circa 23-25 mila euro e ho tutte le ricevute che lo attestano". E invece "il dentista e Erodiani sono arrivati a Cremona i primi di gennaio e mi hanno detto che avevo un debito di 110 mila euro: mi è preso un colpo! Va bene che giocavo, ma non ero arrivato a quella cifra lì. Avevo un quaderno dove mi segnavo tutte le puntate e il mio saldo era all'incirca intorno ai 23-25 mila euro - ripete. Allora gli ho chiesto di portarmi le ricevute, dato che io non le avevo mai viste facendo tutto per telefono, e se era vero quello che dicevano avrei pagato, altrimenti no". Ma Paoloni sottolinea che quelle ricevute Erodiani non gliel'ha "mai portate. Penso anzi che lui non mi abbia mai giocato neppure una schedina". "Non volevo dare loro questi soldi - prosegue Paoloni - e con le scommesse credevo di uscire da questa situazione".

Ma in realtà la peggiora. "Ho detto loro di scommettere su Inter-Lecce per una goleada dell'Inter sicura - racconta - quando in realtà non avevo parlato con nessuno: ero consapevole che stavo dicendo cavolate, ma era per me l'unica alternativa. Tornando indietro la prima cosa che farei è andare a denunciare tutto. E invece Erodiani scommette 3 milioni di euro, perde e si arrabbia molto".

Quanto all'accusa di aver drogato i suoi compagni di squadra, nella partita Cremonese- Paganese, Paoloni nega ogni coinvolgimento: "Ho subito un processo mediatico prima che arrivasse una sentenza definitiva. Non ho messo dell'ansiolitico nell'acqua o nel the dei miei compagni prima della partita - ribadisce - oltretutto per il ruolo che avevo non ce n'era bisogno, bastava non parare!". Per Paoloni quindi "è stata fatta una ricostruzione sbagliata dell'evento: è giusto fare delle deduzioni e dei dibattimenti nelle sedi opportune, ma ci sono delle analisi e ci sarà un processo, mentre dalla tv e dai giornali è sembrato che fossi io il capo dell'organizzazione e che fossi stato io il portiere che aveva drogato i giocatori".

Quanto alla famosa ricetta che sarebbe stata prescritta alla moglie di Paoloni, con il nome del farmaco Minias con cui il portiere della Cremonese avrebbe cercato di addormentare i compagni di squadra, Paoloni sostiene "che è stata fabbricata dopo che la vicenda dell'avvelenamento dei giocatori fosse uscita sui giornali. A gennaio il dentista è arrivato a Cremona per chiedermi di dargli i soldi, mi ha portato da una parte e mi ha mostrato questa ricetta con il nome di mia moglie.. mi stavano ricattando".

"Oggi la mia parola conta zero e lo so - aggiunge Paoloni - ma sono sereno e tranquillo sul procedimento e sulle indagini che stanno andando avanti, gli investigatori stanno facendo un ottimo lavoro e sono fiducioso che verrà fuori la verità". E conclude: "È stata una cosa da bambino, da adolescente, perché una persona matura che pensa anche solo dieci secondi prima di fare una cosa, non l'avrebbe mai fatta. Oggi dopo una terapia che mi ha curato dalla dipendenza del gioco, ho capito i miei sbagli e voglio pagare dove ho sbagliato non dove non ho sbagliato".

Quanto all'eventuale coinvolgimento di altri giocatori noti della serie A nell'inchiesta del calcioscommesse Paoloni afferma: "Se loro scommettevano o meno, non ne so niente".

Italpress
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 4/2/2012, 11:54




Arrestato Mario Cassano, A nel mirino

Svolta decisiva alle indagini di Cremona: finisce dentro il portiere del Piacenza al centro dello scandalo dopo l'ormai tristemente celebre rigore concordato di Cristiano Doni.

Il calcioscommesse continua a coinvolgere calciatori e questa mattina la polizia ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Cassano, portiere del Piacenza e Angelo Iacovelli, infermiere barese vicino agli ambienti sportivi del Bari utilizzato dai clan malavitosi come ‘portadenaro’.

In questa terza fase dell’inchiesta ‘Last Bet’ sono sotto esame 4 incontri ‘sospetti’ che potrebbero essere stati manipolati. Si parla Milan-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Roma e Palermo-Bari, sfide disputate tra marzo e maggio 2011.

Mario Cassano era stato chiamato in causa la prima volta da Gervasoni e in seguito da Cristiano Doni in merito al match Atalanta-Piacenza dell’11 marzo 2011 finita 3-0 per i bergamaschi, considerata la partita ‘madre’, quella dal quale tutto è cominciato e nella quale ci sono le conferme più evidenti di combine. Il portiere piacentino era d’accordo con il capitano nerazzurro anche su dove calciare il rigore.

Il ruolo di Iacovelli era centrale visto che era lui il tramite tra il clan malavitoso e i calciatori che venivano avvicinati nei ritiri prima dei match i cui risultati venivano alterati. L'accusa per entrambi sarebbe quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, la stessa che ha portato in carcere fino ad oggi una trentina di persone.

Per la precisione 33 tra le quali ricordiamo l’ex attaccante del Bologna e della nazionale Beppe Signori e l’ex capitano dell’Atalanta Crisiano Doni oltre agli altri calciatori: Carlo Gervasoni, Marco Paoloni, Luigi Sartor, Vincenzo Sommese, Marco Micolucci e Filippo Carobbio.

LEGALE CASSANO: “E’ INNOCENTE”
Non ho ancora visto Cassano, ci incontreremo domenica. Abbiamo sentito le dichiarazioni delle settimane scorse, attendavamo sviluppi ma non è certo una misura di custodia cautelare". Con queste parole, rilasciate a Radio Sportiva, l'avvocato Francesco Maresca, commenta l'arresto del suo assistito, il portiere del Piacenza, Mario Cassano. "Al momento posso dire molto poco, non ho letto l'ordinanza: risponderemo alle accuse al pm - ha proseguito l'avvocato Maresca -. Mario si dichiarerà innocente e io chiederò gli arresti domiciliari, il carcere è sproporzionato rispetto a vicende sportive come queste". Uno dei punti cardini dell'inchiesta e' il presunto accordo con Doni in occasione del rigore calciato dall'ex capitano dell'Atalanta contro il Piacenza. "E' l'episodio più chiaro: Cassano non ha mai conosciuto Doni ed è sorpreso delle dichiarazioni di Doni, non l'ha mai incontrato se non sul campo".
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 3/4/2012, 13:20




Masiello "Autogol col Lecce volontario"

Il difensore dell'Atalanta, arrestato ieri, ai giudici ha ammesso di aver provocato un autogol volontariamente nel derby Bari-Lecce. Il dg del Bologna difende il giocatore elo appoggia moralmente, mentre il dg della Federcalcio Valentini minaccia pugno di ferro e "tolleranza zero"

Le ultime svolte dell'inchiesta sul calcioscommesse sono state abbastanza inquietanti e inevitabilmente hanno provocato delle reazioni.

MASIELLO AI GIUDICI "AUTOGOL COL LECCE FU VOLONTARIO" - - Andrea Masiello, il difensore dell'Atalanta arrestato la scorsa notte, avrebbe ammesso davanti ai magistrati di aver segnato consapevolmente l'autogol che sigillò definitivamente la vittoria della squadra salentina al San Nicola (2-0) il 15 maggio scorso nel corso di Bari-Lecce. Ma c'é un'altra fonte, secondo la quale Masiello avrebbe confessato la sua responsabilita' tramite un fax alla Procura di Bari, nel tentativo di alleggerire la sua posizione. "Quando il risultato era sullo 0-1 ho sfruttato un'occasione - avrebbe scritto Masiello - per poter fissare definitivamente l'esito della sconfitta del Bari e poter quindi ottenere il pagamento che mi era stato promesso".

GILLET "MI RIBELLAI A COMBINE" - Durante un'audizione del 7 febbraio scorso, davanti al Gip di Bari, Jean Francois Gillet (ex portiere del Bari, ora al Bologna) ha rivelato di aver respinto più volte le minacce di alcuni capi ultra' del Bari. I quali avrebbero imposto al portiere ed allo stesso Andrea Masiello di perdere alcune partite (Cesena-Bari e Bari-Sampdoria), al fine di guadagnare soldi puntando sulle sconfitte della squadra biancorossa. Minacce che non hanno fatto cedere Gillet, anche se poi il Bari perse quelle due partite.

VALENTINI "DIFENDERE LA CREDIBILITA'" -
"Entro fine aprile ci saranno i primi deferimenti dei fatti accertati dalla Procura della Repubblica di Cremona, poi aspetteremo le carte che vengono da Bari - dice il dg della Federcalcio Antonello Valentini - L'infedeltà di qualcuno non inficia la credibilità del calcio, ma bisogna fare piazza pulita di chi ha violato le norme del calcio. Il calcio deve difendere la propria credibilità, noi andremo in fondo, tolleranza zero e nessuna amnistia. I responsabili vanno puniti. Quello della responsabilità oggettiva è un vecchio tema che torna sempre a galla. Noi come Federazione abbiamo già inserito delle attenuanti a favore delle società, ma in questo momento non si può mettere mano alla responsabilità oggettiva mentre le biglie sono in movimento. Da parte nostra c'è volontà di difendere la parte buona del calcio, a costo di sacrificare in parte la prossima stagione sportiva perché i processi si devono fare. Bisogna fare pulizia e ricominciare in maniera trasparente".

ZANZI "PORTANOVA HA GIA' CHIARITO" -
"Portanova era stato sentito su questo tema ma dall'ordinanza si dovrebbe evincere che ha chiarito la sua posizione e che era estraneo a posizioni illecite - spiega invece il dg del Bologna Roberto Zanzi - Abbiamo dato il nostro appoggio morale al giocatore, speriamo che le indagini siano il più celeri possibili e che possano accertare eventuali responsabilità in merito. Credo comunque che al termine dell'indagine la posizione di Portanova verrà stralciata. E' auspicabile che tutti coloro che erano a conoscenza di queste situazioni malsane le facciano presenti per chiudere il prima possibile queste vicende che danneggiano tutto il sistema".

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ZiZiO_1911
view post Posted on 4/4/2012, 16:45




Masiello davanti al gip per quattro ore

Andrea Masiello è stato sottoposto a un lungo interrogatorio di garanzia nel quale avrebbe fatto alcune ammissioni in merito alle nuove vicende del calcioscommesse: sotto esame altre partite che interessano Milan, Roma e Chievo nelle vesti di avversarie del Bari

Quasi quattro ore di interrogatorio davanti al gip Giovanni Abbattista e al pubblico ministero Ciro Angelillis: Andrea Masiello è stato ascoltato a lungo in merito al nuovo filone del calcioscommesse riguardante alcune partite del Bari nei campionati di Serie A 2009-10 e 2010-11. L'ex-capitano della formazione biancorossa è uscito distrutto, in lacrime e, secondo quanto riportano le prime indiscrezioni, avrebbe risposto a tutte le domande facendo diverse ammissioni.

"Andrea Masiello è molto stanco - dice di lui il suo legale, Francesco Rotunno -. Sull'interrogatorio non posso fare nessuna dichiarazione. Posso soltanto dire che è un uomo molto provato".

Nel frattempo, si allarga il ventaglio delle presunte partite interessate, estendendosi anche a Milan-Bari, Bari-Chievo e Bari-Roma, mentre Lecce e Sampdoria, finite nell'occhio del ciclone, continuano a sostenere la propria estraneità ai fatti.

"Quell'autogol mi sembrò casuale - afferma a riguardo il patron giallorosso, Giovanni Semeraro, sospettato di aver fatto avere, tramite terzi, una cifra ingente a Masiello e compagni per perdere il derby che decretò poi la salvezza del Lecce stesso nella scorsa stagione -. Ma se lui insiste non ho motivi per non credergli. Sia chiaro, però, che non ho dato soldi né a lui, né ad altri. Sto molto mare per questa situazione: volevo uscire dal calcio, ma non così. Mi sento tradito da bugie, storie inquietanti. Ci sono troppi intrecci economici, troppe zone ambigue con personaggi strani che girano attorno alle squadre".

La Sampdoria, sospettata di aver cercato di corrompere Masiello e compagni utilizzando Stefano Guberti come emissario per vincere la trasferta a Bari (partita che in effetti finì 0-1 per i blucerchiati) replica contestando "in modo fermo e categorico le gravi illazioni in ordine a un possibile coinvolgimento di propri dirigenti nella vicenda calcioscommesse e si riserva di agire nelle sedi opportune contro chiunque diffonda notizie fortemente lesive della reputazione della società".

MANO DURA DI ABETE -
"L'impegno della procura sportiva federale è quello di dare luogo a tutti i deferimenti che risultassero necessari entro la fine di aprile per la tranche del calcioscommesse di Bari - aggiunge il presidente della Federcalcio -. La speranza è che il procuratore Laudati invii quanto prima tutta la documentazione alla procura federale. Ma ribadisco la tolleranza zero della Federazione, unita alla volontà di celerità e la forte aspettativa che i documenti arrivino presto".
 
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view post Posted on 28/5/2012, 09:07
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Milanista Eterno

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Calcioscommesse, perquisita abitazione di Soncin

L'attaccante è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva


ASCOLI - L'abitazione ascolana dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto. Estranea alla vicenda l'Ascoli calcio.

fonte: www.tuttosport.com/calcio/calciosco...zione+di+Soncin

Arrestato Mauri, indagato Conte Blitz a Coverciano, nel mirino Criscito

In manette 19 persone. Accertamenti anche per i genoani Sculli e Kaladze per Lazio-Genoa dello scorso campionato In manette 19 persone. Accertamenti anche per i genoani Sculli e Kaladze per Lazio-Genoa dello scorso campionato

ROMA - All’alba Stefano Mauri è stato arrestato insieme ad altri 18 (tra i quali Omar Milanetto) nell’ambito dell’inchiesta «Last Bet» sul calcioscommesse. A eseguire l’operazione gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO). A Mauri e a Milanetto, gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. I CONTATTI - Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale. La Lazio è sotto choc. Non si sa dove finisce la sorpresa e dove inizia la rabbia del presidente Lotito, fino a poche settimane fa disposto a mettere la mano sul fuoco per Mauri e Brocchi, «ragazzi dei quali conosco le qualità morali». Salvo poi mostrare preoccupazione sulla responsabilità oggettiva, il meccanismo che lega la società alle vicissitudini dei suoi tesserati. Ora Mauri rischia la radiazione sportiva e la Lazio forti penalizzazioni. L’estate scorsa, nell’ambito della stessa inchiesta di Cremona, l’Atalanta si beccò un -6 perché il capitano, Cristiano Doni, aveva taroccato Atalanta-Piacenza. Se la Giustizia sportiva usasse lo stesso criterio per Mauri e le presunte combine col Genoa e a Lecce, la Lazio potrebbe rischiare il doppio, 12 punti. E, in più, si vedrebbe sfilare la possibilità di disputare l’Europa League: l’Uefa non ammette squadre che abbiano pendenze legali di questo tipo. LA LAZIO - È una storia che si ripete ciclicamente per la Lazio. Dentro lo scandalo scommesse del 1980, quello del blitz della polizia in diretta tv su «90° minuto», che la trascinò in B insieme al Milan; dentro anche all’inchiesta dell’86 che, a seguito del -9 inflitto dalla Giustizia sportiva, portò i biancocelesti sul ciglio della terza serie dopo un campionato di B vissuto sempre con l’acqua alla gola. Quindi lo scandalo dei passaporti falsi nel 2001 con la Lazio condannata a pagare due miliardi di lire per i documenti di Veron, argentino fatto diventare comunitario «ad hoc». Nel 2006, due anni dopo la bancarotta sfiorata, il terremoto di Calciopoli fa tremare la nuova Lazio di Lotito: -3 punti (-11 in primo grado) ed estromissione dalla Coppa Uefa. Nel 2011/12 «agentopoli», le irregolarità sui tesseramenti di Zarate e Cruz, e ora la nuova bufera calcioscommesse. Non si finisce mai.] ROMA - All'alba Stefano Mauri è stato arrestato insieme ad altri 18 (tra i quali Omar Milanetto) nell'ambito dell'inchiesta «Last Bet» sul calcioscommesse. A eseguire l'operazione gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO). A Mauri e a Milanetto, gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre.

I CONTATTI - Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale. La Lazio è sotto choc. Non si sa dove finisce la sorpresa e dove inizia la rabbia del presidente Lotito, fino a poche settimane fa disposto a mettere la mano sul fuoco per Mauri e Brocchi, «ragazzi dei quali conosco le qualità morali». Salvo poi mostrare preoccupazione sulla responsabilità oggettiva, il meccanismo che lega la società alle vicissitudini dei suoi tesserati. Ora Mauri rischia la radiazione sportiva e la Lazio forti penalizzazioni. L'estate scorsa, nell'ambito della stessa inchiesta di Cremona, l'Atalanta si beccò un -6 perché il capitano, Cristiano Doni, aveva taroccato Atalanta-Piacenza. Se la Giustizia sportiva usasse lo stesso criterio per Mauri e le presunte combine col Genoa e a Lecce, la Lazio potrebbe rischiare il doppio, 12 punti. E, in più, si vedrebbe sfilare la possibilità di disputare l'Europa League: l'Uefa non ammette squadre che abbiano pendenze legali di questo tipo.

LA LAZIO - È una storia che si ripete ciclicamente per la Lazio. Dentro lo scandalo scommesse del 1980, quello del blitz della polizia in diretta tv su «90° minuto», che la trascinò in B insieme al Milan; dentro anche all'inchiesta dell'86 che, a seguito del -9 inflitto dalla Giustizia sportiva, portò i biancocelesti sul ciglio della terza serie dopo un campionato di B vissuto sempre con l'acqua alla gola. Quindi lo scandalo dei passaporti falsi nel 2001 con la Lazio condannata a pagare due miliardi di lire per i documenti di Veron, argentino fatto diventare comunitario «ad hoc». Nel 2006, due anni dopo la bancarotta sfiorata, il terremoto di Calciopoli fa tremare la nuova Lazio di Lotito: -3 punti (-11 in primo grado) ed estromissione dalla Coppa Uefa. Nel 2011/12 «agentopoli», le irregolarità sui tesseramenti di Zarate e Cruz, e ora la nuova bufera calcioscommesse. Non si finisce mai.

fonte: http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...360299766.shtml

Calcioscommesse, anche Conte tra gli indagati

Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell'allenatore della Juventus: associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

CREMONA - Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Secondo quanto si apprende, Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

fonte: www.tuttosport.com/calcio/2012/05/2...ra+gli+indagati

8.30 Sono in corso una trentina di perquisizioni domiciliari, tra cui quella a casa di Sergio Pellissier. All'attaccante del Chievo sarebbero stati sequestrati personal computer e telefono cellulare.

fonte: calciomercato.com

ARRESTI ANCHE IN UNGHERIA

Arresti si stanno effettuando anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo criminale transnazionale facente capo al boss singaporiano Tan Seet Eng, colpito da provvedimento restrittivo, nel dicembre scorso, e ritenuto il capo dell'organizzazione internazionale dedita al match fixing.


19 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI, 30 PERQUISIZIONI


Nel complesso gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO) stanno eseguendo 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri.

Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell'inchiesta, sempre condotta Polizia di Stato di Cremona, coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), conclusasi lo scorso dicembre con la cattura di 17 altri indagati, tra i quali i giocatori ed ex giocatori di calcio Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor. In una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto altre 16 persone, tra cui l'ex calciatore Giuseppe Signori e gli altri calciatori Marco Paoloni, nonche' Vincenzo Sommese e Marco Micolucci.

Sono in corso di esecuzione anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, a titolo diverso, per i suddetti reati, deferiti in stato di liberta'. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di societa' professionistiche (anche della Massima Serie) coinvolti nelle indagini. I giocatori italiani - militanti in serie A, B, LEGA PRO, avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio.

fonte: www.agi.it/in-primo-piano/notizie/2...nico_juve_conte
 
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view post Posted on 28/5/2012, 09:13
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Milanista Eterno

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non sapevo ci fosse già un altra sezione , gerrkurt puoi chiudere il mio topic :P non avevo visto questo

grazie mille gerrkurt
 
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view post Posted on 28/5/2012, 09:24
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Milanista Eterno

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ordinanza

ordinanza


Nell'rdinanza del Gip di Cremona che ha dato il via alla nuova maxi-operazione c'è un impressionante numero di documenti: tra questi le immagini di un incontro a Genova, nel maggio del 2011, tra Sculli, Criscito, capi dei tifosi e alcuni personaggi riconducibili al cosiddetto clan degli zingari.
 
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ZiZiO_1911
view post Posted on 28/5/2012, 10:04




perdiamo sempre più credibilità
 
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137 replies since 1/6/2011, 08:35   1818 views
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