| Matri è l'uomo giusto: ma Astori non va sacrificato 17.11.2010 19:00 di Matteo Calcagni articolo letto 357 volte
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Alessandro Matri, ventiseienne di Sant'Angelo Lodigiano, rappresenterebbe una delle ipotesi più concrete per il rafforzamento del pacchetto offensivo rossonero. Di scuola Diavolo, l'attaccante del Cagliari piace molto al Milan e al suo tecnico, Massimiliano Allegri, con cui il centravanti si è espresso ai livelli più elevati: ben 13 le reti nello scorso Campionato, simbolo di crescita sia fisica che psicologica. Matri, identificato in passato da Inzaghi come possibile "erede" (come fu anche per Alberto Paloschi), potrebbe rappresentare un surplus importante per il team milanista, costretto a fare i conti con la lunga degenza di Superpippo e i guai muscolari di Alexandre Pato. Nella giornata di oggi si è parlato, relativamente ad una possibile trattativa, dell'inserimento di Astori e Onyewu come contropartite nell'eventuale trasferimento a Milano dell'attaccante lombardo: il sacrificio dello statunitense non sarebbe di certo sanguinoso, ma la rinuncia al centrale bergamasco non va presa alla leggera. Il difensore ventitreenne, emerso con Allegri e confermatosi con Bisoli, è uno dei giovani più promettenti del nostro campionato: forte fisicamente, buona tecnica di base e una carta d'identità che non può non sorridere. Con Prandelli, tra l'altro, Astori è riuscito a farsi strada anche in Nazionale, dimostrando che i progressi mostrati finora non erano frutto del caso. Bene dunque puntare su Matri, ma sacrificare a cuor leggero Davide, ora in comproprietà tra Milan e Cagliari, potrebbe rivelarsi un errore di medio e/o lungo periodo.
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